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Vigili arrestano responsabile culturale di Rifondazione. De Magistris, a rischio altro pezzo di maggioranza


(umt) A sollevare il caso politico è Ciro Crescentini, il sindacalista dissidente licenziato dalla Cgil (e reintegrato dalla magistrautra) oggi attivo giornalista di controinformazione (collabora con Cronache di Napoli). Nella notte tra il 14 e il 15 agosto, nel corso di un blitz della polizia locale in un locale della movida, nel centro storico di Napoli, è arrestato un giornalista che protesta con i vigili per i modi inurbani dell'intervento. La notizia è divulgata dal Corriere del Mezzogiorno che rilancia una lunga dichiarazione critica del capogruppo consiliare di Federazione della Sinistra, l'unica forza politica che ha sostenuto dall'inizio Luigi De Magistris, insieme a Italia dei Valori: 

Vigili urbani, evidentemente liberi da tutte le mansioni tipiche del corpo, hanno fatto irruzione nel locale per non meglio precisate ispezioni. A seguito delle rimostranze verbali e pacifiche di V.M., giornalista pubblicista, lo hanno tratto in arresto e fatto processare per direttissima. Bisogna fare piena luce sull'accaduto, degno di una città da stato di polizia e non di una metropoli che necessita di vigili per il traffico, per vigilare sulle ordinanze per i rifiuti, per contrastare i tanti abusi edilizi estivi, e molto altro piuttosto che giocare a sceriffi in una notte di festa tra giovani che ascoltano musica. Sosterremo in tutte le sedi le ragioni del giornalista così barbaramente trattato ed esigiamo l'immediato accertamento delle responsabilità.
In realtà Fucito pecca di reticenza: perché il giornalista arrestato è un suo compagno di partito, responsabile culturale di Rifondazione comunista. A svelare l'arcano è, appunto, il bravo Crescentini: V. M. è Vincenzo Morvillo, che tra l'altro proprio oggi festeggia il suo compleanno. Auguri e solidarietà, ovviamente. Ma il suo è ormai un caso politico. E cosi Crescentini sfida Fucito a una più coerente presa di posizione: passare all'opposizione. L'attacco dalla sua pagina di facebook è esplicito: 
Caro Sandro Fucito, capogruppo di Rifondazione Comunista al comune di Napoli perchè al Corriere del Mezzogiorno non hai riferito che è stato arrestato dalla polizia municipale Vincenzo Morvillo, responsabile cultura di Rifondazione Comunista? Perchè hai indicato solo le iniziali "V.M giornalista pubblicista"? Realismo politico? Imbarazzo? Equilibri politici da mantenere con la giunta cosiddetta rossa-arancione?
Vuoi vedere che, incassati i primi colpi sul programma borbonico di governo (feste: nonostante un megacartellone estivo che non si vedeva dai tempi del primo Bassolino, fioccano le critiche tra i presunti favoritismi agli organizzatori dei megaconcerti di Ligabue e Pausini, con supersconto sull'occupazione del suolo pubblico, e il flop del "cinema sulla sdraio") e nell'impossibilità di praticare la fase due (farina: nessun iniziativa per il lavoro) "Giggino" sia passato direttamente alle forche?

PS: Pino De Stasio, valoroso consigliere della II municipalità (tra le tante sue iniziative la campagna contro lo sfratto per il laboratorio teatrale di Maria Luisa Santella) segnala che Morvillo, nonostante "non abbia fatto nulla", ha accettato di patteggiare una condanna a sei mesi.

5 commenti:

  1. siamo arrivati alla fase della forca..caro ugo la rivoluzione arancione è ormai un ricordo..per la plebee ci sono le feste il lungo mare liberati dalle auto il tennis e forse anche la coppa del mondo di sci sempre sul lungo mare mentre le grandi famiglie i pomicino fanno affari..

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  2. caro omonimo, a me questo discorso del lungomare liberato mi sembra una supercazzola. Ovviamente con scappellamento a sinistra.

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  3. Caro ugo la rivoluzione arancione è la madre delle supercazzole. Al delirio di onnipotenza del sindaco non vi erano alternative serie visto gli altri candidati sindaco presentati...

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  4. Beh però Gigino ha anche incassato gli apprezamenti della Santanchè, forse stufa di Zio Tibbia Sallusti.
    Si preannuncia un unione radical-nazimao-chic ??

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  5. Mi scusi, se ho capito bene il giornalista arrestato ha detto (una lettera al Manifesto) perché ha patteggiato la pena: era stanco (insonne da tempo), sotto stress ed è stato spinto a farlo dall'avvocato d'ufficio per chiudere la faccenda il prima possibile. Almeno se ho capito bene...



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