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L'Italia peggiore esiste? E' quella di Feltri

Brunetta aveva ragione
L'Italia peggiore esiste


di Vittorio Feltri

I giovani che hanno assaltato il Parlamento dimostrano che Brunetta ha ragione: rappresentano la parte peggiore del Paese. E sono convinti che troveranno lavoro quando sparirà il Cav


Nel primo pomerig­gio di ieri, vari siti internet, tra cui quello del Giorna­­le, davano già la notizia di quanto successo dinanzi a Montecitorio: un pan­demonio voluto e creato dai soliti descamisados di varia estrazione politica, ma accomunati dalla stes­sa rabbia indovinate ver­so chi? Suvvia, non occor­re spremersi le meningi per azzeccarci: Silvio Ber­lusconi, causa di tutti i guai nazionali e interna­zionali.
Estremisti e violenti, stando alla nostra memo­ria, sono sempre esi­stiti e in alcu­ne epoche hanno addi­rit­tura domi­nato la sce­na italiana, arrivando a un passo dal sovverti­mento del­l’ordine co­s tituito. Chi, come me, ha visto all’opera le Brigate rosse e Prima linea (sì sì, anche Lotta continua) non si spaventa di sicuro davan­ti a 200 fegatosi inclini a sfogare le loro frustrazi­o­ni organizzando piazzate distruttive.
D’altronde, anche re­centemente, quando l’ot­tima Mariastella Gelmini si accingeva a riformare la pubblica istruzione più scalcinata d’Europa, occupata da anni dalla si­nistra scansafatiche e fa­mosa per avere un organi­co pletorico (tre maestre per ogni classe pur in pre­senza di un calo delle na­scite, più bidelli nullafa­centi che carabinieri im­pegnati a combattere la criminalità), anche re­centemente, dicevo, ne abbiamo viste di ogni co­lore. Manifestazioni, cor­tei e insulti alla ministra. La quale, tuttavia, indiffe­rente alle intemperanze di chi pretendeva di fer­marla in nome della con­s­ervazione dei privilegi ri­servati agli asini, è anda­ta avanti imperterrita e ha fatto un eccellente la­voro, benché ne rimanga molto da fare.
Se si dovesse dare retta a quelli che immancabil­mente protestano, non si combinerebbe mai un ac­cidenti. C’è poi da dire che, rispet­to al passa­to, il costu­me è addirit­tura miglio­rato: se non altro, si è ces­sato di spa­rare e di uc­ciderne uno al dì, così, tanto per darsi arie ri­voluziona­rie.
Si è evolu­ta, e in certi casi complica­ta, la terminologia. Un tempo, per esempio, c’erano iterroristi e gli au­tonomi, i maoisti e i katan­ga, gli extraparlamentari. Adesso vanno i no global (che in circostanze spe­ciali si avvalgono della collaborazione dei black bloc, piuttosto cattivelli), i gentiluomini dei centri sociali, i collettivi univer­sitari di Milano e Roma, i no tav, gli anarcoinsurre­zionalisti. E questi sono di sinistra. A destra poca roba: Casa Pound e Forza nuova. Il programma, vir­gola più virgola meno, è lo stesso per tutti i gruppi: fare casino. In ambito sindacale si sono affermati i Cobas e la Fiom. Infine, da segnalare una new entry: i precari. La categoria è vetusta, ma l’uso della definizione è abbastanza fresco, risale ad alcuni anni fa, e fu il ministro Tiziano Treu, se non erro, a introdurlo. Lustri orsono i precari si chiamavano provvisori, supplenti o abusivi. Provvisori erano gli impiegati pubblici non in pianta stabile, la cui assunzione veniva confermata ogni tre o sei mesi. I supplenti erano gli insegnanti che sostituivano i colleghi ammalati o comunque impediti; occupavano la cattedra alcune ore al giorno, per anni e anni, in attesa di entrare in ruolo con un concorso o di sfroso, con una delle tante periodiche sanatorie cui si deve il reclutamento di numerosi idioti

POLITICA: SALETNICH (FN), L'ITALIA PEGGIORE E' FELTRI

 (AGENPARL) - Roma, 23 giu -  “Caro Feltri, l’Italia peggiore di cui ciarla il suo amico Brunetta, non siamo noi, che ogni giorno ci battiamo per migliorare quest’Italia, per aiutare questo popolo, sfruttato dai potenti e coglionato dai mezzi d’informazione asserviti a quei potenti, ma è lei e quelli come lei. Quelli che con la penna sentenziano, etichettano, mentono, creano mostri e rovinano vite, quelli che parlano di fatti e persone che non conoscono, quelli che scrivono a comando e se ne infischiano della verità e dell’etica. L’Italia peggiore è quella dei pennivendoli e dei bugiardi!”, così il Segretario Regionale del Lazio di Forza Nuova, Gianguido Saletnich, risponde a Feltri che aveva accusato il suo partito di essere composto da elementi che hanno come unico scopo il fare casino. “Al vostro cospetto, i ragazzi che l’altro giorno erano davanti alla Camera a rischiare in proprio, in strada, sebbene ideologicamente ben distanti da noi, sono l’Italia che non si piega, che lotta, che prova a costruirsi un futuro che voi gerontocrati ci volete negare! L’Italia peggiore è quella che ha paura di confrontarsi realmente con le nuove generazioni. Lei ha il coraggio di confrontarsi, dialetticamente, con noi, con i «peggiori» come dice lei, o preferisce continuare a sentenziare comodamente seduto?”.

10 commenti:

  1. Non combinare niente di buono in 14 anni di attività non fa rientrare Forza Nuova nell'Italia migliore.

    Dario Leonardi

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  2. Concordo con te Dario, ma un ministro della repubblica non può permettersi di offendere centinaia di migliaia di giovani e meno giovani diplomati e laureati che non per colpa loro, non trovano buona e piena occupazione, grazie ad una serie di leggi che hanno consentito il diffondersi di forme particolari di lavoro, come il co.co.pro. co.co.co, il lavoro a cottimo, a tempo determinato, stagionale etc...
    Chissà quale tipo di contratto usa fiore per i suoi dipendenti politici.. Scommetto che sono lavoratori a nero....

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  3. Bravo Gianguido, ottima risposta.

    Mimmo C. (Foggia)

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  4. FELTRI e' un ignorante..ma comunque FORZA NUOVA non fa certo la parte dell'ITALIA MIGLIORE


    SANDRO

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  5. Da una parte un potere vecchio che non sa dare risposte al mutare delle situazioni. Dall'altra la rivendicazione di diritti insostenibili da parte di bambini viziati da una democrazia che promette cose insostenibili. Questa è la triste realtà che appare. Assaltare il Parlamento, ma per cosa? Esiste una alternativa ( di sistema, non di facciata)? Difendere un sistema? Ma per conto di chi?

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  6. @massimo la pignolia

    "Chissà quale tipo di contratto usa fiore per i suoi dipendenti politici.. Scommetto che sono lavoratori a nero"

    ahahahahahahaha
    ahahahahahahahaha
    ahahahahahahahahahahah

    in Forza NUova siamo tutti Volontari !! nessuno viene pagato dall'ultimo degli studenti ai responsabili regionali o nazionali !! anzi NOI paghiamo sedi e materiale !! e questa è la vera innovazione di FORZA NUOVA per noi fare politica è un ONORE e non un lavoro !
    Massimo la prossima volta prima di aprere bocca informati !

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  7. Caro forza nuova università,con l'accento sulla a e non senza come digiti da ignorante, l'ex responsabile nazionale di Fn, Paolo Caratossidis, per svolgere alla meno peggio, le sue funzioni, prendeva un lauto stipendio, insieme alla sua bella promossa addirittura addetta stampa nazionale del movimento.... solo per fare due nomi, ma ne potrei fare almeno altri dieci del passato e del presente... Per te fare politica è un onore e non un lavoro non posso che esserne contento, ma non si dicono le bugie....

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  8. @massimo
    grazie della lezione sugli accenti...ma purtroppo in questo tipo di blog non sono ammesi nell'URL...

    sugli stipendi non ci sono storie !! un conto è avere indietro i soldi spesi per telefonate e altre spese di segreteria e un conto è parlare di stipendi...ma dopo tutto quando cè la malizia e la voglia di parlar sempre male di FN anche un caffè offeto potrebbe diventare uno stipendio in nero !

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  9. Altro che rimborso spese, l'addetta stampa superava le mille euro al mese, ed almeno il doppio prendeva il coordinatore nazionale.. Se questo sono rimborsi spese.. Abbiamo due concetti diversi del rimborso spese ma va bene così...
    La segretaria del segretario che fa una vertenza di lavoro come la chiami? Rinnegata scommetto, invece per me è una lavoratrice che non vuole essere più sottopagata, sfruttata... sensibilità diverse..
    Massimo La Pignolia

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  10. fn ha sempre pagato ( al nero ) i suoi dipendenti-militanti chiamateli rimborso spese o quel che volete soldi sono...

    militante ateo

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