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Presidio antifascista a Terni contro il libro su Acca Larentia

A poche ore dalla presentazione di "Acca Larentia - quello che non è stato mai detto" (V. Cutonilli e L. Valentinotti, ed. Trecento, 2011) a cura del Centro Studi Nadir e Ordine Futuro, l' ultra sinistra ternana fa capolino con un duro comunicato. Cominciamo da Terni il nostro reportage sul'alta tensione tra fascisti e antifascisti che dilaga in tutta Italia
La Rete Antifascista Ternana ha organizzato un presidio la mattina del giorno 30/04/2011 a Piazza dell’Olmo per denunciare un’iniziativa dei neofascisti di Forza Nuova, che sotto mentite spoglie e con la scusa della presentazione di un libro presso il cenacolo S. Marco, si accingono per l’ennesima volta a oltraggiare la storia dell’Italia antifascista e repubblicana. A pochi giorni di distanza dal 25 aprile e il giorno prima della festa dei lavoratori continua l’opera di revisionismo che da qualche anno a questa parte viene perpetrata in maniera strisciante da gruppi neofascisti, nascosti sotto la veste di associazioni culturali o di studi storici e con il beneplacito dell’attuale governo. L’operazione di riscrittura della storia nazionale non è un’operazione neutra, ma ha l’obiettivo di escludere dalla memoria collettiva la grande stagione delle rivoluzioni popolari, che in Italia ha avuto nella resistenza al nazifascismo la sua massima espressione. Denunciamo inoltre la complicità dell’ISTESS, che offrendo i propri spazi a questa e ad altre iniziative favorisce lo sdoganamento di organizzazioni incompatibili con la democrazia e la costituzione. Invitiamo la cittadinanza a partecipare numerosa al presidio ribadendo ancora una volta la storia antifascista della città.
"Il libro contestato - fa sapere Marco Petrelli, segretario provinciale di Forza Nuova e tra i promotori dell'iniziativa - è un'accurata indagine sui fatti di via dell'Acca Larentia, episodio drammatico che vide morire giovanissimi militanti del Fronte della Gioventù. Una vicenda per anni dai contorni poco chiari, tenendo conto poi che la stessa arma fu usata per l'omicidio del sindaco di Firenze Lando Conti, nel Febbraio 1986. Sosteneva Winston Churchill: -Fanatico è colui che non può cambiare idea e non intende cambiare argomento- Le reti antifasciste non promuovono democrazia e pluralismo, semmai sono dedite a seminare quell'odio che, nel passato prossimo del Paese, ha portato alla morte di ragazzi come i tre di Acca Larentia o il militante di Lotta continua Valerio Verbano. Sfido, inoltre, che il libro sia stato letto, parimenti ai testi di Marcellini e Pansa posti all'indice come 'fascisti', quando di fascista hanno meno di niente”.
"Quanto alla questione dell'ISTESS - conclude Petrelli - ha affittato al Centro Studi Nadir la sala del Cenacolo; nulla di più di un rapporto di 'affari'. Non potendo contare su appoggi istituzionali e spazi messi a disposizione dalle autorità a prezzi vantaggiosi (l' ICARO pagava meno di 20 euro al mese al Comune per 200 mq) altre associazioni 'pagano' la possibilità di dare voce alle proprie iniziative".

3 commenti:

  1. quando gli uni vogliono solo portare avanti un evento culturale come la presentazione di un libro e gli altri vogliono impedirlo, se necessario anche con la violenza, è facile stabilire chi ha torto e chi ha ragione, e su chi abbia maggiori responsabilità nell'innalzamento della tensione in Italia tra fascisti e antifascisti.
    Detto questo, è evidente che ora una "certa" destra su questo se ne approfitta: il giochetto è davvero semplice, basta organizzare un evento del genere per scatenare l'inconsulta reazione da sinistra e far passare agli occhi della gente l'avversario da violento, intollerante e colpevole. Cosa che in effetti è, a scanso di equivoci; e sempre a scanso di equivoci dico che la destra fa benissimo.
    E' a sinistra, piuttosto, che dovrebbero lasciar fare, e lasciar tenere le presentazioni di libri senza creare problemi, anziché cascare nel giochetto come i polli che si dimostrano essere...

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  2. Sì, ma l'evento, almeno per noi a Terni, è stato organizzato per ragioni più serie che non far passare il CSA per il 'solito katanga'.
    A favorire un'immagine di rancore ed intolleranza ci pensano da soli, basta leggere i comunicati postati sul loro blog: bgcterni.blogspot.com
    Non so se si rendano o meno conto di quanto siano autolesionisti e ignoranti: oltraggiare i morti non è antifascismo è barbarie. Una barbarie che in tempi non sospetti ha generato un turbine di violenza che ha mietuto diverse vittime.

    Marco Petrelli

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  3. Le meschine contromanifestazioni antifa sono più che benvenute: tutta pubblicità regalata a FN, Cpi, ecc.
    Polli sono e polli rimangono. Puoi anche spiegarglielo ma è tale il loro odio emotivo che si rifiutano di tenerne conto e questo in politica, è un peccato imperdonabile verso la PROPRIA parte.
    Buona notte compagni ...

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