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Attacco alla Norvegia, per Martinez Anders Breivik ha le stesse idee della Fallaci

(umt) Sul nodo fondamentale dell'intreccio - assai arravogliato in questi tempi cupi - tra immaginario collettivo e catastrofe del mentale, uno dei miei punti di riferimento fondamentale è Miguel Martinez. Personalità controversa - come è noto agli anziani della Rete - capace di fare incazzare simmetricamente tanto l'estrema destra quanto l'estrema sinistra (per non parlare dell'estremo centro: i moderati guerrafondai). Ma anche uno dei pochi che, se mi segnala che ho scritto una cazzata, io - che sono un tignoso permaloso - non perdo tempo a controllare nel mio smisurato archivio e correggo subito. La mia intervista a "La Repubblica" di oggi ha scatenato una appassionata discussione sulla mia pagina di facebook e così mi sembra utile riportare un suo commento al post precedente (dedicato all'articolo di Bonini, appunto) in cui traccia le provvisorie conclusioni sull'attacco alla Norvegia: l'autore della madre di tutti gli omicidi di massa è un estremista di centro. Conclusioni che io condivido abbondantemente.

Riassumiamo i punti fondamentali... di Miguel Martinez
 1) Breivik è uno psicopatico, e ha l'esclusiva responsabilità di ciò che ha fatto: non ne hanno colpa le persone che la pensano come lui, né i movimenti con cui si è associato. Se io dico che sono vegetariano, e poi salta su qualcuno che fa strage di carnivori, la colpa non è mia. Però sia io che lui siamo vegetariani. 
2) detto questo, le idee di Breivik non sono quelle di qualche pittoresco gruppo di estremisti, ma sono le stesse idee di Oriana Fallaci, di Bat Ye'or (che lui personalmente ringrazia nel suo manifesto), di Marcello Pera e di tutto un mondo "occidentalista". Oggi ho pubblicato tutto il suo manifesto e potete controllare anche voi. E Oriana Fallaci non è stata creata da qualche oscuro complesso heavy metal, ma da Ferruccio de Bortoli, un uomo che davvero "non dovrebbe avere cittadinanza" in un paese civile. 
3) I gruppi neonazisti-neofascisti c'entrano, nella misura in cui tutti subiscono la tentazione dell'occidentalismo e tanti saltano sul carro americanista-filoisraeliano-cristianista-islamofobo. Ma come oggetti passivi di tentazione, non come protagonisti. Al massimo, come piccoli profittatori di un clima generale, ben più importante di loro

5 commenti:

  1. Sul primo punto concordo pienamente, e questo punto fa da diga agli sproloqui e alle semplificazioni di marca popperiana.

    Sul secondo punto concordo ma ricordando che la fallaciona era semplicemente una crpto/femminista isterica e uterina che ha anche avuto la sua fase anti/occidentale ipercomunista e terzomondista, con venature di simpatie islamiche. Comunque sempre antifascista.Dipende dalle sue fasi psico-uterine. La perdita delle sue due torri falliche di sicurezza preferite all'ombra del suo attichetto newyorchese , l'ha fatta sbroccare ... Erano fascisti fallocrati gli anticomunisti filoccidentali di ieri, sono fascisti fallocrati i nazislamici di oggi che gli hanno abbattuto i suoi falli preferiti nella tranquillità newyorchese ....

    Sul terzo punto che dire.... Neofascismi e neonazi presi dalla fobia uterina e ffallaciana di essere deflorati dalla massa extracomunitaria,c'e ne sono, ma c'e ne sono altrettanti che inneggiano alla deflorazione e alla fine dell'occidente liberista e capitalista ....

    Soluzione. ... Il tipo norvegese e privo di difese mentali e Monza astrarre. E' il classico prodotto della società aperta popperiana, quella impaurita e priva ormai di vero primato suprematista .... In questo ilnordico e' anche sicuramente fallaciano....
    In quanto all' abisso, beh' continua ad esserci di tutto ed il contrario di tutto ....

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  2. La Fallaci fu il prodotto terminale di una subcultura femminista,prigioniera di schemi mentali da tipica oltranzista di sinistra,cresciuta coi miti fasulli della resistenza dei partigiani.Una che non aveva capito nulla da giovane, poi tra una menopausa e un tumore terminale nella fase finale della sua esistenza,è riuscita a defecare un occidentalismo viscerale, stomachevole. Sono celebri le sue interviste provocatorie a grandi leader politici e religiosi come Khomeini e Gheddafi, dalle quali si poteva evincere tutti i suoi limiti culturali e umani;fatti di pregiudizi, spocchia e ignoranza, ma da una donna che non è mai stata moglie né madre che cosa si poteva pretendere?Se lo stragista norvegese è un emulo di Fallaci, lo possiamo catalogare come un sottoprodotto di una subcultura.La nemesi storica per l'occidente porciliaia, si compirà nonostante la Fallaci, nonostante Breivik! TV

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  3. Ringrazio enormemente Ugo della stima, ampiamente ricambiata.

    Per quanto riguarda la Fallaci:

    1) non conosco bene la Fallaci "pre-11 settembre", quel poco che conosco non mi piace

    2) mi interessano due cose:

    a)Ferruccio de Bortoli che ha preso la poveretta in fase di delirio acuto, le ha messo in mano quattro pagine del principale quotidiano italiano e ha lanciato il "fallacismo"

    b) il fatto che il "fallacismo" non è un ragionamento che convince, ma un pozzo di luoghi comuni, condivisi da grandi masse di persone.

    Questo "fallacismo ideologico" (senza necessariamente parlare di Oriana Fallaci) è stato scientemente promosso, prima da Ferruccio de Bortoli, poi da Magdi Allam, da Marcello Pera, e si è diffuso in varie forme in tutta Europa.

    Capisco che per i lettori di questo blog, il rapporto tra Oriana Fallaci e il fascismo sia importante; per me è piuttosto irrilevante, in un senso o nell'altro.

    Mi interessa come nuova sintesi europea di xenofobia e liberalismo, in parallelo con la politica neocon negli Stati Uniti e in Israele.

    E credo - proprio come Breivik :-) - che tutte le "destre" saranno costrette a scegliere se accettarlo o rigettarlo, senza sé e senza ma.

    Breivik ha commesso un'azione catastrofica per la propria parte, e proprio per questo escludo qualsiasi complotto.

    Ma essendo una persona intelligente, nel suo Manifesto ha posto in modo chiarissima questa scelta proprio agli ambienti di "estrema destra" cui si rivolge.

    Breivik forse somiglia di più a Guillaume Faye, con una maggiore coerenza personale e senza i suoi svolazzi creativi o riferimenti paganeggianti o discorsi sull"Uomo Bianco"; ma nei fatti, Breivik, Faye e la Fallaci condividono uno stesso mondo ideale (stranamente, Breivik non menziona Faye nel suo Manifesto).

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  4. Qualche osservazione, ancora piu' di M. Pera, direi che in Italia sia stato Gianni Baget Bozzo il teorica dell'Occidentalismo liberale assoluto, e questo ben prima dell '11 settembre e della conversione Fallaciana di cui a detta di Miguel e' ispiratore De Borto
    E ricorderei anche quel bel personaggio di Lucio Colletti , pace all'anima sua, che voleva curare il nazional-bolscevismo russo nascente con testate all idrogeno.
    Poi sono arrivati i vari magri alluma, Ferrara ecc ecc.
    Insomma tutte le famiglie democratiche ed orgogliosamente anti/fasciste di sinistra e di destra.
    Su Faye sono piu' cauto. Le analisi di Faye per quanto discutibili partono dall'assioma che proprio gli universalismi religiosi, ideologici, economici e culturali che hanno lo stesso fondamento egualitarista, generino nel tempo delle linee irreversibili di crisi, che finiranno necessariamente in un oceano di contraddizioni e di sangue ...

    Devo dire che la mia visione ideologica ottocentesca e novecentesca, e molto meno intessuta di senso e predestinazione tragica rispetto al senso apocalittico postmoderno di Faye.

    Tuttavia a volte e di fronte ad episodi come questo in Norvegia, mi rendo conto sempre di piu' che zio Nietzsche regna incontrastato o almeno i suoi paradigmi sulla morte di dio, e sull'azzeramento di ogni morale ....

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  5. 'Breivik ha commesso un'azione catastrofica per la propria parte, e proprio per questo escludo qualsiasi complotto'.
    Certo, tanto anche nei casi contrario e di mezzo, avresti cmq, cicappianamente escluso i complotti, che si sa, sono mitologie psico-sociali, allucinazioni autoindotte, come a Ustica, Bologna, Piazza Fontana. Dire che i complotti non esistono mai, è il modo migliore per aiutare chi li oridsce...
    Caro Martinez, se avessimo ragionato come te, il tuo cicap e i cicapissimi Angela figlio e Pattivissimo, staremmo ancora a crogiolarci nel realismo fallaciano fattuale dello scontro di civiltà e della vendetta per l'11 settembre. Anche grazie ai complottisti da te tanto disprezzati (al contrario di certe iperislamiche psicopatiche che, a certe tue amiche, hai avuto la malaugurata idea di consigliare di ospitare a casa...);
    PS. Ovviamente, pensare che Ferruccio de Bortoli, Magdi Allam e Marcello Pera non siano proprio i padroni dei mass media italiani, è per te l'ennesima dimostrazione della mente perversa dei complottisti. Mai pensare che siano ben altre figure a decidere cosa e come informare le masse.

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