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Casa Pound a Cuneo diventa una questione idraulica

L'intervento di Beppe Lauria su CasaPound (© Targatocn.it)

Il consiglio comunale di Cuneo si è riunito ieri per discutere dei fatti di sabato. Aspra la polemica tra sindaco e il consigliere dell'opposizione Lauria, che ha partecipato all'inaugurazione della sede di CasaPound. Anche se, scontata l'unanime condanna delle violenze, la questione ha finito per focalizzarsi su un aspetto molto particolare. L’unico partigiano presente in Consiglio è Nello Streri  del PdL. Notevole il suo intervento: "Sono emozionato e commosso di dover parlare in questa occasione. Sono l'unico combattente partigiano qui, ma ci sono tanti figli e parenti. Non posso che affermare che quella dell'altro giorno è stata una brutta pagina per Cuneo. Indubbio che l'apertura di questa associazione rivestiva un senso provocatorio, però questo non giustifica la posizione assunta da altri, cuneesi e non, venuti  in città con spranghe, bastoni e mezzi di attacco a creare questa situazione. Ho combattuto per la libertà ed in questi momenti mi sono venuti davanti tanti compagni morti per conquistare la libertà che oggi ci permette di dire il nostro pensiero. La violenza per me è fascismo, sia di destra, sia di sinsitra. Condanno entrambe le posizioni, cosi non facessi negherei il mio passato. Spero che queste cose non abbiano più a verificarsi. Cuneo è una città fatta di grandi uomini e tradizioni e deve essere coerente col suo passato". Insomma, per tenere assieme il suo passato e il suo presente si inventa l’equazione violenza=fascismo. Per il resto ecco la prima parte del lunghissimo pezzo di targato cn, che pubblica tutti gli interventi in consiglio

Tutti d'accordo in Consiglio Comunale a Cuneo: i fatti legati a CasaPound condannati all'unanimità

Apertura del Consiglio Comunale di Cuneo interamente dedicata ai gravi fatti avvenuti sabato pomeriggio nel centro storico della città, in concomitanza con l'apertura della sede locale di CasaPound. Aula affollata, tensione palpabile tra le parti ed una ventina di persone presenti tra il pubblico. All'interpellanza presentata da Beppe Lauria (PdL) si è aggiunto all'ultimo un ordine del giorno a firma di tutti i capigruppo che chiedeva al consiglio di dissociarsi dalle gravi azioni successe. La discussione è proseguita oltre due ore e mezza, al termine della quale l'ordine del giorno è stato approvato (con un piccolo emendamento aggiuntivo presentato da Lauria) all'unanimità, con 37 favorevoli su 37 votanti.
Ad iniziare la giornata il sindaco, Alberto Valmaggia, che ha riassunto così i fatti: "Fatti che qualcuno ha vissuto ed altri hanno letto. Quando ho saputo la scorsa settimana dell'apertura di CasaPound, ho richiesto e convocato per venerdì il comitato antifascista, che ha discusso e deciso di fare per il giorno dopo una manifestazione pacifica pubblica e di contrasto a questa realtà. E tutto ciò è avvenuto". Valmaggia ha poi parlato dell'associazione: "Se ci tengo ad aprire un'associazione non ne nascondo l'indirizzo, l'uso e la  destinazione. Non faccio nulla di male, non ho nulla da nascondere. Cosa che in questo caso non è avvenuto: quei locali sono senza servizi igienici, sono stati affittati ad uso deposito. Nella notte precedente sonon successi atti vandalici che abbiamo deprecato, ci siamo dissociati e lo facciamo anche adesso, come sempre succede per qualsiasi atto di violenza". 
Il sindaco ha poi espresso solidarietà a chi è rimasto coinvolto nella vicenda: "Siamo umanamente vicini a chi ha subito danni. Ma voglio anche dire che ci muoveremo nell'ambito della legalità per continuare questo tipo di battaglia". Infine, le parole verso Lauria: "Prendo atto che un membro del consiglio ha partecipato all'inaugurazione della sede di CasaPound. Non so se l'abbia fatto a titolo personale o a nome della forza politica che rappresenta a livello comunale e provinciale".
Dopo l'apertura di Valmaggia, il primo intervento è stato, ovviamente, di Beppe Lauria: "Si tranquillizzi il sindaco, la mia partecipazione all'inaugurazione è stata a titolo personale, ognuno di noi credo possa andare dove vuole. Ed io ci sono andato con le mie bambine. Ho soddisfatto la sua curiosità? Capisco l'imbarazzo in cui si trova, visto che in parte la responsabilità di quanto accaduto è sua. Spero, caro sindaco, che d'ora in poi si preoccuperà di fare le stesse cose anche quando ogni singola associazione che aprirà sul territorio presenterà domanda: andrà a controllare se ha i cessi o no? Stia  tranquillo, sindaco, a CasaPound il cesso c'è, si chiama latrina ma c'è. Faccia il sopralluogo fino in fondo e vedrà che esiste".
Il consigliere PdL ha poi riassunto i fatti, attaccando Valmaggia fino a tacciarlo d'insensibilità: "Le pietre non cadono dal cielo, un ragazzo è stato dimesso oggi con la  testa spaccata da una pietra e lei non si è minimamente preoccupato di andarlo a trovare: fose per lei meritava di avere quella pietra in testa?". Lauria ne ha avute anche per Fabio Panero, di Rifondazione, attaccandolo sarcasticamente: "Le sue frasi dei giorni precedenti i fatti sono state altamente democratiche, concilianti come quelle del sindaco. Caro Panero porta  ac asa almeno questa sconfitta, la sede è stata aperta". Il dito puntato verso chi, a sua detta, era nel corteo in contrada Mondovì: "Silvano Enrici, cosa ci facevi in mezzo a quella gente?" Alle forze dell'ordine: "Il questore ha toppato alla grande nel realizzare cosa andava a dirigere". 
fonte: targatocn 

2 commenti:

  1. il tag "lauria pdl partigiano streri casapound cuneo valmaggia antifascismo scontri cesso" è meglio di una poesia :D

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