Header Ads


Canto di una ragazza fascista: le ragioni dell'arte e la logica dei doganieri

Infuria la polemica sul sito "Femminismo a Sud" contro Anna Lamberti Bocconi e l'Atelier Esc dei disobbedienti romani, che hanno ospitato la sua performance "Canto di una ragazza fascista". Ecco il post che ha innescato il processo popolare:
Roma: se un centro sociale sdogana il “Canto di una ragazza fascista”!
In mailing list una compagna delle sommosse di Perugia ci segnala questa cosa curiosa che condividiamo qui:
“Mentre procede a passi da elefante lo sdoganamento del fascismo in tutte le salse assistiamo ad opere di rara cultura come questa. Nell’ambito di una iniziativa di poesie promosse dal Comune di Roma, abbiamo questo fulgido esempio di narrazione poetica che di fatto è un esempio di -non raro caso- apologia della lotta armata neofascista degli anni settanta.
Ammantata da romantica storia di ragazza ribelle che si oppone alla borghesia e abbraccia i veri valori come quelli del maschio forte e violento che la protegge contro lo stupro degli amici suoi (altri valori non sembrano essere bene esplicitati, ma li intuiamo), che le danno il senso di una vita diversa. Peccato, che lei – povera donna debole, che abbraccia le armi per amore del masculo – muoia di Aids, mentre il masculo forte giustamente soppravvive e si imborghesisce….
E tutto questo di questi tempi non avrebbe niente di eccezionale, se non per il fatto assurdo che questa chicca poetica è stata presentata a Roma a San Lorenzo, nella sede di un centro sociale di nome ESC…
Perdete 9 minuti della vostra vita ascoltandovi il monologo presentato ad Esc l’altra sera e ne rimmarrete senz’altro stupite…“

Ovviamente tra i capi di accusa, come fonte di prova, è indicato questo blog:
andate a leggere http://fascinazione.blogspot.com/2010/10/quella-ragazza-fascista-daltri-tempi.html

Per me, con tutto il rispetto, una persona può scrivere tutte le poesie che vuole, anche declamare Sade, ma il problema è che siamo proprio su due versanti opposti.
ha curato un libro per le edizioni barbarossa di murelli, ed era amica del cuore di omar vecchio (celebrato su un noto forum di destra http://anonym.to/?http://www.vivamafarka.com/forum/index.php?topic=78881.0;wap2) che scriveva sul giornale di destra Orion.
tutto sommato la poesia mi sembra la parte meno preoccupante di questa prospettiva della vita.

Queste le repliche della poetessa:
Ragazze, sono Anna Lamberti-Bocconi, l’autrice. Ho messo in scena quello che c’è nella testa dei neofascisti. E non sono e non possono essere cose belle. Penso che valga sempre la pena di tirare il naso fuori dal proprio ghetto e guardare più in là, per cercare di capire le verità degli altri, anche le peggiori, e fronteggiarle di conseguenza da una prospettiva più profonda. Certo, se ce la cantiamo e suoniamo sempre fra di noi, forse vomiteremo un po’ meno – forse! – ma di certo non si cresce per niente. La visceralità non è mai andata molto lontano. Se volete dare un’occhiata al mio blog, magari ci conosceremo meglio. Sono anche su facebook. (...) Prima di scrivere e dialogare con voi, cosa che mi va di fare e che faremo (non in questo momento perché non posso) va assolutamente chiarito l’equivoco che io sia fascista. Ci sarebbe da ridere! :D

20 commenti:

  1. c'è invece da piangere............

    RispondiElimina
  2. Su San Lorenzo interesanti le polemiche su Indymedia a proposito di varie realtà... Per chi volesse ci sono vecchie discussioni a tratti comiche (ma temo tutte hiddate). Mi sembra che la vicenda della quale si tratti rientri in quest'ottica. Ma siamo sicuri che sia tutta farina del sacco di ESC?

    RispondiElimina
  3. Quelle di femminismo a sud sono delle note collezioniste di granchi.
    Con loro ha un senso il termine spregiativo "politicamente corretto" con le sue comiche derive fallofobe.
    Memorabile quando scatenarono un putiferio per una copertina di un progetto death-hiphop non piu' estremo di tante copertine metal parlando di violenza di genere per qualcosa che era parossisticamente sopra le righe.
    Il discorso di Anna Lamberti-Bocconi mi sembra interessante e non vedo cosa ci sia di male nel calarsi in una mentalità altra per tentare di sentire e descrivere un sentore e, ancora di piu', avere avuto amicizie dall'altra parte della barricata.

    Questa gente avrebbe bisogno di lavori veri e meno tempo su internet.

    RispondiElimina
  4. Ciao ragazzi, sono Anna L.B. Non sono fascista, e lo sa Ugo, lo sa il mio amico Maurizio Murelli, lo sapeva Omar Vecchio, il mio amico fraterno morto in una scalata, in ricordo del quale ho scritto un libro edito da SEB.
    E dunque? Spero non sia un problema. Io guardo in faccia senza paura e senza pregiudizi la galassia nera a me estranea, mi ci confronto con interesse e passione, tant'è che la mia opera migliore si chiama "Canto di una ragazza fascista dei miei tempi" e piace anche a voi. Io credo nell'autenticità e nella ricerca fino in fondo della propria vita. Per questo le persone con un'autentica passione ideale, anche se con idee diverse dalle mie, mi stimano e io stimo loro. Il sangue nelle vene è sempre quello - per chi ce l'ha!
    Mi spiace il commento qui sopra "guerra fra poveri". Assicuro all'anonimo che io sono povera solo di denaro. Un caro saluto a tutti. Vi invito all'ascolto di una mia canzone su Don Chisciotte, tanto per conoscerci meglio.
    http://www.youtube.com/watch?v=85Tll1j_XwA

    RispondiElimina
  5. Anna Lamberti Bocconi stia tranquilla il suo onore è salvo, solo uno stolto o chi è in malafede non sia accorgerebbe che lei non è fascista, anzi il contrario;
    bastano le due righe dove dice che quando videro la ragazza si tiranono l'uccello, in tanti anni di militanza attiva negli scantinati polverosi non ho mai assistito a una scena del genere, e trovo una forzatura, o paraculata, definire la storia Canto di una ragazza fascista in quando è solo una storia di ordinaria gioventù anni settanta.

    RispondiElimina
  6. Io credo che anche tra persone ideologicamente agli antipodi possa e ci debba essere un confronto.Fatta questa premessa e bandita ogni ipocrisia non nascondo il mio fastidio nel leggere le giustificazioni della poetessa in merito al suo lavoro.Mi ha urtato il fatto che lei dica di essersi calata nella mente e nella mentalità fascista, luoghi in cui a suo dire non ci può essere nulla di buono,solo cose vomitevoli...a me fa vomitare che qualcuno cali dall'alto di non si sa bene dove,a dire che nella mia testa o in quella di tanti camerati ci sia solo cose vomitevoli...io trovo vomitevole soprattutto che nella sua poesia si parli di stupro a opera dei soliti fascisti beceri e bestie...questo non è calarsi nella mentalità di qualcuno è speculare su stereotipi che si prova ancora a riproporre con la scusa,solo con la scusa del confronto e del calarsi a comprendere la mentalità altrui.Lo trovo squallido e mediocre...questo si che è vomitevole.

    RispondiElimina
  7. Stereotipi? A metà degli anni 70, che è esattamente il periodo in cui ABL è ragazza, fascisti milanesi producevano fatti come lo stupro di Franca Rame e il delitto dell'Idroscalo, equiparando sul terreno della violenza contro le donne amiche e nemiche. I detenuti invece si assumevano l'onere e l'onore di riciclare Izzo

    RispondiElimina
  8. Caro Anonimo, "vomitevole" non è propro un aggettivo nel mio stile, e in genere se proprio devo usarlo lo riservo a cose che mi fanno schifo, non alle mie opere e ai loro protagonisti. Inoltre, in tutti i cinque canti del poemetto non vi è l'ombra di uno stupro. Ciò detto: che nella mente di una giovane terrorista di seconda fila di quegli anni, di un fragile alpinista eroico e di un ultrà violento di oggi vi siano e vi siano stati contenuti ambivalenti, tragici, con tutto quanto di grande e di appassionato e perdente vi sia nella vera tragedia, ecco questo a me è venuto in mente, mi ha attratto e mi ha spinto a scrivere un lavoro così.
    La storia del primo canto fra l'altro è una storia vera, certo, ordinaria negli anni '70 - e infatti nel titolo c'è "dei miei tempi" - e la ragazza protagonista era fascista. Poi il libro va avanti per altri quattro canti, ma noto che purtroppo (anche sul blog delle "femministe a sud") nessuno l'ha letto, e tutti i discorsi e le critiche si basano su un pezzettino che gira su youtube e che non rende la visione completa. Magari reagiresti in modo vivace anche a quella: però almeno mi piacerebbe - e mi piacerebbe sul serio - parlarne con voi a ragion veduta. La prospettiva del libro è prima di tutto esistenziale. Buonanotte.

    RispondiElimina
  9. ps, sempre per Anonimo: guarda che io non ho proprio da "giustificare" niente! Ecco un altro termine sbagliato. Sono fierissima del mio poemetto, e rispondo alle femministe a sud così come rispondo a voi. A ri-buonanotte.

    RispondiElimina
  10. Fascinazione sai meglio di noi che non si sarebbero mai tirati l'uccello all'ingresso di una ragazza in sezione.

    RispondiElimina
  11. l'errore forse sta proprio li, e cioè nella presunzione di pensare di potersi calare nella mente e nella mentalità fascista, è impossibile, perchè sono forme mentis completamente diverse, e l'umanità legge il mondo attraverso il filtro dei propri pregiudizi, e ne esce fuori sono una caritura. La storia è vera, e chi lo mette in dubbio? ma romanzata, è solo una storia borghese.

    RispondiElimina
  12. Anonimo, non ti rivolgi nemmeno più a me direttamente ma solo a Fascinazione?
    Prima di rendermi degna così del tuo ingiusto tuo disprezzo, almeno leggi tutto il testo. Se trovi vomitevole comprarlo, allora dammi la tua mail, che te lo mando su file. Io non solo non mi firmo "anonima", ma ti do il mio indirizzo: ordet61@libero.it

    RispondiElimina
  13. E' un poemetto, infatti, non una biografia o un saggio storico...
    Anonimo delle 9.24, non so di dove sei e quanti anni hai, ma sempre in quegli anni c'erano situazioni in cui si scopava in batteria...

    RispondiElimina
  14. Mi hanno segnalato la questione e il link di indimedia. Ho provato a postare il seguente commento, ma non è passato. Non credo per censura... probabilmente per mia insipienza.



    Ragazzi, è aprile, è primavera. Non avete proprio niente altro da fare che perdervi in questo dibattito surreale?
    Sì, Anna Lamberti Bocconi è una mia amica, ma non ha le mie idee. È più o meno anarchica. Per il resto che dirvi? Conto un paio di amici tra ex militanti di Prima Linea, comunisti vari, persino marrocchini, egiziani, musulmani etc. La cosa vi crea problemi? Che dirvi? Curatevi
    Maurizio Murelli


    Ad Anna.
    Cara amiica mia, non ti cruciare e ricorda il bellissimo proverbio arabo che recita:
    "La carovana passa, i cani abbaiano".
    Poi, con calma, mi leggo bene il tuo monologo e le varie stupidate che ti hanno dedicato.
    Un abbraccio.

    Maurizio

    RispondiElimina
  15. Maurizio, sei un grande. E' da quando è iniziato il casino che mi ripromettevo di chiamare te e Alessandra, ma poi, appunto perché le cose da fare sono tantissime e io volevo dedicarvi più di uno scarno comunicato telefonico, ecco che i giorni sono passati. Ma vedo che l'hai saputo lo stesso. A presto risentirci. Il monologo te lo mando integrale per mail, che quello su cui tutti hanno avuto da ridire è solo il primo canto. Ricambio l'abbraccio.

    RispondiElimina
  16. a me sembra assurdo che i centri sociali si scandalizzino perché viene recitata una poesia che almeno secondo me trasmette un'idea non certo buona di determinati ambienti...

    RispondiElimina
  17. Anonimo, ma perché non stai un po' attento? Non si sono scandalizzati i centri sociali, bensì un sito di femministe. :-)

    RispondiElimina
  18. E finalmente, ecco a voi il recital integrale. Lo potete vedere sul mio blog. Poi mi dite. Ciao. lambertibocconi.blogspot.com

    RispondiElimina
  19. La bellezza della tua ragazza fascista traspare anche dalle reazioni più o meno scomposte che crea. La -vera- poesia, infatti, è sempre turbamento.

    RispondiElimina

Powered by Blogger.