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C'è anche uno spicchio di democristianeria a denunciare Palladino

La segnalazione è di "vuovo", un 'ragazzo di Ezra' che non è solo un face-amico ma anche una persona reale che ho avuto modo di conoscere e di apprezzare per l'arguzia, lo stile, l'autoironia. Sulla pagina web del pd del IV municipio è stato lanciato un appello "Anche io ho denunciato Alberto Palladino" che oscilla tra il grottesco e il vergognoso. Perché a denunciare Palladino, il dirigente di CasaPound arrestato l'altro giorno di ritorno da una missione umanitaria presso i karen, dovrebbero essere al massimo le cinque persone vittime del pestaggio, ove mai l'avessero riconosciuti tutti, circostanza per altro improbabile: a rileggersi i verbali delle decine di testimoni delle rapine degli ultimi Nar: non ce n'è uno che descrive tra i componenti visibilissimi del gruppo di copertura un "negretto" come Giorgio Vale. E in realtà le testimonianze degli episodi di violenza (e in particolare da parte delle vittime) sono confusi e contraddittori. Fermo restando il dubbio che coltivo (come mai proprio il più noto e il più stigmatizzato tra i 'ragazzi di Ezra' di quello spicchio di città era a volto scoperto? ti viene il sospetto, si interrogherebbe il Moretti di turno...), perché, più banalmente, non limitarsi alla solidarietà con le vittime e dichiarare il sostegno del partito alla loro scelta di praticare le vie legali? Su una cosa però tocca smentire "i ragazzi di Eza". In questa campagna non c'è solo uno spicchio di area di contiguità tra militanza di partito e area più radicale della sinistra antagonista. A denunciare "Zippo" si è impegnata anche la (un tempo) bellissima (euro)deputata democristiana Silvia Costa (una delle protagoniste del boicottaggio della Bonino governatore del Lazio, 'denunciato' da Concita De Gregorio).

4 commenti:

  1. Denunciare per cosa? Anche lei fra le vittime del pestaggio? Anche lei l'ha riconosciuto?

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  2. magari i dubbi che vengono alll'autore venissero anche il GIP... non hanno idea di cosa significhi mandare una persona in carcere per la prima volta... ma la cosa grave è che se applicasse bene le norme sulla carcerazione preventiva (e indirettamente i principi costituzionali) questo giudice probabilmente sarebbe accusato di essere un fascista!

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  3. Penso che questa storia per come è stata raccontata e per quello che è stato l'esito della denuncia (addirittura un arresto con custodia cautelare!)faccia e,dovrebbe,far sorgere dubbi e perplessità in ogni testa munita di un briciolo di cervello e un pizzico di onestà intellettuale.Evito di fare paragoni sul trattamento riservato ad altri protagonisti di ben altri episodi,magari ritratti sui giornali con foto inequivocabili sulla loro partecipazione a fatti o azioni ben più gravi

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  4. Preso all'aeroporto con spiegamento di forze. Manette ai polsi. Lasciato fotografare dai giornalisti stranamente presenti con tempismo eccezionale. Tradotto in carcere, il Gip convalida la misura e pospone a lunedì l'interrogatorio di garanzia. Lunedì, 5 giorni, termine massimo per un istituto che già nel nome significa tanto. Fuori, nel miserabile mondo reale, miserabili individui lanciano appelli miserabili con fantomatiche denunce collettive virtuali. Tutto questo, si noti, per un incensurato: non per Vallanzasca. Tutto questo, si noti, in presenza di riconoscimenti effettuati da avversari politici, di cui uno fissato con Palladno dalla notte dei tempi. Uno che la notte se lo sogna grondando sudore. Perchè Alberto è scomodo, in IV Municipio: lui fa, non chiacchiera. Si becca una bomba carta sotto casa senza clamori, senza ritorsioni inutili, marcia in silenzio e si concede pure una "vacanza soleggiata" (per citare la canea degli stolti interessati) a farsi un culo così per i Karen nella giungla birmana, tra disboscamenti e costruzione di edifici. Oggi alle 18 è prevista la fiaccolata per Alberto al Gianicolo, nel punto in cui tradizionalmente le famiglie dei detenuti si recano da sempre per cercare un contatto con chi è dietro le sbarre. Presenzi chi può, compostamente e in silenzio, per denunciare noi lo schifo del vostro mondo che trasuda odio in barba a qualunque forma di garanzia. Volete alzare il livello di scontro, ma non perderemo la testa. Volete farci scannare in strada, ma non ci riuscirete. I vostri desideri, le vostre mire, i vostri propositi di disintegrazione dall'esterno si infrangeranno contro un muro di silenzio. Oggi, domani, sempre. Ha inizio con questo arresto infame il declino inesorabile del vostro modo d'essere. Siamo più forti noi, di tutti voi maledetti stronzi.

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