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E' Di Stefano il candidato governatore per il Lazio. E CasaPound correrà anche per le politiche


(umt) Nel luglio 2004, quando ho scelto di inserire CasaPound come unica realtà coeva - insieme alla Guardia d'onor Mussolini - nel mio video "I colori del nero", l'occupazione a scopo abitativo di via Napoleone III non aveva ancora raggiunto un anno di vita e il movimento costituiva una realtà esclusivamente romana. Avevo visto giusto sulle potenzialità del gruppo umano. Oggi che l'organizzazione si è strutturata e proiettata su scala nazionale e sul terreno politico, avviando la raccolta di firme per presentare liste per il Parlamento, mi piace ripubblicare la prima parte dell'intervista a due esponenti di CP, Flavio Nardi e Simone Di Stefano, che è il candidato governatore del Lazio di CasaPound Italia. Non sono sicuro ma molto probabilmente il mio è stato il primo documentario a occuparsi specificamente e nel dettaglio dei "ragazzi di Ezra". 
Ad annunciare la candidatura è stato lo stesso Di Stefano, nel corso di una conferenza stampa a via Napoleone III, alla quale hanno partecipato alcuni dei candidati alle regionali e durante la quale Cpi ha anche annunciato la sua partecipazione alle elezioni politiche.
''CasaPound vuole partecipare alla vita politica della Nazione e si candida per governare - ha detto Di Stefano - Non ci siamo mai confrontati con l'elettorato, lo facciamo oggi per dare una speranza all'Italia, dopo 10 anni in cui abbiamo dimostrato cosa sappiamo fare, in cui abbiamo costruito su tutti i fronti e sempre contando esclusivamente sulla forza della militanza e dell'autofinanziamento.Vogliamo offrire un'alternativa ai delusi del centrodestra e del centrosinistra e a tutti coloro che non si riconoscono nello schieramento liberista unico che troveranno sulla scheda elettorale, uno schieramento che va da Vendola a Storace, passando per Bersani, Monti e Berlusconi. CasaPound è una nuova forza politica, diversa da tutte le altre, anche della destra radicale, e fuori da ognischieramento: è contro il governo Monti da sempre, è stato il primo movimento a scendere in piazza contro l'esecutivo tecnico a una settimana dal suo insediamento: per questo - ha sottolineato il vicepresidente di Cpi - credo che avremo un ottimo risultato''.
''Il nostro modello di Nazione - ha spiegato Di Stefano - lo vogliamo iniziare a sperimentare nel Lazio. Noi vogliamo fare di questa regione una roccaforte sociale, un piccolo Stato impegnato in prima persona nello sviluppo dell'economia locale, da cui trarre le risorse per i servizi sociali e sanitari che devono rimanere saldamente in mano pubblica. Tra i punti qualificanti del nostro programma, c'è la creazione di un 'Istituto Regionale di Recupero Economico', uno strumento per intervenire direttamente quando un’azienda sul territorio rischia di chiudere. C'è il Mutuo Sociale, ovvero una soluzione per accedere alla proprietà della prima casa senza passare attraverso le banche, e c'è un fondo regionale per garantire chi cerca casa in affitto. Vogliamo anche l'introduzione di una moneta complementare, l'Equo, che a breve sperimenteremo sul territorio dell'Esquilino, un sistema già utilizzato altrove in grado di rilanciare l'economia locale, garantendo alle famiglie un 30% in piu'da spendere. Soprattutto, vogliamo l'annullamento di ogni finanziamento per i gruppi consiliari e la drastica riduzione delle indennità dei consiglieri, perché la politica, e CasaPound lo sa bene, a nostro avviso, quando le idee valgono, si autofinanzia''.

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