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La maledizione di Napoli: Fli si spacca sulle elezioni comunali

di Giuseppe Parente
Anarchia, caos, assenza di una linea politica chiara e coerente con quanto sostenuto alla prima assemblea programmatica di Milano, provocano sconquassi in Futuro e libertà in quel di Napoli, una delle quattro grandi città chiamate al voto amministrativo che turbano non poco, gli alleati di questo ipotetico terzo polo. Nel giro di pochi giorni, l’europarlamentare futurista Enzo Rivellini, si dimette dal prestigioso incarico di coordinatore regionale del terzo polo e annuncia che il movimento di cui è segretario regionale, non sosterrà più le ambizioni del candidato sindaco Raimondo Pasquino, sostenendo viceversa, già dal primo turno, l’imprenditore Gianni Lettieri, ritenendo che non è possibile agevolare, in nessuna ipotesi, la vittoria del centro sinistra alle prossime elezioni comunali.
Come sembra lontano il 26 marzo, giorno in cui, il segretario regionale dei futuristi, Rivellini salì sul palco dell’Augusteo per incoronare il candidato sindaco Pasquino, nel corso della apertura ufficiale della campagna elettorale del terzo polo alla presenza dei leader nazionali Casini Fini e Rutelli, ed invece dopo appena 10 giorni, lo stesso Rivellini, avverte alla stampa e ai mass media che il progetto di terzo polo è miseramente fallito, correndo, accompagnato dal potente padre-padrone del popolo delle libertà Campano, Nicola Cosentino dal premier Berlusconi che lo ha voluto ringraziare di persona per la coraggiosa scelta effettuata.
In questo contesto di grande confusione ideologica non potevano non mancare la risposta del vice segretario nazionale di Futuro e Libertà, Italo Bocchino che conferma l’impegno di futuro e libertà alla costruzione di un terzo polo della politica italiana, definendo l’alleanza con Alleanza per l’Italia, Movimento per le Autonomie ed Unione di Centro, indiscutibile. Per amore della verità, in prima persona, l’onorevole Bocchino, nella sua Campania, si era impegnato al rafforzamento territoriale del partito, portando come risultati il passaggio nelle file dei futuristi del neo eletto deputato Luigi Muro del consigliere regionale Piero Diodato, “cacciato dal consiglio regionale a causa di una condanna che prevede come pena accessoria l’interdizione dai pubblici uffici e la sospensione del diritto all’elettorato, del consigliere provinciale Manlio Marano, dei consiglieri comunali Andrea Santoro e Raffaele Ambrosino ed infine di una decina di consiglieri di municipalità tra cui spiccano i nomi di Nicola Diodato e Giovanni Tajani, affidando inoltre la presentazione delle liste al coordinatore nazionale Roberto Menia, commissariando di fatto il segretario regionale Rivellini.
Due sono state le gocce che hanno fatto traboccare il vaso dell’europarlamentare Rivellini, in primis, l’ingresso nelle file dei futuristi di in gruppo di ex dirigenti del popolo delle libertà capitanati dall’ex consigliere regionale Pietro Diodato, contro il quale, i futuristi napoletani della prima ora avevano protestato promettendo addirittura gesti clamorosi come l’occupazione della federazione regionale del partito, in secundis la deriva verso sinistra inspiegabilmente presa dal partito, come dimostrano alcune dichiarazioni rilasciate da dirigenti nazionali del partito alla fatidica domanda su chi appoggereste in caso di secondo turno, dichiarando inoltre che in Campania questo terzo polo non esiste, in quanto a Salerno i futuristi sono alleati del popolo delle libertà, a Caserta i futuristi dovrebbero corre da soli, senza considerare il problema delle dieci municipalità di Napoli, dove l’esponente futurista aveva chiesto delle alleanza con il centro destra nel nome della discontinuità al passato che porta i nomi di Antonio Bassolino e di Rosa Russo Jervolino.
La scissione in casa futuro e libertà a Napoli è molto più che una ipotesi e sono tante le forze politiche pronte ad abbracciare l’europarlamentare Rivellini e i suoi tanti collaboratori e amici, come per esempio, il neo nato movimento di Forza del sud, che tramite Salvatore Ronghi, invita l’esponente politico a sostenere il progetto sudista, finanche il coordinatore cittadino del pdl Marcello Taglialatela, entusiasta dichiara: “ un uomo di destra, come Enzo, non può accettare che il cosiddetto terzo polo serva da stampella alla sinistra.
Il ritorno del figliol prodigo Rivellini nella casa del padre padrone del pdl campano,Nicola Cosentino, non è stato sicuramente il primo né sarà l’ultimo. Nei prossimi giorni ne vedremo delle belle.

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