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L'artista del Pigneto in mostra a Forte Prenestino

 Mimmo Rubino "Anteo Zamboni 1911-1926"
Stucco, acrilico e spray su muro, Sotterranei del C.S.O.A. Forte Prenestino Roma Giugno 2009 Crack Fumetti Dirompenti
 www.crack.forteprenestino.net
Foto di Davide Coluzzi
La sera del 31 ottobre 1926 a Bologna, nel pieno delle celebrazioni della rivoluzione fascista, venne sparato a Mussolini. Un ragazzo, identificato come l'attentatore, viene massacrato: è Anteo Zamboni, terzogenito sedicenne di un tipografo già anarchico e ora fascista e amico del leader del fascismo bolognese Leandro Arpinati.
L'attentato fa scattare la reazione dei fascisti da strada e fornisce l'esca per la promulgazione delle leggi eccezionali che sanciscono l'instaurazione della dittatura. Ma Anteo è un tirannicida, una pedina di un gioco più grande di lui, o addirittura la vittima casuale di una violenza di piazza?
[Attentato al duce. Le molte storie del caso Zamboni di Brunella Dalla Casa]
(umt) E' questa, dedicata a un martire antifascista e presentata in una roccaforte della sinistra antagonista, una delle opere di Mimmo Rubino, il grafico potentino autore della geniale provocazione del Pigneto, che citando Auschwitz e ricordando i morti sul lavoro, ha denunciato con forza come dentro la città che nega i diritti agli immigrati e ai precari ci sia un pezzo di lager. E pensare che ci sono molti che hanno voluto pensare a una provocazione antisemita... Per una visione più complessiva dell'opera e delle attività del giovane artista potentino ecco il suo blog

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