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Marco Nonno: la nostra destra è rimasta orfana

di Giuseppe Parente 
Marco Nonno, consigliere comunale e esponente istituzionale del Popolo campano, è stato uno dei protagonisti del Destra social forum, la nuova aggregazione in atto tra giovani alemanniani, i fuoriusciti da Fli di Area destra e altri circoli locali identitari. Lo abbiamo sentito sul meeting della scorsa settimana e sulla situazione politica napoletana
Sabato 9 e domenica 10 luglio, a Tuscania, in provincia di Viterbo si è svolto il primo destra social forum, che cosa vuole essere e che cosa vuol rappresentare all’interno della politica italiana?

Dopo il crimine perpetrato dal traditore Gianfranco Fini, la destra italiana è rimasta orfana di un proprio forte partito politico, sociale, nazionale, popolare ed identitario, presente nelle istituzioni e radicato nel territorio, per cui, anche attraverso la neonata rete della destra sociale, noi militanti abbiamo il dovere morale di ricostruire una forte destra italiana che abbia come radici e valori quelli che hanno portato nel 1946 a Napoli alla costituzione del Movimento Sociale Italiano, al quale si aggiunse nel 1972 l’appellativo Destra Nazionale, da parte di reduci della Repubblica Sociale Italia come Giorgio Almirante e Pino Romualdi ed ex esponenti del regime fascista come per esempio Arturo Michelini.
Che contributo di idee vuole portare il Popolo Campano di cui sei leader indiscusso all’interno di questa neonata rete?
Premetto che non sono il creatore dell’associazione Popolo Campano, costituita da tanti giovani che intendono la politica come missione al servizio del proprio popolo, e che si impegnano quotidianamente per la buona battaglia, sono stato contattato da loro, prima della campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Napoli, dalle quale sono risultato il consigliere comunale più votato dai napoletani ed ora sono orgoglioso di portare le loro giuste istanze nelle istituzioni.
La rete della destra sociale ha una bandiera molto simile a quella di Alleanza nazionale, cosa penseresti se diventasse un vero e proprio partito di destra alleato con il popolo delle libertà?
Per diventare un vero e proprio partito politico la rete della destra sociale deve per prima cosa trovare un leader autentico e carismatico, capace di fare sintesi tra le diverse sensibilità sicuramente presenti, di aggregare, occorre poi una seria e preparata classe dirigente che sappia conquistare consensi, radicarsi in tutto il territorio nazionale, se ci sono questi condizioni, ben venga la nascita di questo partito di destra, alleato ma non subalterno al popolo delle libertà.

La destra politica proveniente dall’ex mondo di Alleanza Nazionale, esce pesantemente sconfitta dalle ultime elezioni comunali, riuscendo ad eleggere unicamente 3 consiglieri comunali invece dei 6 consiglieri eletti nella scorsa consiliatura. Quali sono, secondo te, i motivi di tale disfatta. Anche alla luce del tuo personale successo di consigliere comunale più votato nella terza città di Italia?
Sono d’accordo con te nel sostenere che per la destra napoletana le ultime elezioni amministrative sono andate davvero male, d'altronde la destra ha pagato lo scotto dell’assenza di un leader davvero autorevole e carismatico al quale si è aggiunta l’assenza di politica da parte del centro destra sull’esteso, complesso, variegato territorio cittadino. Comunque, come dimostra la mia elezione, in consiglio comunale, con oltre 2500 preferenze, le battaglie elettorali si vincono unicamente rimarcando la propria provenienza, non rinnegando le proprie origini politiche. Infatti prima che iniziasse la campagna elettorale, ho affisso un manifesto nel quale citavo lo slogan Destra Sociale in azione, e durante la campagna elettorale nel mio manifesto e nella mia pubblicistica elettorale parlavo di Coraggio e Militanza.

Come giudichi questi primi 40 giorni di governo cittadino del neo sindaco Luigi De Magistris? Quale sarà il ruolo dell’opposizione di centro destra che, al momento si presenta divisa in 3 distinti gruppi consiliari, Pdl ufficiale di cui tu fai parte, Pdl Campania, di stretta osservanza cosentianana e il terzo gruppo che si ispira al gruppo dei responsabili di cui il candidato sindaco Lettieri dovrebbe essere leader?.
Fino ad ora, da parte del neo sindaco De Magistris, che rappresenta comunque una novità nel panorama politico napoletano, mentre le liste che lo hanno sostenuto come quelle di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani rappresentano la piena continuità con le precedenti amministrazioni targate Bassolino ed Jervolino, ho sentito solo proclami, tante belle parole, una promessa non mantenuta, come quella della risoluzione del problema della raccolta dei rifiuti in cinque giorni. Per quanto riguarda il ruolo dell’opposizione, preciso che personalmente non farò alcuno sconto a questa maggioranza garantendo una opposizione costruttiva avendo come unico riferimento le giuste istanze dei cittadini napoletani.


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