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Il ritorno in campo di Berlusconi, lo scacco della destra identitaria e le prospettive politiche di CasaPound

"Incrocio per strada parecchi amici che sapevo militanti o simpatizzanti di "La Destra", "Fiamma Tricolore", "Forza Nuova" "MSI Rauti" e altri gruppi e gruppetti della destra "estrema" (tanto per semplificare) .....ora sono tutti con Casa Pound....credo proprio che, almeno a Roma, sia questa oggi la vera novità...".
(umt) Giacinto Reale, un vecchio missino barese trapiantato nella Capitale, dà una risposta significativa al dibattito che ha infuriato nelle scorse settimane, dopo la manifestazione nazionale dei "ragazzi di Ezra". E' uno status comparso qualche giorno fa sulla sua bacheca di facebook e che io avevo messo in magazzino. La decisione di promuoverlo a spunto per quella che su un quotidiano si chiamerebbe "la nota politica" è maturata ieri, alla lettura di un altro endorsement, vieppiù inatteso. Quello di Enrico Galmozzi, fondatore di Prima Linea, che nel lungo percorso di elaborazione della sconfitta si è scoperto "fascista rosso". O meglio, nell'individuare con esattezza gli elementi specifici di "fascismo rosso" insiti nel progetto politico del gruppo armato (da cui aveva preso le distanze con congruo anticipo rispetto alla catastrofe), aveva finito per riconoscersi "dannunziano". E così oggi liberamente scrive: non ho diritti civili ma, se potessi, voterei per CasaPound.
Il terzo indizio - che dovrebbe quasi costituire una prova (in un luogo comune sbagliato) - del buono stato di salute (almeno potenziale) delle 'tartarughe' è costituito dalla ostinazione con cui gli antifascisti ne fanno bersaglio privilegiato (e quasi ossessivo) delle loro iniziative preventive: da Roma a Bologna a Parma.  
E si, in effetti, a pensarci bene, ha ragione Reale: alcuni cinquantenni della "fascisteria" romana, provenienti da diverse esperienze (Carlo M. dal Fronte nazionale, Daniele da Forza nuova, Stefano da quello che dovremmo cominciare a riconoscere e a chiamare come Progetto Dimitri, una comunità politica militante dentro il Palazzo: e con la morte del Comandante abbiamo visto che fine ingloriosa ha fatto) oggi sono dentro CasaPound e ne fanno qualcosa di più e di diverso dal gruppo giovanile dei primi tempi.
Per questa esperienza originale, che si è ben espressa in alcune pratiche culturali, micropolitiche (il tempo di essere madri, il mutuo sociale, di cui si è appropriata anche la Destra, facendone il biglietto da visita allorché sbarca in Basilicata assorbendo ex gasparriani in fuga dal Pdl) e di solidarietà sociale (le missioni internazionali, le iniziative per i disabili, la protezione civile per i terremotati), è arrivato il tempo del salto nella macropolitica. E la risposta elaborata negli ultimi mesi (candidatura solitaria al Campidoglio e alla Regione Lazio in scontro frontale con i colonnelli di An inizialmente sostenuti) deve oggi fare i conti con l'improvvisa precipitazione della crisi. E il ritorno sulla scena di Berlusconi - che riprende in mano il controllo del partito con uno schiocco di dita: e le uniche sacche di resistenza umana sono proprio i "giapponesi" della destra identitaria - rimescola potentemente le carte. In una campagna elettorale che vedrà il plutocrate - accanto ai tradizionali temi della fobia anticomunista -  cavalcare la tigre della rivolta populista contro il "grigiocrate" Monti e lo strapotere delle banche, come si schiereranno i "ragazzi di Ezra"? Confermeranno la scelta aristocratica della beata solitudine o sceglieranno di sporcarsi di nuovo le mani in un "fronte ampio" contro i "poteri forti" espressione del "governo occulto mondiale"? E' una questione interessante.    

9 commenti:

  1. Non credo che il percorso di CPI possa subire variazioni con gli ultimi eventi, tant'è che la posizione del movimento rispetto alla nuova discesa in campo di Berlusconi è stata subito espressa chiaramente con un volantino-web diffuso sulla pagina FB nazionale.
    Al massimo potrà vedersi rosicchiato qualche voto dai toni populistici e anti-Monti del Berlusca in campagna elettorale, ma la gente non è così stupida da dimenticarsi che se Monti ha governato per un anno è proprio grazie ai voti del PDL, inoltre l'appeal elettorale di Silvio non è certo quello di cinque anni fa.
    Chi si trova spiazzato da questa mossa sono la Meloni, vera sconfitta politica ed in cerca di un difficile nuovo posizionamento, ed in parte La Destra, che ha difronte l'ennesimo scelta tra un alleanza con il PDL in funzione anti-sinistra ed un persorso autonomo fuori dagli schieramenti, un campo sul quale a Roma e nel Lazio però dovrebbe confrontarsi con la forte concorrenza di CasaPound

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  2. CasaPound è un movimento giovane, che conta su per giù un terzo dei numeri fatti dal circuito delle transessuali italiane.

    Un piccolo movimento quindi, che tutti gli ambienti non conformi dovrebbero comunque ringraziare, perché ha liberato le strade dall'arroganza e dall'ignavia antifascista.

    Dal punto di vista politico-elettorale CP non conta però assolutamente nulla e, ad oggi, non propone niente di davvero rivoluzionario, radicale, risolutivo ed al tempo stesso realistico nel suo programma. Una patologia diffusa in tutti gli ambienti "alternativi" o che amano fregiarsi di questa reputazione.

    Le appartenenze e le carte di identità poi sono quelle che sono, quindi si rimane sotto traccia, con tutte le fisime del caso e le pazzesche confusioni del periodo. Ancora nessun candidato, nessuna campagna elettorale salvo che su facebook, nessun collante stabilito con piccoli imprenditori, pensionati, operai. Si è puntato agli studenti pensandola una mossa lungimirante. Ma oggi se ti mancano i quadri operativi e le strategie, di propaganda come anche tecniche, per entrare nel mondo dell'elettorato, sei abbondantemente fuori dal gioco. Oggi i ruoli si consumano nel presente, mentre domani hai da mettere in conto la fuga di quelli che un giorno ammiravi come spettacolari giovani militanti. Oggi è oggi, non domani: chi candidare? Chi nelle varie circoscrizioni è in grado di trasmettere quella fiducia e quella consistenza che renda fattibile il passaggio decisivo da associazione umanitaria e sociale a partito politico?

    Tutto ciò andrà a determinare un paio di cose: le alleanze ed il 0,2%.

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  3. Volantino web decisamente massiccio ma che non trova riscontro nel sito web del movimento

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  4. Simone Spezi: forse prima di commentare ed esprimere giudizi personali su un movimento dovrebbe non dico conoscerlo ma almeno aver visitato per una volta il sito web del suo movimento.

    "CPI non propone niente di davvero rivoluzionario, radicale, risolutivo ed al tempo stesso realistico nel suo programma"

    www.mutuosociale.org
    www.tempodiesseremadri.org
    www.fermaequitalia.org
    ed a breve usciranno anche i programmi ufficiali per regione e comune

    La prossima volta se vuole far polemica a tutti i costi cerchi almeno di utilizzare argomenti sensati.

    UMT: Chiaramente sul sito nazionale non si trova trattandosi solamente di un volantino web. CasaPound ha già dichiarato che correrà da sola ergo ovviamente in opposizione anche a Berlusconi. Cosa dovrebbe fare di più lanciargli contro una fatwa?

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  5. La fatwa è impensabile per un gruppo dichiaratamente laico.
    Certo, è interessante l'aristocratico distacco - non merita neanche una messa a punto politica - rispetto a un fatto, il ritorno di Berlusconi, che ha scatenato un cataclisma nel mondo politico (crisi di governo) e nei socialnetwork: #iononlovoto)

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  6. Non capisco questa annotazione: "Volantino web decisamente massiccio ma che non trova riscontro nel sito web del movimento". Credi che la pagina fb del movimento sia gestita da uno che si inventa la linea di sana pianta? I flyer sono pensati per i social network e lì girano, ma la linea è quella...

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  7. caro margheritoni, il popolo credo abbia bisogno proprio di segnali forti, per l'appunto: radicali.

    Per quanto riguarda equitalia, molto banalmente posso dirle che non c'è nulla di nuovo; alcuni comuni hanno già estraniato l'ignobile Spa dai processi di recupero crediti. tra questi: Oristano, Sassuolo, Sorso, Bari, Valle di Cadore, Calalzo, Morazzone, San Donà di Piave, Zanica, Merate, Thiene, Ottana. Lo stesso Berlusconi con il suo PDL propagherà una battaglia feroce nei confronti di Equitalia.

    Occorre quindi una caratterizzazione specifica, un salto di qualità.

    Per quanto riguarda i sussidi per la maternità, vedo chiaramente espressa la domanda di integrazione economica rivolta A. al datore di lavoro e B. allo Stato. Posto che successivamente alle elezioni la maggioranza dovrà fungere da curatore fallimentare, non vedo la minima possibilità di realizzare un progetto simile. Leggasi: gli imprenditori piuttosto che continuare a pagare ulteriori oneri comunali, regionali o statali, chiudono bottega.

    Non si parla di riqualificazione ambientale, dell'uso a profitto dei rifiuti - posto che il rifiuto sia inteso come risorsa - , dello sradicamento non tanto della classe politica, quanto dei burocrati annidati nelle partecipate, nei cda, nei gangli di produzione parassitaria che nessun voto potrà mai togliere direttamente, essendo in questo necessaria la volontà del politico. Non si parla dell'IMU. Nulla su incentivazione per le imprese, sul degrado, sulla gestione della sanità, sul blocco della cementificazione commerciale. Un piano di riqualificazione energetica a diretta incentivazione: niente. Altre idee andrebbero valutate, ma certamente non è questo il luogo più opportuno.

    Mancano poi i candidati; soprattutto è totalmente assente una struttura tecnologica che sappia mettere in contatto diretto proprio il candidato con gli elettori. Uno dei prossimi cavalli di battaglia per tutte le elezioni, saranno proprio le votazioni dirette, la partecipazione etc. Ce lo ha insegnato un comico, ma sembra non esserci quel poco di umiltà necessaria al grande salto.

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  8. Non ho il minimo dubbio che la comunicazione sia fortemente centralizzata. Perché non riprendere il manifesto anche sul sito? Ci possono essere varie ragioni banali ma non è ovvio che non succeda. Anche perché lo stesso sito spesso pubblica i manifesti. Evidentemente stavolta lo schema di gioco di Berlusconi "nessun nemico a destra" rischia di non funzionare...

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  9. Ho saltato un a capo. Ovviamente l'ultimo periodo non è la conclusione logica dei precedenti ma una presa d'atto.

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