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E dall'America segnalano la svolta moderata di Stormfront

(umt) Si è fatto un gran parlare, nelle scorse settimane, di Stormfront, il forum razzista che si è guadagnato la ribalta del barnum mediatico con una doppietta ravvicinata: dapprima esaltando la figura di Casseri come eroe della razza bianca e poi divulgando una black list di “amici degli immigrati”. Una realtà che merita un approfondimento, anche perché troppo spesso è stato semplicisticamente ridotto a un sito neonazista mentre, a mio giudizio, è un ottimo esempio di uno dei miei punti di riferimento pratici: la non sovrapponibilità, anzi la frequente differenziazione, degli insiemi “razzismo” e "fascismo”.

E' il caso di partire dalla casa madre americana e dal fondatore del forum stesso, Don Black. Anche scegliendo una fonte dichiaratamente ostile, come il Southern Poverty Law Center, il network antirazzista che supporta le campagne delle minoranze per i diritti civili, non c'è nessun riferimento a una sua appartenenza fascista. Anzi Black è associato ai Cavalieri del Klan e definito come un nazionalista bianco, a differenza dei principali leader della fascisteria americana, da Pierce a Butler, da Hale a Glieb, classificati come neo-nazi. Per il database del sito dell'Splc, Intelligence files, che scheda idee, gruppi e persone dei “movimenti dell'odio” Don Black è “un ex capo di Stato del Klan, esponente da lungo tempo del suprematismo della razza bianca. Conosciuto soprattutto per la creazione di Stormfront.org, il primo grande sito di odio su Internet”.
Ma la notizia più interessante è un'altra: “Mentre il sito rimane popolare nei circoli razzisti oggi, Black è stato criticato nel 2008 da altri sostenitori della supremazia bianca per aver ammorbidito i suoi contenuti offensivi e per la rinuncia dichiarata al razzismo fatta ad un giornalista da sua moglie, Chloe Black”, già sposata con il più noto leader del suprematismo bianco, David Duke. 
L'SPLC racconta così i suoi precedenti criminali, a partire dal primo episodio del 1979, quando partecipò da volontario alla campagna elettorale del suprematista bianco JB Stoner, candidato governatore della Georgia e fu coinvolto in una sparatoria con il fratello dell'assassino di Martin Luther King, in seguito al furto di una mailing list destinata al Partito nazionalsocialista del popolo bianco: “Il 27 aprile 1981, Black e nove altri suprematisti bianchi sono stati arrestati mentre si preparavano a bordo di uno yacht fornito di armi e munizioni a invadere l'isola caraibica di S. Domingo per imprigionare i suoi governanti. Black è stato in custodia per tre anni in una prigione federale per il suo ruolo nel complotto per l'invasione e la violazione della legge neutralità. Nel 1987, Black, insieme al leader del Ku Klux Klan David Duke, è stato denunciato per condotta sconsiderata e illegale per aver bloccato una statale a Forsyth County, in Georgia, dove si era recato per sfruttare le crescenti tensioni razziali”.
E' la detenzione per il mancato golpe nella Repubblica Domenicana che crea la sua fortuna: perché in carcere seguì un corso di computer che lo mise in condizione di cogliere con anticipo le grandi opportunità offerte da Internet. Nasce così il promo servizio di bacheca elettronica per la destra radicale che nel marzo del 1995 si è evoluto in Stormfront.org, il primo e più noto sito dell'odio americano. Black capisce subito le grandi potenzialità del mezzo: in un Paese dove il politically correct raggiunge punte di ossessione è fondamentale per molte persone poter leggere la propaganda suprematista nella privacy domestica, senza timori di esporsi a pubbliche stigmatizzazioni. “Le potenzialità della Rete per le organizzazioni e movimenti come il nostro è enorme - ha detto a un giornalista nel 1996 - stiamo raggiungendo decine di migliaia di persone che mai prima aveva accesso al nostro punto di vista".
I risultati sono stati spettacolari, con una crescita esponenziale: i 5mila membri di Stormfront sono raddoppiati per due anni di sguito (11mila nel 2003, 23 mila nel 2004) per raggiungere quota 133.000 nel 2008, anche se la maggioranza è inattiva. In queste cifre non rientrano i semplici visitatori del forum che non si registrano. E' ovvio il grande afflusso di contatti per l'allarme generato dal rischio, poi verificatosi, dell'ascesa di un afroamericano alla Casa Bianca.
L'evoluzione del forum negli ultimi anni è evidente, a partire dall'abbandono di simboli neonazisti, prima frequenti nel sito: “Ma una cosa non si trova normalmente su Stormfront oggi, a differenza nei suoi primi anni: gli insulti razzisti. Infatti, i nuovi membri sono esplicitamente avvertiti di non usare un simile linguaggio, e inoltre di non inviare minacce violente o descrizioni di attività illegali”. I contenuti non sono cambiati.  Il discorso è sempre centrato sui mali degli afro-americani, degli omosessuali, degli immigrati non-bianchi e, soprattutto, degli ebrei, che sono accusati per la maggior parte di ciò che c'è di sbagliato al mondo. Ma Black ha chiaramente adottato come modello per il suo sito alcune delle tattiche usate da David Duke, che notoriamente ha esortato i suoi seguaci Klan a "uscire dal pascolo di mucche e dai meeting nei motel."
Nel 2009 comunque Black è stato uno dei 16 suprematisti bianchi a cui il Regno Unito ha interdetto l'ingresso come propagatore di odio razziale

5 commenti:

  1. David Duke: anche se non condivido le sue preoccupazioni per la sopravvivenza della razza bianca, è uno studioso e pensatore di indubbio coraggio e spessore.

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  2. David Duke:un noto massone razzista gatekeeper sostenitore dell'apartheid e legato al democratici/repubblicani/neocon/CIA.

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  3. Al commentatore precedente: invece di rimanere nell'anonimato, abbi il coraggio delle tue affermazioni. Forse non hai il coraggio perché sono falsità, come si può appurare dal seguente link:
    "David Duke arrestato in Repubblica Ceca"
    http://www.stormfront.org/forum/t594239/

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  4. Tutte stronzate,i veri fascisti sono loro: razzisti,antisemiti,intolleranti,violenti e tradizionalisti.
    Gli altri sono checche ed emulatori della sinistra con poca autostima.
    Non copiare i compagni,avanti per il fascismo

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  5. Stormfront non progaga odio razziale, semmai difesa, ma ovviamente fa comodo a certi additarlo in un certo modo per evitare che certe idee si diffondano, la distruzione della razza bianca è proprio ciò che vogliono i principali detentori dell'informazione mediatica: gli ebrei.

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