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Attacco alla Norvegia, una mia intervista a "La Repubblica"

Croci celtiche, Odino e rock metal l'ultra-destra del Nord Europa

LA STORIA

Croci celtiche, Odino e rock metal
l'ultra-destra del Nord Europa

Da oltre un decennio in Norvegia un uomo organizza seminari antisionisti. "Si è sviluppato un cristianesimo declinato in chiave ideologicamente violenta"

di CARLO BONINI

Per raccontare la tenebra da cui è uscito Anders Behring Breivik e che altri come lui incuba, per definire il bolo di odio che avvelena la Norvegia e un pezzo di Europa, bisogna dimenticare la storia del Novecento e le sue categorie politiche. E convincersi che persino parole come "Destra", "Fascismo", "Nazismo" possono risultare vuote, quantomeno inadatte.
Bisogna immaginare una subcultura nazionalista contagiosa, cresciuta all'ombra di un Pantheon impazzito che tiene insieme la Bibbia e il rock Black Metal, il Compasso e le Crociate, il "paganesimo Odinista" con le sue reminiscenze di miti nibelungici. Tolkien con John Stuart Mill. Che ha in odio i religiosamente diversi - musulmani ed ebrei - i socialmente assistiti, i padroni della globalizzazione mercatista (le banche), la solidarietà marxista e laburista. Ugo Maria Tassinari, tra i più attenti studiosi dell'evoluzione delle destre in Italia e in Europa, spiega: "Lo sterminio di Oslo è l'espressione di un integralismo nero da terzo Millennio. Che esalta l'identità, nell'odio della modernità. E che ha rimesso al centro la Croce. Si badi bene, non il cattolicesimo. Ma un cristianesimo declinato in chiave ideologicamente violenta, intollerante".
Non è storia di ieri. Ma di almeno un decennio, ormai. Almeno in Norvegia. Dove a metà degli anni '90 si fa strada un uomo che organizza "conferenze antisioniste", parla con l'enfasi del messia e la violenza verbale dell'angelo vendicatore: Alfred Olsen. Il tipo, descritto come "mentalmente instabile" e che ha per altro legami di nascita con l'Italia, battezza il "Movimento di Resistenza Popolare. L'alternativa Cristiana". Ne definisce il manifesto. Dove, tra l'altro, si legge: "È necessario lottare contro il capitalismo di stato marxista, iI capitalismo liberale, la massoneria e altre idee anti-cristiane. Combattere l'infiltrazione di agenti stranieri nel nostro governo. Opporre la disseminazione di propaganda razzista-sionista in occidente, propaganda tesa a influenzare i cittadini contro la tradizione cristiana. Svelare e combattere la propaganda sovversiva nella scuola, nella stampa, nella radio, nella televisione, nel cinema e nella educazione in genere". Sono parole che trovano terreno fertile, soprattutto che suonano familiari, perché incrociano una subcultura giovanile nera che, in Norvegia, proprio in quegli anni, la metà dei '90, e di lì in avanti, si divide tra forme di neointegralismo cristiano e un neopaganesimo satanista che pesca a piene mani nel mito della fratellanza di sangue tra i popoli di origine germanica.
Di questa seconda "famiglia nera" è massimo interprete Varg Vikernes, cantante di "black metal". Nel 1991 ha fondato il progetto musicale "Burzum" (termine che significa "tenebra" e che Vikernes mutua dal "Signore degli anelli" di Tolkien) e ha assunto il nome d'arte di "Conte Grishnackh" (anche questo ispirato alla letteratura di Tolkien). Il "Neo-Volkish Heaten Front", formazione neonazi, lo adotta e ne succhia la popolarità. Anche da galeotto, perché Vikernes finisce in carcere per aver ucciso Oystein Aarseth, suo compagno di band. Dietro le sbarre, "il Conte" si fa filosofo e comincia a mettere mano a un manifesto che battezza "Vargsmal", "il discorso del lupo", dove il mito di Odino incrocia le fondamenta ideologiche del Nazismo, l'abbraccio ai temi dell'eugenetica diventa appassionato e il Paganesimo viene declinato in pochi e riconoscibili valori: "lealtà, coraggio, saggezza, disciplina, amore, onestà, intelligenza, bellezza, responsabilità, salute, forza". Vikernes finisce di scontare la pena nel maggio di due anni fa, ma appena sei anni prima, durante un breve permesso di uscita dal carcere, si fa sorprendere in fuga su un'auto rubata dove la polizia trova un fucile semiautomatico da guerra, una pistola, numerosi coltelli, maschere antigas, un sistema di rilevamento di posizione gps e tute mimetiche.
Tutto ciò che si muove fuori da questo perimetro "iniziatico" e "suprematista" bianco (da questo punto di vista c'è più di un'assonanza tra l'orrore di Oslo e la strage di Oklaoma City di Timothy Mc Veigh, 19 aprile 1995, 168 i morti), sia nella sua declinazione "cristiana", che in quella "pagana", non ha diritto di cittadinanza politica. Neppure se si tratta di partiti di destra come il "Fremskritt Partiet", il Partito del Progresso. Colpevoli di una "correttezza politica" che ne snatura l'afflato ideologico e mistico.
"Evidentemente c'è uno specifico nord-europeo in quel che è accaduto e accade in Norvegia - spiega ancora Tassinari - ma non c'è dubbio che una parte almeno di questa eco nera che in generale definirei scandinava, ha in questi anni contagiato buona parte dell'Europa, dove assistiamo a dinamiche molto simili con il progressivo distacco e polverizzazione di culture di destra xenofobe che assumono quasi il tratto di sette, esercitando una forte attrazione su chi, i più giovani, vive lo smarrimento di un tempo difficile, socialmente ed economicamente". Qualche sigla. In Italia, con "Militia Christi" e "Forza Nuova". In Inghilterra, con l'English Defence League (EDL). In Olanda, con il movimento xenofobo "Partito della Libertà" guidato da Geert Wilders e la "Dutch defence league". In Francia, con la "Ligue Francaise de Defence". Per non dire dei Paesi dell'ex Blocco sovietico e della ex Yugoslavia, dove la pressione nazionalistica resta fortissima e diventa un significativo moltiplicatore di ricerca identitaria.
Quella cui il "Conte" Vikernes, dal carcere, invitava i suoi adepti. Con queste parole: "È giunto il momento di bandire il fantasma nazista che per 60 anni ha spaventato l'Europa, per cominciare a occuparci delle cose che ci sono care".

28 commenti:

  1. Mi hanno detto che ieri sera il tg3 lo abbia definito addirittura fondamentalista cattolico!

    E' evidente che dare visiblità mediatica alle esternazioni di questo soggeto che "pare" si definsca "cristiano" non abbia altro scopo che "diffamare" i Cristiani e forse scatenare contro di essi un clima di persecuzione.E' evidente che ci sono giornalisti pagati per attaccare la Chiesa e la religione !

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  2. Ma non capisco che cosa c'entri tutta questa pappardella sui gurppetti e gruppettini neonazi, ecc. con la strage di Oslo-Utoya. Vabbè che la repubblica fa della disinformaizone una filosofia (la premiata ditta Bonini&Davanzo). Ma il terrorista (singolo?) Breivik è un occidentalista fondamentalista, non un nazista. I suoi eroi sono Churchill e il partigiano antinazista (e antisovietico) Max Manus. Uno che probabilemnte ha fatto parte di Stay Bihand di Norvegia. E la citazione di Stuart Mill che c'entra con il nazismo? Si vuole vedere per forza una cosa che non esiste solo per avvalorare una tesi fasulla. E si avvalora una tesi palesemente fasulla per appoggiare un programma politico chiaro. Non è un caso che si sia colpita la Norvegia, paese al di fuori dell'euro, e così viina a un'Islanda che rinazionalizza le banche. E per favore non raccontiamoci balle sulle paranoie complottiste, che è già abbastanza paranoico voler legare un coltivare biologico filoisraeliano alla favola del 'nazismo montante' che complotta (questo sì, è complottismo cicappinamente approvato) che va all'assalto di non si sa che cosa.

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  3. Che il nazismo non c'entri niente con la strage lo scrive chiaramente Bonini, nell'attacco del pezzo:
    "Per raccontare la tenebra da cui è uscito Anders Behring Breivik e che altri come lui incuba, per definire il bolo di odio che avvelena la Norvegia e un pezzo di Europa, bisogna dimenticare la storia del Novecento e le sue categorie politiche. E convincersi che persino parole come "Destra", "Fascismo", "Nazismo" possono risultare vuote, quantomeno inadatte".
    Il problema Alessandro è che i giornali funzionano come le squadre di calcio: l'allenatore che sta in panchina (il redattore capo) dà gli schemi di gioco e i calciatori li devono rispettare. E più le squadre sono ricche e complesse e più i compiti sono specifici e dettagliati. A lui era stato affidato il compito di descrivere il contesto dell'ultradestra norvegese. Il mio filo binario di ragionamento (in estrema semplificazione: destra fascista del secolo breve vs destra xenofoba post-Muro) è stato ovviamente ricondotto alle categorie in cui l'omicida di massa è stato ingabbiato. Ma mi sembra un evidente progresso il riconoscimento esplicito che non si tratta di una strage e di un assassino fascisti.

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  4. Beato te, Ugo, che credi che i giornali che contano, le televisioni e la gran massa dell'opinione pubblica non ritengano che la strage di Oslo sia riconducibile al fascismo/nazismo.
    Violenza = fascismo o no?

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  5. Per Ugo

    Immagino che deve essere stato difficile cercare di far passare un ragionamento intelligente, in un mare di luoghi comuni.

    Riassumiamo i punti fondamentali:

    1) Breivik è uno psicopatico, e ha l'esclusiva responsabilità di ciò che ha fatto: non ne hanno colpa le persone che la pensano come lui, né i movimenti con cui si è associato.

    Se io dico che sono vegetariano, e poi salta su qualcuno che fa strage di carnivori, la colpa non è mia. Però sia io che lui siamo vegetariani.

    2) detto questo, le idee di Breivik non sono quelle di qualche pittoresco gruppo di estremisti, ma sono le stesse idee di Oriana Fallaci, di Bat Ye'or (che lui personalmente ringrazia nel suo manifesto), di Marcello Pera e di tutto un mondo "occidentalista".

    Oggi ho pubblicato tutto il suo manifesto http://kelebeklerblog.com/2011/07/24/oslo-il-manifesto-della-strage-fallaciana/ e potete controllare anche voi.

    E Oriana Fallaci non è stata creata da qualche oscuro complesso heavy metal, ma da Ferruccio de Bortoli, un uomo che davvero "non dovrebbe avere cittadinanza" in un paese civile.

    3) I gruppi neonazisti-neofascisti c'entrano, nella misura in cui tutti subiscono la tentazione dell'occidentalismo e tanti saltano sul carro americanista-filoisraeliano-cristianista-islamofobo.

    Ma come oggetti passivi di tentazione, non come protagonisti. Al massimo, come piccoli profittatori di un clima generale, ben più importante di loro.

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  6. Lo so bene, Stefano, ma l'unica ragione che mi consente di rompere appassionatamente il cazzo sulle cialtronerie della mia categoria è il rigore con cui applico a me stesso la regola deontologica della ricerca putativa della verità. Per cui quando stamattina leggo che Martinez non condivide un mio accostamento tra il superkiller e McVeigh mi prendo la briga di correggere il titolo e rimuovere la foto dal post. E' così, ho guardato nel fondo dell'abisso (come piace spesso a Francesco M. ricordare) e ho colto un bagliore di luce. E finché avrò forza continuerò a restituire quella piccola grande verità che sono convinto di aver attinto. E al culo tutto il resto.

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  7. Per Ugo

    "Per cui quando stamattina leggo che Martinez non condivide un mio accostamento tra il superkiller e McVeigh mi prendo la briga di correggere il titolo e rimuovere la foto dal post"

    Non sei un vero giornalista: il vero giornalista non deve mai chiedere scusa :-)

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  8. Sto cercando velocemente i riferimenti a "Christian" sul manifesto di Breivik, lo potete fare anche voi...

    molti riferimenti espliciti a "maschi eterosessuali etnicamente cristiani", ricordi di come Carlo Martello ha cristianamente sconfitto i musulmani.

    Una critica esplicita al "fanatismo" cristiano, che per fortuna è stato costretto a "ridimensionarsi" e quindi non è più pericoloso.

    Nessun riferimento teologico o a una fede in qualche Dio, da parte di Breivik.

    E ci sono giornalisti che continuano a scrivere fondamentalista cristiano...

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  9. "Un cristianista ateo, quindi?"

    non sono ancora sicuro, 1.518 pagine sono tante! Immagino che non si pronunci esplicitamente. Ma certamente non è un fondamentalista cristiano.

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  10. ma come si fa a definire psicopatico uno in un solo giorno a distanza da una strage ??...non e' uno psicopatico troppo facile !! e' stato armato dall'odio e dalla xenofobia ..dei movimenti cui si ispira

    pink

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  11. Per Anonimo

    "ma come si fa a definire psicopatico uno in un solo giorno a distanza da una strage ??"

    E' una definizione imprecisa, ovviamente.

    Dire che il giudizio si basa sulla combinazione di due elementi:

    1) si tratta indubbiamente di una persona molto intelligente, che ha preparato in maniera tecnicamente ineccepibile la sua azione, che ha studiato e riflettuto a lungo

    2) ha dato una zappa spaventosa sui piedi alla propria causa

    Siccome io che sono meno intelligente di lui, ci arrivo da solo al punto 2), vuol dire che c'è qualcosa che non quadra nel suo cervello.

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  12. Questo artcolo è un coacervo di inesattezze.

    In primo luogo perchè paragonare un estremista cristiano ad un uomo che è sì estremista di destra, ma ben lontano da ideologie cristiane, anzi, ripudiatore di questa religione.

    Inoltre non mi sembra appropriato mettere sullo stesso piano un uomo che si è reso colpevole di una strage, uno che in un luogo pubblico ha ucciso quasi cento persone seguendo le sua visione distorta della religione e delle sue meccaniche, ed un uomo che è stato dichiarato colpevole dell'omicidio di UN uomo, oltretutto in circostanze mai del tutto chiarite.

    Non posto questo commento per difendere Varg Vikernes, che è stato indubbiamente un criminale e che è indifendibile per ciò che ha fatto, bensì perchè voglio difendere l'informazione, che deve essere sì libera, ma basarsi su fonti attendibili e documentate, senza tirare in ballo personalità soltanto per cercare cenni storici e per dare senso a un evento che di senso non ne ha affatto.

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  13. A parte il fatto che, come stiamo andando argomentando, il superkiller non è un fondamentalista cristiano, in questo articolo non si parla dello stragista ma dell'ultradestra norvegese, attraverso due figure paradigmatiche. Un metodo semplificatorio ma abbondantemente diffuso in ambito giornalistico.

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  14. Alfred Olsen e il suo sito Holywar è cosa diversa, molto diversa, dalle idee e dall'impegno politico di questo massone nordico, che ricorda da vicino gli atei devoti, che pullulano nella penisola. Costoro (gli atei devoti) sono nemici dell'Islam, filo israeliani e filo occidentali, merce avariata di marca fallaciana.Olsen è riconducibile a Monsignor Lefreve, alla rivista Sodalitium, ad un cattolicesimo preconciliare.TV

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  15. Repetita juvant:
    In questo articolo non si parla dello stragista ma dell'ultradestra norvegese, attraverso due figure paradigmatiche. Un metodo semplificatorio ma abbondantemente diffuso in ambito giornalistico come si evince dal titolo:
    LA STORIA
    Croci celtiche, Odino e rock metal
    l'ultra-destra del Nord Europa
    Da oltre un decennio in Norvegia un uomo organizza seminari antisionisti. "Si è sviluppato un cristianesimo declinato in chiave ideologicamente violenta"

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  16. Alcuni poteri forti, non hanno mai digerito che la Norvegia è riuscita a restare fuori dall'UE.
    Ecco un articolo del 1999, che ne parla:E' ora che si vada a scuola dai "Fratelli separati". I gruppi protestanti
    norvegesi che sono riusciti a tenere il loro paese fuori dall'UE.
    Ecco ciò che si trova in rete in italiano al riguardo
    LA RESISTENZA DEVOTA
    Si sono riuniti per pregare in diverse zone della Norvegia meridionale
    pochi giorni prima dell'apertura delle urne europee. La loro preghiera era
    un appello all'Onnipotente perché preservasse la libertà del Paese, cioè
    mantenesse la Norvegia lontana dall'Unione europea.
    Così i gruppi più ferventi dell'osservante pianeta luterano norvegese
    hanno vissuto la campagna referendaria: come una crociata. Una
    crociata contro un progetto sovrannazionale visto come una minaccia
    alla nazione e, dunque, anche alla tradizione protestante che ha radici
    pietistiche, vive di un variegato arcipelago di dottrine minori ma si
    incarna soprattutto nella Chiesa luterana di Stato (cui appartiene l'88 per
    cento della popolazione, compresa, per legge, la famiglia reale e una
    quota minima di ministri del governo nazionale). Le manifestazioni
    antieuropee ricordano altre schegge del mondo protestante, come i due
    ex pastori Ludvig Nessa e Fred Børre Knutsen, allontanati dalla Chiesa
    di Stato e ben noti anche all'estero per i loro blitz nei reparti di
    ginecologia a spruzzare succo di pomodoro (cioè sangue) e gridare
    agitando riproduzioni plastiche di un feto davanti alle degenti per
    interruzione della gravidanza.
    Chi si e' riunito in preghiera antieuropea, nella Vandea norvegese,
    un'esigua ma rilevante minoranza dei credenti (gli altri formavano una
    maggioranza silenziosa), lo ha fatto per difendere l'integrità sociale e
    spirituale della comunità nazionale. In sostanza, un moto di
    conservatorismo nei riguardi di un cambiamento visto, tra l'altro, come
    una bomba ad orologeria per il sistema di valori che oggi, in realtà, e'
    generalmente percepibile più nei tratti sociologici (e meno consapevoli)
    che in quelli religiosi in senso stretto. La resistenza luterana antieuropea
    si e' concretata anche in iniziative direttamente rivolte agli elettori,
    come
    il libro "Scelta del destino", col quale il giornalista Finn Jarle Saele
    (direttore del settimanale protestante-conservatore Dagen) e il pastore
    Jan-Aage Torp hanno invitato i cristiani a girare le spalle all'Europa
    unita, questo male oscuro e incurabile. "Il progetto europeo rappresenta
    un vuoto di valori, un rischio per la democrazia partecipativa in
    Norvegia, una minaccia per i deboli nella società". Spingendosi a
    riferimenti biblici precisi, come fanno in modo ancora più esplicito altri
    esponenti dell'estremismo luterano, i due autori affiancano l'Unione
    europea al profilo dell'Apocalisse: "Saremmo ciechi se non vedessimo
    che questo assemblarsi di Stati, non per caso voluto e diretto da massoni,
    grassi borghesi e "rossi", in futuro può assumere le sembianze di uno
    strumento nelle mani dell'anticristo. Diventa pertanto necessario
    chiedersi se sia responsabile contribuire a che la propria patria partecipi
    ad una costruzione che presenta per molti aspetti i tratti profetizzati
    nella
    Bibbia". Il Trattato di Roma (1957, costituzione della Comunità
    economica europea) come la realizzazione della profezia apocalittica, la
    nascita della satanica caricatura dell'Impero romano, profetizzata per gli
    ultimi giorni, come diabolico mostro a dodici teste.
    C.S.

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  17. In certi ambienti, è prassi corrente spingere qualche matto ad ammazzare un po' di miei amici, affinchè io mi possa dare le arie del martire e sfruttarla per scatenare una persecuzione contro i miei nemici. Così fu in Germania, dopo che i nazisti spinsero un povero matto di anarchico ebreo olandese a bruciare il parlamento, così fu nell'URSS, dopo che l'assassinio di Kirov fu il pretesto atteso da Stalin per scatenare la grande purga contro gli oppositori interni.
    E QUESTI SONO FATTI ORMAI ACCERTATI. Non cito il fatto che fORSE il Lusitania trasportava davvero armi e che fu fatta giungere apposta la soffiata ai servizi tedeschi, proprio per farla affondare, onde sobbillare l'opinione pubblica americana, per spingere gli USA nella Prima Guerra Mondiale. E NEPPURE che, FORSE la dichiarazione di guerra il Giappone la aveva mandata, ma si sfruttò la sfasatura del fuso orario, per far credere che avesse attaccato prima di dichiarare guerra. Però, riguardo agli eventi che hanno portato gli USA nelle due guerre mondiali esistono fior di studi che non ecludono tali ipotesi.

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  18. "Il problema Alessandro è che i giornali funzionano come le squadre di calcio: l'allenatore che sta in panchina (il redattore capo) dà gli schemi di gioco e i calciatori li devono rispettare"

    OVVERO "CHE SA' DA FA' PER MAGNA'"
    BRUTTO MESTIERE QUELLO DEL GIORNALISTA...

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  19. Comunque "cantante di black metal" non se po' sentì.
    Le solite cazzate di Repubblica.

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  20. Al di la dei giudizi estetici cominciare a pensare ai giornali come una catena produttiva di merci particolari, l'informazione

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  21. E quali sono le tue competenze, Armando?

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  22. Per saperne di più su Burzum, Varg Vikernes, consultare il sito www.burzum.org.
    Ad Ugo vorrei segnalare che il Vargsmal fu scritto a 20 anni piena di immigrati di colore, evidentemente certe forzature (igiene razziale, eugenetica) erano segno dell'età e dell'estremismo musicale giovanile...comunque per quello che so in prigione ha letto molto sulla mitologia nordica, gli erano vietati testi politici: non credo conoscesse de Gobineau,Gunther, Rosenberg,Evola ecc...ma ha potuto dedicarsi anche in prigione alla musica con brani di sola tastiera e sintetizzatori. Certo la sua è una visione pagana della vita, infatti in alcune copertine dei suoi album compaiono scene contadine o di forestee paesaggi nordici. Comunque per chi fosse interessato il Vargsmal è scaricabile da Internet dal sito:http://www.truemetal.it/forum/nordheim/37763-vargsmal-italiano.html

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  23. Scusatemi tanto. ma mi risulta che il suino assassino abbia:
    I) ucciso norvegesi bianchi e "ariani";
    II) fosse un massone;
    III) fosse filoisraeliano e propugnasse un'espansione di Israele in funzione antimussulmana;
    IV) fosse anche confusamente cristiano;
    Tutto ciò cosa ha a che fare con il nazismo (ideologia da delirio anch'essa ma molto diversa dalle idee dell'assassino) lo sa solo repubblica.
    Mi sembra più appropriato parlare di uno sfasato mentale stile le sette religiose USA che nascono all'ombra del liberalismo mondialista.

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  24. Nell'attacco del pezzo Bonini sottolinea che:
    Per raccontare la tenebra da cui è uscito Anders Behring Breivik e che altri come lui incuba, per definire il bolo di odio che avvelena la Norvegia e un pezzo di Europa, bisogna dimenticare la storia del Novecento e le sue categorie politiche. E convincersi che persino parole come "Destra", "Fascismo", "Nazismo" possono risultare vuote, quantomeno inadatte.

    In parole povere: la strage non ci azzecca col nazismo. L'esatto contrario di quanto da te sostenuto...

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  25. sono arrivato qui attraverso questo articolo: http://www.indie-eye.it/recensore/news/varg-vikernes-anders-behring-breivik.html io credo che sulle ultime dichiarazioni di Vikernes ci sarebbe molto da discutere. L'analisi di Tassinari, mi sembra colta, pertinente e illuminante.

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  26. Non so chi sei ma non posso che ringraziarti e al tempo stesso darti ragione :-)))

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