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Delle Chiaie smentisce: mai detto che gli ordinovisti c'entrano nella strage di Milano

(umt) La cosa è francamente imbarazzante. Pubblico la recensione dell'autobiografia di Stefano Delle Chiaie scritta da Silvana Mazzocchi per "La Repubblica" domenica scorsa, in cui tra l'altro si legge, alla fine del penultimo capoverso:
Riferisce nella postfazione Luca Telese che, durante il primo incontro con Delle Chiaie, "il Caccola" gli confidò «che i tempi gli sembravano maturi per ammettere che nella strage del´69, aveva visto la mano degli ordinovisti veneti» (ormai assolti). Affermazione che, pur senza chiamate di correo, avrebbe fatto sperare in una verità sostanziale che nel libro risulta invece «diluita, annegata e scomparsa in un diluvio di documenti , citazioni, fatti».
La cosa mi sembra francamente interessante e quindi dedico il titolo del post a quella che presuppongo una notizia scoop: Delle Chiaie ammette che gli ordinovisti veneti hanno "messo mano" alla strage del 12 dicembre. 
Come è noto, per il feedback del blog, Facebook e twitter hanno un ruolo consistente. E così, come è solito, sono affiorati i mal di pancia dei fedelissimi della linea "Un fascista non può averlo fatto". Siccome io sono una persona scrupolosa, quando uno mi fa obiezioni mi impongo di sottoporle a verifica. Non potendo attingere al testo (oggi a Potenza è la vigilia della festa patronale e già sono in corso i baccanali - a cui non mi sono sottratto per dovere civico e comunitario - di una paganissima festa che si addobba di appiccicatissimi panni cattolici) ho bypassato il tutto e sono risalito alla fonte primigenia. Stefano Delle Chiaie mi ha chiarito che lui non ha mai detto niente del genere. Spero al più presto di recuperare il libro per capire se la sua smentita riguarda Silvana Mazzocchi o Luca Telese.

13 commenti:

  1. e allora perchè farsi scrivere la postfazione da Telese e farsi pubblicare dalla casa editrice dei libri di Rao ??
    È anche vero che Delle Chiaie non ha mai brillato per coerenza.

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  2. Perché Telese è il direttore editoriale della collana e altre case editrici hanno rifiutato il volume.
    PS: E' anche la casa editrice della seconda edizione di Fascisteria ...

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  3. Se è la Mazzocchi ad aver capito male passi, ma Telese non me lo vedo a dire il falso.
    Sarebbe interessante sentire la sua versione a riguardo.

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  4. SMENTITA DI STEFANO DELLE CHIAIE A REPUBBLICA
    In merito all'articolo apparso il 29 maggio 2012 sul quotidiano La Repubblica, a firma di Silvana Mazzocchi, l'autore del libro, Stefano Delle Chiaie, smentisce categoricamente di avere mai detto a chicchessia di attribuire la strage di piazza Fontana agli ordinovisti veneti, ma, come si legge chiaramente nel libro, ha solo detto che e' di alcuni di loro la responsabilita' di averlo coinvolto nelle indagini e nel conseguente processo.
    Inoltre, nella postfazione di Luca Telese citata dall'articolista a sostegno della sua affermazione, non vi e' traccia di quanto da lei asserito.

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  5. Come volevasi dimostrare!La libera interpretazione degli scritti di Delle Chiaie, sarà il prossimo tormentone estivo. Pendevano tutti in coro dalle sue labbra, aspettavano finalmente la tanto agognata e invocata ammissione di colpa.Che non c'è stata alla fine.Ribadisco un concetto che manderà in bestia molti colpevolisti:la cosiddetta "strategia della tensione" è un ingrediente necessario al cosiddetto complottismo, alla base del quale vi è un dogma teologico, che vuole lo stragismo arma letale per fermare la scalata al potere dei comunisti. Resta un mistero il suo esito finale: il PCI divenne partito di governo.Senza dimenticare le numerose assoluzioni di imputati neofascisti.Visto che i conti non tornano, è meglio inventare cose mai dette!Questa è la "contro informazione democratica antifascista" che tanti guasti ha provocato per il passato, con schiere di gazzettieri, che portarono il cervello all'ammasso,segugi impegnati a denunciare le immancabili trame nere, intossicando intere generazioni di giovani sprovveduti.

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  6. Ma le accuse agli ordinovisti mi sanno tanto di marchetta di Delle Chiaie per ingraziarsi Telese.

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  7. Per lanonimo delle 3,32... Il pci al governo è apparso negli incubi sudati dei piccoli borghesi. la vecchia congrega fascista buzzurra italiana la stiamo osservando attovagliata al banchetto dei porci ormai da venti anni

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  8. per l'anonimo delle 8,57: il pci al governo è apparso negli incubi degli americani e degli atlantisti nostrani verso la fine degli anni '50 con il "neoatlantismo" di gronchi, mattei, la pira e fanfani, per proseguire con le "convergenze parallele" di moro.
    sarà un caso, ma enrico mattei è stato ammazzato - come chiunque si fosse avvicinato troppo a quella faccenda - e il suo omicidio coperto per decenni per ovvie "ragioni di stato". moro è stato fatto eliminare dai brigatisti per ammissione diretta di tal pieczenik, consulente del governo USA inviato appositamente da washington per manovrare l'unità di crisi per il sequestro dello statista democristiano.
    per quanto riguarda la congrega fascista (buzzurra perché? boh!) condivido. ma non è che abbia fatto tanto diversamente dai compagni del pci, che il nostro paese l'hanno saccheggiato tanto quanto quelli della balena bianca.

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  9. Se dovessimo rispondere al noto quesito "a chi ha giovato la c.d. strategia della tensione"? possiamo darci la risposta da soli.Capisco che per taluni questo sarebbe un vero trauma, un shock che potrebbe risvegliarli da un sonno da sonnambuli;è molto meglio vivere in una crassa ignoranza, con due idee fisse in testa.Vogliamo negare che gli americani della penisola, fanno ciò che vogliono, dal 1943, dopo essersi agevolati della mafia nello sbarco?Chi è l'attuale presidente della Repubblica?I comunisti riciclatisi in democratici, sono da decenni ai vertici dello stato, nelle regioni, negli enti locali, nelle banche, nelle università, nella magistratura, nelle forze dell'ordine e armate, per non parlare dei mass media. Dati storici inoppugnabili, a pensar male si fa peccato..ma spesso si azzecca..

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  10. per l'anonimo delle 14.01: guarda che la teoria del "cui prodest" è un'argomentazione che non porta a nulla. chiedi a chi abbia giovato la strategia della tensione? ecco la risposta. o meglio, le risposte:
    agli atlantisti italiani e agli americani ultraconservatori (gli americani di vertice mica la pensavano tutti allo stesso modo) che sventolavano il baubau del comunismo;
    al pci che sventolava il baubau del terrorismo di stato/fascista e del golpe e compattava le sue file;
    ai francesi che indebolivano la nostra politica mediterranea;
    ai tedeschi dell'ovest e agli israeliani che si ponevano come più sicuri alleati alle analisi degli americani, rispettivamente in europa e nel mediterraneo;
    al cremlino e a tutto il blocco dell'est che potevano utilizzare propagandisticamente la situazione di crisi italiana;
    a feltrinelli che auspicava (e lo scriveva chiaro e tondo) l'esplosione di una rivoluzione comunista come reazione all'aumentata veemenza delle "manovre reazionarie".
    come vedi conveniva un po' a tutti, per cui la teoria del "cui prodest" è una semplificazione che non porta a nulla.
    e se a pensare male spesso ci si azzecca (battuta di andreotti che dovrebbe esser presa per quello che era, appunto una battuta), altrettante volte si sbaglia illudendosi di aver perfettamente compreso situazioni assai complesse e articolate.
    se tuttavia è abbastanza evidente che dietro le stragi c'erano ANCHE zampini internazionali (ma non sempre), l'impegno della mafia a favore dello sbarco in sicilia - in verità ben poca cosa - non fu per nulla determinante per gli alleati. e comunque, con l'argomento stragi, non c'entra nulla.

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  11. Charles Poletti italo-americano governatore dell'Italia occupata, liquidò i podestà fascisti, mettendo al loro posto i boss mafiosi, che il regime aveva mandato al confino di polizia.Senza dimenticare la liberazione dal carcere americano del boss mafioso italo-statunitense Lucky Luciano su interessamento dell'OSS.Furono centinai i mafiosi rilasciati su preciso interessamento del capo della polizia di allora,nel quadro del colpo di stato (l'unico vero colpo di stato militare non quella paradossale del Comandante Borghese)per liquidare Mussolini e il suo regime. Poi ci fu la DC che governò con la mafia per decenni l'isola e la penisola.Certo gli americani non si limitarono a servirsi della mafia, per vincere la guerra, non esitarono ad usare la bomba atomica sulla popolazione civile inerme.Concludo allora affermando che la cosiddetta "strategia della tensione" non favorì di certo il neofascismo, che ne uscì emarginato, criminalizzato, perseguitato.Siamo d'accordo?

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  12. ah... un'ultima cosa per anonimo delle 6.00, non per sminuire ma per circoscrivere: a intercedere per la liberazione di lucky luciano non fu l'oss ma i servizi segreti della marina militare statunitense con i quali, attraverso un suo legale, aveva già operato per debellare la rete di sabotatori dell'asse presenti nel porto di new york.

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  13. il mio post che precedeva quello qui sopra non appare. forse era troppo lungo.
    allora in sintesi: l'apporto mafioso all'invasione della sicilia si è limitato a un minimo di intelligence e di logistica. che la mafia si sia risvegliata grazie agli americano è un dato di fatto, che durante l'amministrazione amgot esisteva una nostra polizia non è vero.
    che chi potesse controllare il territorio evitando sorprese alle loro spalle mentre continuavano la salita dell'italia, agli americani fregava meno di niente. il che è anche ovvio visto che c'era una guerra.
    lucky luciano venne liberato nel '46, quindi a conflitto terminato.
    oltre alla dc, anche la sinistra ebbe (e continua ad avere) responsabilità negli accordi mafiosi e in quel consociativismo che nell'isola ha conosciuto una pervasività patologica. un nome per tutti: vito guarrasi.

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