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Accoltellato un compagno del Ticinese alla stazione centrale. Accusa: sono stati due Hammer

(umt) Il tam tam sulla Rete è partito freneticamente, rimbalzando da Milano a Ponticelli, estrema periferia di Napoli: "Un compagno è stato accoltellato alla stazione centrale di Milano dai naziskin". I primi particolari li ha lanciati il sito Milano in movimento, prontamente ripreso da Contropiano:
"Episodio gravissimo avvenuto questo pomeriggio a Milano, sotto la ¨metropolitana di Stazione Centrale. Un compagno dell’area del ticinese è stato infatti accoltellato da due ragazzi, che dall’abbigliamento e dall’aspetto appartengono molto probabilmente a un gruppo di estrema destra (Hammer Skin). Verso le 17 infatti, a seguito di un diverbio e di una iniziale colluttazione, i due ragazzi hanno aggredito il compagno colpendolo con un coltello: il ferito si trova ora in ospedale dove i medici stanno accertando la gravità delle lesioni riportate. Le notizie mediche paiono essere per ora incoraggianti ma l’aggressione avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori, essendo stata la coltellata inferta all’altezza del costato. Ignota l’identità dei due aggressori, anche se l’aspetto e le dinamiche non possono non far pensare che possano appartenere a qualche gruppo di estrema destra, magari basato proprio nella zona dell’accaduto.".
E agli Hammerskin, che hanno una sede - dedicata alle attività culturali e di volontariato di Lealtà azione - proprio in viale Brianza, tra la ferrovia e piazzale Loreto, attribuisce la responsabilità esplicitamente il Corriere della Sera, che così ricostruisce la dinamica:
Doveva solo prendere il motorino. Parcheggiato in stazione Centrale. Prima di salire sul mezzo, però, aveva deciso di fumarsi una sigaretta. Cinque minuti. Così tra una boccata e l'altra l'uomo, attivista dei centri sociali, ha incrociato lo sguardo di due «Hammer» che si sono avvicinati. Ed è scattata la rissa. Un attimo e i due hanno tirato fuori un coltello, colpendolo per quattro volte al torace. L'aggressione è avvenuta intorno alle 17 di domenica. L'uomo è riuscito a rifugiarsi nel bar Motta della stazione. Poi è stato portato all'ospedale San Paolo. «Per fortuna il coltello non ha colpito gli organi vitali», dicono gli amici. Però è stato subito operato per «ricostruire le fasce muscolari». È stato lui a raccontare la dinamica. E riconoscere i suoi aggressori grazie ai tatuaggi e lo stile nel vestire degli Hammerskin. Teste rasate e felpe «con simboli riconoscibili».
S. Z., 35 anni, secondo Repubblica, si è recato da solo all'ospedale.  

16 commenti:

  1. Magari è stata solamente una lite con qualche spacciatore per questioni di droga

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  2. hammer i soliti decerebrati...

    Bucare uno perchè li ha guardati male,
    non gli bastava aver trasformato il corteo per Ramelli in una parata trash con tanto di tamburi in stile "Trionfo della Volontà" dei poveri.

    Quando inizieranno ad usare il cervello sarà sempre troppo tardi.

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  3. Sarà stato qualche cane sciolto...

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  4. Gli Hammer sono tutti cani sciolti. A destra certo che la gestione dell'ormone impazzito e' un problema... Comunque di sta storia ogni giornale pubblica una versione diversa. In reaalta' a Milano dire "un compagno del ticinese" fa pensare ad un altro centro sociale, non a quello (che fu) del militante accoltellato. Sta di fatto che, anche per esperienza, non si puo' non dire che il quoziente intellettivo tra i "naziskin" e' davvero basso. E basta tirare in mezzo la droga. A Milano i fasci trafficano (con gli albanesi) e i compagni sniffano ma i giri sono diversi, ma qui non c'entra niente.

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  5. Cani sciolti con sul collo tatuati i martelli degli hammer ????
    Avete fatto una cazzata...
    tirate fuori le palle e assumete le vostre responsabilità.

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  6. Comunque non mi spiego come mai a milano esperienze militanti che fanno un duro lavoro in quartieri difficili hanno poco seguito come Cpi o addirittura come nel caso di Ideopolis si sono concluse mentre molti ragazzini vanno dietro gente, chiamarli camerati mi sembra troppo, che si limita a bere birra, fare partite di calcetto e ogni tanto portare scatolette in qualche canile...

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  7. Vallo a spiegare a Del Miglio che gli hammer sono cani sciolti ....

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  8. http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/12/03/foto/blitz_contro_gruppo_naziskin-47971050/1/

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  9. Allora prima di tutto non credo sia il caso di insultare da anonimi, è cosa decisamente brutta e vigliacca, secondo le dinamiche di questo episodio sono decisamente dubbie. L'unico a riconoscere gli aggressori è l'aggredito stesso, cosa che crea non poche perplessità. Ricorda molto la questione di Fausto e Iaio, uccisi per questioni di soldi dai loro pusher e diventati martiri in quanto furono accusati i fascisti.

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  10. http://www.contropiano.org/en/news-politica/item/13021-milano-assaltata-sede-nazista-oggi-pomeriggio-presidio

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  11. Dire che Fausto e Iaio siano stati uccisi dai loro pusher è mistificare la realtà. Ma facciamola finita con queste barzellette che ci raccontiamo tra di noi.

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  12. Edo,
    l'episodio di ieri non ci combina una sega con l'aggressione premeditata a Fausto e Iaio, impegnati nella redazione di un dossier sullo spaccio di eroina a Milano. Quella di Fausto e Iaio fu un'esecuzione, senza colpevoli conclamati a livello giudiziario, ma con ogni evidenza maturata nell'ambiente dello spaccio fasciocriminale che prese il sopravvento all'interno dell'estrema destra milanese dopo la disintegrazione politica di San Babila (vatti a leggere di Rodolfo «Mammarosa» Crovace, se dubiti che dei camerati possano darsi a un'attività così disdicevole come lo spaccio di robba).
    La dinamica dell'aggressione di ieri non è affatto dubbia, anche perché a Milano ci sono poche zone con tante telecamere come in Stazione Centrale.
    Gli aggressori erano due Hammer - che sono «cani sciolti» solo per livello intellettuale e per il fatto che sono a piede libero, ma che sono invece ben organizzati e hanno diverse sedi in Lombardia sotto il nome di «Lealtà Azione». Secondo Ferrari - ma personalmente non so confermarlo - nel gruppo ultimamente ci sarebbero dissidi.
    Altre precisazioni generali:
    l'Officina della Resistenza Sociale (ORSo) non esiste più da anni. Il compagno aggredito fa semmai parte dell'Associazione Dax, che di quella esperienza è erede. Viene definito «dell'area del ticinese» perché in quella zona effettivamente vive. Stefano, così si chiama, viene da Rozzano - come Dax -, e come Dax negli anni Novanta era passato per la curva del Milan (Brigate Rossonere) e per il giro nazi di Azione Skinhead. Sono quasi quindici anni che ormai fa parte dell'ambiente che viene definito «dei centri sociali».
    Per UMT:
    la tua descrizione di Lealtà Azione nell'articolo sull'attacco alla sede è francamente disturbante. Forse, al di là delle passeggiate sulle tracce di Nietzsche e delle scatolette ai canili, sarebbe il caso di rimarcare che gli Hammer sono gli unici che a Milano usano i coltelli, e senza alcun bisogno di essere provocati (poi, certo, faranno anche un mucchio di altre cose - come prestare manovalanza per i gazebo della Moratti). Ti do un indizio, se vuoi fare un buon servizio al giornalismo e non suggerire ridicoli piagnistei sull'antifascismo cattivo e sui nazi goliardici ed ecologisti: recupera ciò che è avvenuto nell'agosto 2004 sui Navigli, fra il locale Malabestia e il centro sociale Conchetta.

    RossoNeroRosso

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  13. Mi rendo conto che non hai l'obbligo di conoscere i sacri testi ma della storia che evochi mi sono abbondantemente occupato: pp. 221-223 del libro Naufraghi.

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  14. Che ti disturba, poi: la sede è dedicata ad attività di volontariato e ambientaliste. Che poi per strada facciano altre cose (se sono stati loro) ...

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  15. per il compagno RossoNeroRosso,

    non pensi che se fosse gente nota e militante (come i gruppi che citi) la digos avrebbe provveduto in due minuti all'arresto? Mi sembra un ragionamento oltre ogni ragionevole dubbio.

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