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Colla: ma Degrelle non è il mio tipo di eroe

Il post precedente su Leon Degrelle ha innescato un'appassionata discussione sulla mia bacheca facebook in cui è emersa la mia clamorosa ignoranza sul personaggio. Pensavo, a esempio, che fosse stato perseguito come criminale di guerra mentre invece era solo accusato di alto tradimento (si era arruolato nell'esercito degli invasori: sufficiente comunque a procurargli la condanna a morte). Sono così andato a rivedere un po' il materiale di archivio e ho scoperto  questo intervento, fortemente polemico sul personaggio che costituisce invece un riferimento mitologico per gran parte della fascisteria italiana. Opera di Alessandra Colla, all'epoca direttore di Orion. E' evidente il carattere di scritto d'occasione ma ho preferito mantenere l'integrità del testo.

Io preferisco l'esempio di Brasillach di Alessandra Colla
Punctum dolens: Léon Degrelle. Prego tutti di non farmi dire quello che non ho detto — e non ho mai detto che Degrelle fosse un atlantista. Ho detto soltanto quello che chiunque può dedurre senza sforzi eccessivi sfogliando il libro (ahimè non disponibile in italiano) Degrelle m’a dit, scritto da Luisa Narvaez, duchessa di Valencia e Grande di Spagna, e pubblicato dalle Editions du Baucens (Bruxelles) nel 1977. Il libro raccoglie le memorie di Degrelle, confidate alla duchessa nell’immediato dopoguerra; e contiene, oltre a una postfazione inedita dello stesso Degrelle, 64 pagine di fotografie molte delle quali fornite dallo stesso Degrelle. Ce n’è abbastanza, io credo, per considerarlo un testo attendibile (oltreché istruttivo). Ora, in questo testo compare una foto (disponibile in rete da lunedì 16 o agli dèi piacendo anche prima) che ritrae “Léon Degrelle mentre dirige i lavori di costruzione delle basi americane in Andalusia, nel 1955” (come recita la didascalia). Se la foto è stata pubblicata in quella sede e non si ha notizia di querele o proteste da parte di Degrelle, vuol dire che proviene dall'archivio privato di Degrelle stesso o che a Degrelle
non è dispiaciuto che venisse divulgata. A me basta. 
Il fatto è che, purtroppo, io sono sensibile alla cultura dell’esempio, e quando andavo a scuola (evento ormai così lontano da autorizzarmi a pronunciare la fatidica frase “ai miei tempi…”) mi è stato insegnato che l’eroe è quello che sacrifica la propria vita per un valore più alto — quello che, fascisticamente, getta il cuore oltre l’ostacolo. Ora, Robert Brasillach, l’intellettualino con gli occhiali a cui forse piacevano i ragazzi (e anche se fosse ma chissenefrega), in tempo di guerra se ne stava anche lui in un paese straniero: ma quando gli arrestarono la madre lui non ci mise né uno né due a tornare, pur sapendo che non gli avrebbe detto bene (e così fu: finì fucilato a Montrouge il 6 febbraio 1945). A Degrelle i belgi arrestarono la madre, il padre, le sorelle, la moglie: lui è morto in Spagna, nel suo letto, nel 1992. Tutto ciò, capirete, urta indicibilmente il mio senso estetico. A
Léon Degrelle si riconosca pure il merito di aver combattuto, e bene, da cattolico, sul fronte dell’Est contro quel comunismo che per lui era probabilmente il nemico principale. Non è l’Europa che lui aveva in mente quella a cui penso io; e non è a lui che penso quando penso a un eroe.

29 commenti:

  1. Con tutto il rispetto per Brasillach, ma Degrelle ha dimostrato ampliamente il suo valore e il suo onore sul campo di battaglia, come nessuno mai aveva fatto prima. La sofferenza estrema nel fronte dell'est e le battaglie vittoriose che difesero la ritirata del Kessel NON HANNO EGUALI AL MONDO, e probabilmente, mai l'avranno. Basta leggere "Fronte dell'Est" e "Wallonien SS" per rendersi conto di che soldato fu il Generale Degrelle (Generale d'armata, partito come soldato semplice, 75 medaglie in altrettanti corpo a corpo, 7 volte ferito in modo grave), basta leggere MILITIA per rendersi conto del suo animo nobile e puro. Il suo pensiero politico riferito all'attualità (anni '90) è chiaro e non lascia spazio a interpretazioni su "Hitler per 1000 anni".
    Degrelle soldato, Degrelle politico, Degrelle poeta, NON SI TOCCANO !

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  2. Mo pure Degrelle non va più bene...?! Posso dire una cosa? AH INTELLETTUALOIDI DEI MIEI COJONI MA VA CAGHER...

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  3. Cazzo Alessadra , manco Degrelle .....

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  4. " Se avessi avuto un figlio , avrei voluto che fosse come voi " il Fuhrer a Leon Degrelle....

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  5. Degrelle rimane per noi l'immagine del Combattente Continentale e il suo eroismo (Perche' di questo si e' trattato) e' stato documentato ampiamente nel corso dopo la sua partecipazione alle battaglie sul fronte dell'Est.Un coraggio che puo' essre spiegato solo da una forte motivazione ideologica. La SS Charlemagne d'altronde con la sua partecipazione alla Battaglia di Berlino ha confermato il ruolo determinante del "Soldato Politico" in scontri dove non si conquista o difende solo un territorio in termini geografici ma il valore nascosto dietro il territorio. Certo che la Fobia antiasiatica ha giocato un ruolo e occorre oggi giudicarla in retrospettiva. Il Male Americano non aveva ancora un profilo cosi' definito e le contingenze del tempo devono essere interpretate intuendo un clima che a noi forse sfugge. A Degrelle dobbiamo una percezione particolare dell'Europa e quindi anche una deprovincializzazione delle nostre convinzioni dottrinarie che perdono di becero Nazionalismo da cortile e conquistano un respiro Contineantale a mio avviso bellissimo in sostanza e sotto il profilo estetico.
    Claudio Modola
    Linea Ovest

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  6. Articolo veramente diffamatorio e molto superficiale....
    Degrelle resta un Mito anche se la Colla da "grande giornalista" ha trovato una sua foto compromettente (???)
    Ci si può permettere di parlare e di criticare certe persone solo dopo aver tentato di fare almeno una microfrazione di quello che hanno fatto loro !

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  7. Ragazzi', se vale la regola che invochi per la Colla su Degrelle, come ti permetti di criticarla visto che non hai fatto un centesimo di quello che ha fatto lei?

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  8. A gentile richiesta, preciso che il pezzo postato da Ugo era la precisazione relativa a una mia affermazione precedente, mi pare su POL, in cui chiedevo in quanti fossero a sapere che Skorzeny era finito ad addestrare gli israeliani e Degrelle ad aiutare gli americani. Quello che avevo di mira allora, e che ho di mira anche adesso, è l'atteggiamento da tifoseria ultras. Perché un conto è apprezzare un uomo o un'idea vedendone i limiti ma riconoscendone anche gli aspetti positivi; e un altro è farlo essendo convinti che siano l'incarnazione del Bene assoluto.

    Approfitto dell'occasione (Ugo perdonami) per rispondere all'Anonimo che cita la famosa frase di Hitler a Degrelle "Se avessi avuto un figlio, avrei voluto che fosse come voi".
    A quanto ne so, la frase fu riferita dallo stesso Degrelle al giornalista Jean Kapel che lo intervistava ("Histoire magazine", n° 19, settembre 1981), e non sono noti altri riscontri.
    Già che ci sono, segnalo anche un paio di link che mi sembrano interessanti, dal momento che dimostrano che non sono una visionaria solitaria.

    http://portfolio.lesoir.be/v/belgique/2009_03_05_leon_degrelle/949tombe.jpg.html

    http://forum.axishistory.com/viewtopic.php?f=5&t=46430&start=1260#p1375350

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  9. Questo (Critica a Degrelle) è un altro indizio di come il blog fascinazione, tra qualche notizia sulle iniziative per non dare nell'occhio, poi inserisce articoli per demolire sistematicamente tutto il patrimonio simbolico di quella che definisce spregevolmente "Fascisteria", in più cercando di elargire "patentini di ideologicamente correct" a questo o a quel movimento, secondo volontà momentanea dei suoi "amici falsofascisti", per screditare o mettere dannosamente in conflitto i movimenti d'area.
    Menomale che i camerati calabresi hanno smascherato sta farsa.
    PS: LEON DEGRELLE NEI NOSTRI CUORI.

    Manuel Ruperti

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  10. Io tutto faccio tranne che elargire patenti di "ideologicamente corretto". Qui di tutto si parla tranne che di ideologia.
    Quanto alle cattive intenzioni smascherate dai "camerati calabresi" della loro esistenza non se ne sono ancora accorti neanche numerosi dirigenti forzanovisti che continuano tranquillamente a intervenire sia sul blog sia sulla mia pagina di facebook. Fatevene una ragione.

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  11. Leggete MILITIA per capire l'elevatura spirituale di questo uomo... Un mito, Io l'ho fatto leggere alcuni passi di Militia ad una professoressa (marxista antifascista convinta) che non lo conosceva, solo dopo gli ho detto a bruciapelo che era un nazista, dopo di che lo ha voluto leggere tutto... non sò se mi crederete, ma è andata in crisi ideologica oggi ha rivisto molto dei luoghi comuni in cui credeva sullo steriotipo di "nazi-fascista".

    Perfavore risparmiate una figura così aulica...

    Manuer Ruperti (x ugo: M.B.)

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  12. Contrapporre la figura del grande Brasillach con quella di Degrelle è sbagliato, in quando lo scrittore francese era profondamente ispirato dalla figura di Degrelle che conosceva personalmente. Invito tutti alla lettura di un opera semi-sconosciuta di Brasillach: Léon Degrelle et l'avvenir de REX - Librairie Plon, Paris 1936" (Versione italiana, edita da Il Cinabro, 1997).
    In questo libro-intervista e saggio politicotraspare l'idea di un giovane capo che Brasillach ammirava profondamente, facendone emergere il suo formidabile spirito che ha caratterizzato l'uomo politico prima, il soldato e l'eroe dopo.

    Caro Ugo t'invito se è possibile (visto che oggi ci siamo amichevolmente chiariti), a fare o far fare una recenzione del libro in questione e un articolo sul mito Degrelle.

    Manuel Ruperti

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  13. @ Manuel Ruperti.
    Io non ho affatto inteso contrapporre Degrelle a Brasillach, né suggerire un (impossibile) antagonismo fra i due. Ho soltanto detto che a me personalmente risulta più "simpatica" la figura di Brasillach, e ne ho esposto le ragioni.

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  14. Non ti preoccupare Alessandra, non voglio entrare in polemica, forse mi sono espresso male, ma accettate il mio contributo ad approfondire l'unione ideale che legava questi due giganti del nostro mondo ideale.

    Manuel R.

    PS: Il titolo esatto è Léon Degrelle et l'avenir de REX, ho fatto un errore di battitura su avenir...

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  15. @ ernesto foria
    non è una gara a chi ha più diritto di parlare... se permetti un uomo che ha vinto più di 75 corpo a corpo sul fronte orientale ha più diritti e onori di un giornalista degli anni ottanta.

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  16. appunto e quindi la direttrice di orion ha più diritti di forzanuovauniversità? esattamente quello che dicevo io

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  17. Ancora si giudicano certi personaggi sulla base del mito che essi incarnano.
    Molti scrivono che Degrelle (a cui va l'elogio sia come scrittore che come soldato), "ha più diritti e onori..." perchè vinse più di 75 corpo a corpo. Basandosi su questo criterio, un marine americano che vincesse 80 corpo a corpo nel corso di missioni "di pace",...avrebbe più diritti e onori di Degrelle. Questo mi pare francamente discutibile.
    Da ex simpatizzante della destra degli anni 70-80 non posso fare a meno di osservare come la destra del terzo millennio viva ancora nel culto di miti impolverati.
    Forse un nuovo fascismo nascerà quando i nuovi fascisti avranno il coraggio di riconoscere (cosa che molti fascisti onesti hanno fatto nel dopoguerra), che teorie come quella della supremazia della "razza ariana" è una fandonia, ...che fu un crimine la shoà (6 milioni o 2 di vittime innocenti non cambiano la sostanza), ...che Mussolini avrebbe fatto meglio a non allearsi con Hitler e a mantenere la posizione critica nei cofronti del nazismo come fece fino al 1935-36.
    Ma per fare questo sono necessarie due cose: le palle e l'intelligenza.

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  18. @ ernesto foria
    tu che ne sai chi è forzanuovauniversita e cosa ha fatto??? e anzi chi sei te ???

    @ anonimo 16.17
    il mio era un esempio provocatorio...anche perchè non stiamo qui a parlare di Degrelle solo per i suoi corpo a corpo....come non siamo qui a parlare di razza ariana, shoa e amici di Mussolini per il solo fatto che in Forza Nuova tutti questi concetti di cui tu ti fai interprete sono stati già assimilati e consegnati alla storia da diversi anni !! quindi ti ringrazio dei complimenti !!

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  19. Ugo, abbi pazienza: non sapendo come contattarli direttamente, approfitto del tuo spazio per ringraziare ernesto foria e l'Anonimo delle 16:17:00

    A "forzanuovauniversita" vorrei dire che non sono esattamente un(a) giornalista degli anni ottanta.

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  20. Io sono uno stronzo qualsiasi che ha preso sul serio quello che tu dici, Forzanuovauniversità, ma ho letto anche qualche libro. Tra cui Risguardo IV, il volume collettivo che le edizioni di AR hanno dedicato per il proprio ventennale all'editore detenuto. E tra gli autori di quel volume, su esplicito invito di Franco G. Freda, c'è anche una giovane filosofa milanese, Alessandra Colla che scrive il primo saggio di qualche rilievo su Ipazia, personaggio oggi notissimo ma allora del tutto sconosciuto. Se i titoli costituiscono diritti - è un tuo concetto, non mio - Alessandra Colla ne ha più di te. Se poi ovviamente si scoprirà che hai curato un volume critico su Nietzsche non avrò difficoltà a riconoscertene merito e ad ammettere che ho sbagliato ad avere scarsa considerazione della tua opera. E ti chiederò scusa. Ma fino ad allora resterò convinto che non hai titoli intellettuali superiori ad Alessandra Colla...

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  21. Alessandra, non conosco Ernesto Foria (che mi pare uno dei tanti pseudonimi che girano in questo blog) né tanto meno l'anonimo successivo. Non controllo gli IP e continuerò a non farlo per una misura elementare di igiene mentale.
    Forza nuova università, mi dispiace che ti inalberi con gli anonimi e pseudo tali che si divertono a seminare zizzania ma se tu stesso scegli di non firmarti come persona ma identificandoti come un soggetto collettivo non puoi prendertela con i rompicoglioni che ti stuzzicano dicendo: non sapete chi sono io.
    Io, ad esempio, pur non conoscendo le tue generalità so che sei un ragazzo corretto e anche in occasione di polemiche aspre (vedi il caso Crotone che, come vedi, con mio grande piacere si sta svelenendo) hai sempre mantenuto un certo stile.
    E allora permettimi un po' paternalisticamente - se sei uno studente universitario immagino che sia più o meno coetaneo di mia figlia e me lo consentirai - di dirti che con Alessandra Colla hai commesso un grossolano errore di valutazione: non è una giornalista come me (anche se è iscritta all'ordine professionale) ma una raffinata intellettuale. E se non ti fidi di me - che in fondo sono comunista - dovrai pur fidarti di Freda. E di Mutti. E di Terracciano. O no?

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  22. Ugo, ti ringrazio della precisazione. Il motivo per cui mi sarebbe piaciuto entrare direttamente in contatto con ernesto foria e anonimo è che non vorrei trasformare il tuo spazio in una chat.
    E per riscattare quest'ennesimo abuso della tua pazienza, riporto qui un breve stralcio quello che ho scritto sulla tua bacheca fb:
    "ma veramente qui qualcuno pensa che si possano tranciar giudizi su temi così seri senza essersi prima ben documentati, senza aver valutato le conseguenze e senza essersene assunte le responsabilità? Ma con chi si è abituati a trattare?!?".
    Grazie.

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  23. @forzanuovauniversità
    Anche se ho fatto riferimento al "corpo a corpo" non era affatto mia intenzione ne provocare zizzania, ne stuzzicare nessuno.
    Il mio intervento era finalizzato solo a sottolineare come certi settori della destra radicale attuale (non parlo di Forza Nuova ma in generale), sia incline a coltivare miti nostalgici o, peggio ancora, a rispolverare un violento antisemitismo o teorie negazioniste di ispirazione neonazista...cose che la destra giovanile di 30 anni fa, ad esclusione di minoranze, sembrava aver definitivamente messo da parte.

    @fascinazione
    Mi sembra che per la Colla ne io (l'anonimo delle 16:17), ne Foria - che non so chi sia - siamo dei "rompicoglioni" che sono qui per stuzzicare, viceversa non ci avrebbe ringraziato (a meno che lo abbia fatto in modo ironico ma non mi pare).

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  24. anonimo, sulla Colla ho un alibi di ferro. Quanto a te, non ho elementi in quanto non sei per tua scelta, legittima, che rispetto, identificabile come individualità e quindi non ti devi sentire tirato in mezzo.
    Ma c'è parecchia gente che si diverte a fomentare.
    Una di queste è ernesto foria, ma te ne potrei citare altri dieci, che non hanno mai dato un contributo in positivo ma si sono limitati sempre ad "appicciare il fuoco".
    Ora nello specifico io posso anche pensare che foria abbia ragione (così come condivido fondamentalmente le tue obiezioni) ma è l'approccio al blog dei "fomentatori" che non mi piace e che quindi critico.
    Dopo di che io resto un libertario: quando non insulta o offende lascio persino i commenti di micio che canta che mi dà del nazista e del pedofilo su Indymedia ...

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  25. @ Tassinari
    Scusa ma non mi sento di aver commesso un errore grossolano, perchè mi hanno insegnato che per valutare le persone bisogna vedere sopratuttoquello che "fanno materialmente" piuttosto che culturalmente....lo so che suona strano visto anche che il movimento di Forza Nuova Universitario ha proprio lo scopo di formare un Manifesto di Controcultura, ma se tutti facessimo solo cultura e nelle strade non ci fosse nessuno questa Italia sarebbe già bella che morta...per questo non ho nessun problema a sminuire la Colla se confrontata con Degrelle o per assurdo anche con Fiore, perchè stiamo parlando di persone di un livello superiore che, scusa se lo ripeto, non possono essere confrontate con dei giornalisti !

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  26. Fiore = Degrelle ???....ecco Tassinari...lo vedi a cosa arriviamo ??....e' tutta colpa tua e del tuo blog :):):)

    Bistecca

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  27. So' ragazzi, Bistecca, so' ragazzi. Tu lo metteresti più un vestito giallo senape?

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  28. Ugo, secondo te il passaggio da "cultrice di Ipazia" a "giornalista degli anni ottanta" è da intendersi in senso migliorativo o peggiorativo? Sono perplessa.

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