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Adinolfi ci spiega perché la pista palestinese per Bologna è una bufala


(umt) La pista palestinese sulla strage di Bologna divide il fronte degli innocentisti, tra chi ritiene che sia questa la strada maestra per ottenere la revisione del processo (a proposito: vi segnalo la bella intervista di Ambrosini a Raisi su Nottecriminale, una mia creatura che trascuro da troppo tempo) e chi invece, come Adinolfi, è convinto che si tratti del solito depistaggio. Dopo la mia forzatura di promuovere un suo commento a post indipendente, Gabriele (senza, ipocrisie, gli do del tu e lo chiamo per nome, lungo l'arco di venti e più anni di frequentazioni e confronto intellettuale siamo diventati amici) mi ha chiesto di dargli la possibilità di articolare il suo ragionamento. Nella forma dell'intervista secca, per limitare i danni della sua tendenza irresistibile alla complessificazione ...


Perché t'indigna la pista Kramm-Frolich?


Non ho mai detto che non si dovesse investigare sulle ragioni per le quali Kramm e la Frohlich si trovassero a Bologna alla vigilia della strage, ne potrebbe uscire anche qualche elemento interessante, posto che s'indagasse senza pregiudizi e privi di palle al piede. Ho detto, e ribadisco, che è impensabile che chi si appresta a commettere una strage se ne vada la notte prima in albergo e si registri con i suoi veri documenti: sostenerlo è una presa in giro alla quale può credere solo chi non abbia avuto alcuna esperienza neppur episodica in fatti di lotta armata.
Ma non ritieni che si debbano seguire gli indizi?
E' evidente che non sia stato indagato su nulla. Perché mai i servizi italiani e francesi erano al corrente - in anticipo - che sarebbe successo qualcosa? Tanto che i francesi inviarono agenti loro in Italia in luglio e i servizi italiani prepararono - in anticipo - la struttura del depistaggio.
Partirei di lì e poi magari mi chiederei delle coincidenze: perché mai gente del gruppo Carlos fu convocata a Bologna, da chi? Perché mai ci si trovava Picciafuoco?
A mio avviso si è trattato, un po' come per Piazza Fontana, della costruzione a priori di varie piste, con l'utilizzo, da parte dei pupari, dei pedoni dei loro giochi, probabilmente convocati per altri scopi in modo da lasciar tracce percorribili se necessario. Ovviamente per trovare colpevoli inconsapevoli.
Tu sostieni che la lotta armata sia stata spesso manipolata, ma sembra che non pensi la medesima cosa per lo stragismo


Innanzitutto distinguerei. La manipolazione della lotta armata passa attraverso l'utilizzo dei guerriglieri, quindi lascia indizi, prove, testimonianze. Lo stragismo invece, che è operazione di guerra diretta, passa verosimilmente per l'utilizzo di killers professionisti. Non serve alcun humus  per far esplodere una bomba. E' utile, però, creare una cortina fumogena, ragion per cui, a mio avviso, si crea uno schermo “bombarolo” che possa deviare le accuse su colpevoli di comodo. E se manca l'humus bombarolo si ricorre ad un humus guerrigliero (gruppo Fioravanti o gruppo Carlos).
Chi ritieni che stia manipolando questa nuova pista bolognese?
E' singolare come la pista riproposta nel 2005 per Bologna sia la fotocopia dell'input pidduista per le indagini durante il sequestro-Moro. Già allora si parlava di Carlos, dei palestinesi e dei tedeschi dell'est, dimenticando del tutto Hypérion e il crocevia di servizi: dimenticando i francesi e gli israeliani. La P2 propose (e a mio avviso ripropone) alcuni frammenti del tutto, perché si possa leggere il tutto in modo deformato o capovolto. Nella rilettura mancano i soggetti principali, e anche quelli secondari (a prescindere dal loro livello di coinvolgimento) vengono presentati in modo ben bizzarro. Filo-arabi si dice, dimenticandosi che Wolf, il capo dei servizi segreti orientali, collaborava attivamente con i servizi israeliani.
Credi che fu una strage internazionale?
Che la strage di Bologna rientri in una logica di guerra sporca, legata al Mediterraneo, è palese. Gli stessi servizi segreti italiani, nel costituire il famoso depistaggio del rapido Taranto-Milano (del quale depsitaggio fui parte lesa) lasciarono una serie di indizi prefabbricati che rimandavano alla Germania e alla Francia. Un messaggio in codice nemmeno troppo ermetico. Subito dopo Bologna del resto ci furono le stragi di Monaco e di Parigi. Quest'ultima comportò il compattamento della comunità ebraica francese sulle posizioni filo-israeliane che prima erano molto in dubbio e cambiò il quadro politico francese in direzione filo-israeliana e, ciliegina sulla torta, con i comunisti nella maggioranza. E subito dopo ci fu l'aggressione israeliana al Libano.
I colpevoli per te sono dunque gli israeliani?
Ovviamente nessuno può giurare che i risultati di una strategia siano esattamente quelli voluti. Possiamo anche credere che gli israeliani siano stati i più bravi a cavalcare i vari dopo-strage e che non siano stati necessariamente gli autori di tutti i massacri. Anche perché altre responsabilità di nostri “alleati” (ma anche dei nostri avversari sullo scenario europeo) sono abbastanza tangibili. Di certo però non possiamo non notare il servilismo e l'ottusità con cui viene oggi sbandierata una “strage araba” per Bologna. In un Paese in cui i soli uomini politici a pagare con la vita o con la carriera sono stati i filo-arabi: Mattei e Moro, ammazzati, Craxi, ridotto alla morte in esilio e lo stesso prudentissimo Andreotti, costretto a sacrifiacre i sogni del Quirinale dopo essere stato accusato per associazione mafiosa ed aver rischiato il carcere. Diciamo che non mi sono mai illuso, ma che almeno un minimo di decoro e di buon gusto non guasterebbero nei commenti di certe “piste”.

13 commenti:

  1. Bravo Adinolfi: questo significa mettere le cose al loro posto. Grazie.
    Concordo su Markus "Misha" Wolf, che nelle sue memorie ci tiene a far sapere che non accettò l'offerta di Israele (dopo la caduta del Muro) di entrare nei servizi dello stato sionista, ma bisogna considerare anche che non ha avuto praticamente nessuna noia con il crollo della DDR.
    D'altronde, dovete anche tenera a mente che la DDR fu un appalto di Stalin all'ebraismo socialdemocratico tedesco: la DDR, a differenza della Germania Federale (che continua a svenarsi ancor oggi in "risarcimenti" a Israele), non ha mai versato nulla a Sion e al sionismo internazionale per la "colpa" tedesca. Primo "stato socialista degli operai e dei contadini" sul suolo tedesco, non ha mai ritenuto di condividere alcuna "continuità statuale" con nessun regime precedente... così non pagò nulla - ovviamente sostenuta dall'URSS - ma fu diretta, appunto, dall'ebraismo socialista e comunista (cioè dalla stragrande maggioranza degli ebrei tedeschi). Penso che tanti fili passino dagli archivi tedeschi, depositari degli antichi archivi della Germania Est, crocevia fra varie necessità di lanciare messaggi: necessità di Israele, dell'URSS, di Cuba e della stessa DDR, per stare limitati...

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  2. E come no? le stragi devono "per forza" essere fasciste e sioniste, ci mancherebbe altro. Con un po' di "servizi deviati" e condite da salsa demo-pluto-giudaico-massonica....

    Complimenti e auguri per il sole dell'avvenire, che prima o poi arrivera', passando sopra a qualche milione di ebrei nei gulag comunisti, un piccolo dettaglio ma non ci fermiamo mica davanti a queste quisquilie, cosa sara' mai? La Storia non puo' mica fermarsi ad aspettare, vero Adinolfi?

    Quella che se non sei filo-israeliano ti fanno fuori o coem minimo ti bruciano la carriera politica, pero', e' davvero meravigliosa, magari Adinolfi cerca di farsi dare il ruolo di comico in qualche trasmissione? Di quelle dalla parte giusta, beninteso.

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  3. Ezov e i suoi principali collaboratori erano ebrei.
    Una grande verità purtroppo nascosta da sempre è che il sistema del GuLag ebbe a dirigerlo soprattutto ebrei, a stragrande maggioranza ebrei: fin dai tempi della Ceka e poi della Nkvd è la componente ebraica della rivoluzione che organizza i servizi di sicurezza, l'assalto alla religione cristiano-ortodossa, e infine il GuLag... questo per la storia, e senza essere antisemiti.
    Però con le cose a posto.

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  4. È altrettanto vero il contrario. La quota di ebrei purgati è assai sovradimensionata per la finalissima ragione che gran parte del gruppo dirigente della rivoluzione era ebreo. Così come il gruppo dirigente del pc polacco Sterminato nel 38
    ps banalissima ovviamente maledetto T9

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  5. Si Ugo, è così.
    E' buffo vedere Wikipedia inglese che non fa menzione della nascita ebraica di Felix Dzerzhinsky, ma ad un certo punto dice che conosce benissimo, fin da giovane, tre lingue: polacco, russo e hiddish. Sarebbe troppo pretendere un'allusione alla probabilissima origine frankista dell'aristocratica famiglia in cui vide la luce.
    Comunque, lode a Wikipedia inglese, da dove trasuda qualche cosa: nulla in Wikipedia italiana, francese, tedesca...

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  6. Caro Adinolfi, sono uno studioso di geopolitica e sono rimasto molto colpito dalla tua riflessione perchè, alla luce dei fatti, rispecchia totalmente la mia visone delle cose per quanto riguarda la cosiddetta "strategia della tensione". Debbo dire che è molto frustrante vedere come una visione così lucida, per quanto non approfonditissima in questa intervista, appaia come una cattedrale nel deserto di un'industria culturale giudaico-mondialista totalizzante. Il mio lavoro mi ha portato ad avere anche contatti con esponenti dei servizi e devo registrare come certe posizioni scomode richiedano molto coraggio per essere portate avanti o quantomeno mantenute vive, soprattutto se si tratta di persone "in vista". Purtroppo, carissimi Tassinari e Adinolfi, sappiamo bene che la storia l'hanno scritta i vincitori, e la frustrazione di vedere archiviata la verità come becero "revisionismo"(parola dignitosissima che ha assunto un'accezzione negativa, chissà perchè..) mi colpisce ogni giorno, a partire dai crimini che l'entità sionista continua a commettere tutt'oggi senza alcun pudore e nel silenzio delle maggiori potenze globali. Un saluto da un amico

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  7. ..Forse qualcosa c'e'..Gia' in un intervista rilasciata a "Il Tempo" nel 14 Aprile 2008,Tuti ebbe a dire nella sua onesta'.."Non conoscevo Mambro e Fioravanti, ma non si può credere che gente come i Nar possano aver fatto quel massacro. Nel tempo sono spuntate altre piste, come quella di Carlos. Ma non sono un giudice, non è compito mio accertare come stanno le cose.." Purtroppo la voce di chi non si inchina come servo non viene mai ascoltata..E' da considerare anche che il defunto Cossiga manteneva nella sua residenza romana un archivio parallelo da far invidia a Beria.A tutt'oggi nessuno sa cosa contenga e quanti carteggi inesplorati ci siano.Fatto sta' che fino a poco tempo fa c'era ancora una volante a piantonare l'appartamento..Da ultimo,il generale Maletti dal suo volontario esilio in Sud Africa avava gia' ventilato ipotesi simili,invitando il giornalista di turno ad approfondire l'argomento con zzu Giulio Andreotti..

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  8. Andrea, questa cosa di Wikipedia mi ricorda la caazzimma del Corriere della sera alla vigilia della morte di Lucio Battisti. Che dapprima annuncia l'intenzione di rispettare il diritto alla privacy invocato dalla moglie del cantante e quindi che non sarà resa nota la malattia per poi precisare due capoversi sotto che il malato è stato spostato di un piano per essere sottoposto a chemioterapia. Furbi, no?

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  9. mah, per me e' fondamentale cada un tabu che era stato studiato ad arte dal regime e poi torno a ridire che di terrorismo internazionale trattasi. Io sono filo-palestinese e filo-arabo senza ombra di dubbio ma e' un fatto che se in un trattato inserisci norme che consentono il trasporto di esplosivi sul tuo territorio la tua Sovranita' nazionale va a farsi benedire!!!!........!....cosi come e' evidente che , parlo per Ustica, si permette a qualunque stato appartenente alla Nato di usare basi italiani per farci quello che gli pare senza render conto a Noi italiani di un bel NULLLA, la definizione di Colonia Italia mi sembra proprio la piu' azzeccata!
    Forse e' andata diversamente, forse il terrorismo arabo NOn c'entra e a titolo di completezza ricordo dello scontro in atto tra la fazione del FRonte per la liberazione della palestina capitanata da Abbash con altre frange estremiste proprio in quegli anni, ma sempre di terrorismo internazionale trattasi e Nessuno vuole si sappia che il ruolo dell'Italia (tanto per cambiare.....!) era di mero esecutore di direttive altrui. tutto qui!!!!!, quindi salutiamo il fatto che per la prima volta si indaghi verso una pista internazionale. Chiunque siano mandANTI ED ESECUTORI E' SENZ'ALTRO quella giusta...!



    Ago

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  10. Agostino,
    in linea di massima possiamo essere anche d'accordo ma:
    a) l'accordo con i guerriglieri palestinesi fu un accordo politico. "Terroristi" li definì la propaganda americo/israeliana ma erano combattenti della libertà.
    b) E' ridicolo pensare ad una rappresaglia per Saleh che, come era scontato, si fece ben poca galera.
    c) Si parla sì, di pista internazionale, ma la si capovolge nel significato e nella gerarchia delle responsabilità.
    Ora, anch'io sono contento che una volta tanto non si parli di pista fascista (anche se poi voglio vedere quanto durerà...) ma queste riletture della storia esattamente con le tecniche di "1984" non mi garbano per nulla.

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  11. Caro Adinolfi il termine di terrorismo internazionale ovviamente e' da intendersi in senso generico, certamente e' una mia locuzione errata. Mi riferivo a chi abbia compiuto la strage di Bologna, indipendentemente da chi esso sia. So bene che il Popolo palestinese combatte una giusta causa che nulla ha a che spartire col terrorismo ( sebbene proprio da parte del FLP qualche scelta sbagliata in quegli anni fu fatta, come l'uccisione del paralitico ebreo sull'Achille Lauro........un errore grave, umano e strategico dal mio punto di vista).
    Quindi tornando al contendere della discussione quello che e' importante rivelare per me e' che per la prima volta si parli di una pista internazionale, in cui si mette in luce la totale sudditanza della Colonia italia di fronte a potenze straniere. Ripeto, Puo' essere la pista "palestinese" sia solo un alibi, un pretesto, un abbaglio per coprirne una ben piu' grossa, magari israeliana ........toh guarda il caso, ma sempre volta a far luce UNA VOLTA TANTO a smascherere il ruolo di colonia per interessi altrui.
    infine , carissimo ADinolfi mi piacerebbe Voi pero' riconosceste che effetivamente consentire il trasporto di eslosivi sul proprio territorio ( e mettimoci pure la clausola della contropartita di non fare attentati sul territorio italiano)NOn sia un grande esempio di tutela della propria Sovranita' nazionale.
    Un caro saluto

    Agostino

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  12. Agostino, quando sono stato estradato dall'Austria la polizia austriaca mi ha scortato, armata, fino alla stazione
    del Brennero, in territorio italiano. Consentire il transito armato a Stati alleati è prassi comune. Non la ritengo affatto una cessazione di sovranità. Anzi in certi casi la
    rafforza perché consente di allargare le proprie influenze in altre aree. Inglesi e francesi nei secoli XIX e XX lo hanno ampiamente dimostrato.
    Noi non siamo sovrani per tutt'altri motivi.
    E colgo l'occasione per aggiungere che i palestinesi in Europa compivano azioni ad effetto e dirottamenti aerei o episodicamente colpivano bersagli israeliani, ma non hanno
    mai messo uno straccio di bomba in nessuna città. Quella di Bologna è una palese bufala.
    Qulunque cosa stessero facendo gli uomini di Carlos, pretendere che intendessero commettere una strage per conto dei palestinesi non sta né in cielo nè in terra.

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  13. Caro Adinolfi la ringrazio della sua risposta ma mi lasci dire che una scorta armata e' sempre stato atto dovuto, non cosi' il trasporto di esplosivo in territorio altrui e ripeto quella clausola siano o NON siano state persone lagate a Carlos( parlerei solo di questa clausola , ........ecco..........) NON e' un buon esempio di tutela della propria sovranita'. ce ne sono decine e decine di altre, anche peggiori ma quando si tocca questo tasto chissa' il perche' la solerte colonia Italia se ne sta ad ergersi a baluardo di interessi altrui e mai nostri. E' successo per Ustica, per il caso calipari, il Cermis e via discorrendo e si noti che se gl Usa sono certamente in testa alla lista dei beneficiari anche la Francia ne ha avuto i suoi vantaggi ( caso ustica docet......!!)
    Un caro saluto


    Agostino

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