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17 marzo/2 - Ma Forza nuova non festeggia l'Unità di Garibaldi 2a edizione

Ma c'è anche chi non festeggia l'Unità d'Italia, e non solo in area nordista. Militanti di Forza nuova hanno compiuto azioni dimostrative, da Palermo ad Atessa, contro i monumenti a Garibaldi. Queste le motivazioni della contestazione:
L’Italia, quella vera, non ha 150 anni, ma 2000. È quella di Augusto, di Roma, della cristianità medievale, delle arti rinascimentali. L’Italia che si oppose da nord a sud, sotto le insegne del Cardinal Ruffo o di Andreas Hofer, al giacobinismo dilagante. L’Italia delle tradizioni popolari, delle feste, delle sagre paesane minacciate dai ristoranti cinesi, dai fast food, dai Kebab…

La nostra Italia è quella che sventola il tricolore tutto l’anno e non solo allo stadio o in occasioni come questa; la nostra Italia è quella che canta l’inno nazionale invece di abbandonare le aule istituzionali in segno di protesta. La nostra Italia non indossa la camicia rossa di Garibaldi, massone, criminale, spia degli inglesi, fucilatore di libere genti del nostro sud, semmai indossa la camicia nera degli arditi che difesero la Patria nelle trincee del Carso o sul Piave
”.
Questa invece la dichiarazione di Roberto Fiore: "Con grande sforzo le istituzioni stanno cercando di celebrare il Risorgimento come tappa fondamentale della Storia d' Italia, negando i fatti raccontati dalla Storia e mitizzandone i "padri" fondatori. Forza Nuova è consapevole che accanto agli episodi di abnegazione, di amor patrio e di eroismo indiscutibili, si sia svolto in quegli anni un attacco alle tradizioni popolari alle ricchezze e alle libertà di molte regioni d' Italia, in particolare del Sud. Mafie e arreatratezza hanno bloccato lo sviluppo di quelle terre, grazie anche alla tirannica occupazione antipopolare e massonica imposta in quegli anni. L' Italia non nasce 150 anni orsono, ma con Augusto che federa sotto l' Impero tutte le terre vicine a Roma. L' Italia diviene la Nazione che per eccellenza si ritrova attorno al sogno imperiale romano e sarà la prima poderosa difesa del Cristianesimo.Questo è il messaggio che va passato alla nostra gioventù e l' asse attorno al quale va riscritta la storia della nostra Patria. L' Italia, nata 2000 anni fa e già allora dominatrice del mondo, rischia di scomparire grazie all' invasione nordafricana, al crollo demografico, al clima morale da basso impero ed al generale impoverimento del nostro popolo. Non la salveranno i fautori del Risorgimento e della Costituzione, ma solo la Ricostruzione Nazionale capitanata da Forza Nuova".

11 commenti:

  1. .....l'italia delle tradizioni popolari ,delle sagre paesane minacciate dai ristoranti cinesi e dai kebab!! ma che droghe prendete? fate ridere!

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  2. Un tentativo di cavalcare l'onda stile disobbedienti... Uno scritto del genere sta bene se fatto da un ragazzo alle prime armi con la politica e pieno di letture astratte...

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  3. ma quale cristo re
    fiore fa il finto tradizionalista apri gli occhi

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  4. Il Papa Re ritornerà sotto i nostri vessilli! Dio è con noi!

    un forzanovista

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  5. Be', dovremmo essere noi, semmai, a tornare sotto i vessilli del Papa, ma si tratta solo di una questione di correttezza sintattica...
    Per il resto, solo io mi firmo "Un forzanovista" su questo blog.

    Ottima iniziativa, i valori dell'italianità hanno 2000 anni e non 150.

    Un forzanovista (quello vero) :)

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  6. E domani è San Giuseppe, il vero patrono di parecchi di voi, altro che san Michele...

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  7. ma che cattolici e cattolici i forza nuovini !!

    birra e donne

    militante ignoto

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  8. militonto ignoto, ammetterai che in un mondo di droga e trans il "birra e donne" è il male minore.
    Se poi non concordi ... sono preoccupato per te!

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  9. Birra e donne un male minore????????????????? che c'è di male??????????così si nega metà della mia esistenza.
    Credo che nel comunicato ci si sia dimenticati di dire che il Papa col suo stato pontificio a partire dalla "donazione di costantino" ha sempre impedito l'unità d'Italia chiamando eserciti stranieri nel suol patrio contro ogni progetto di unità e contro gli stessi italiani.
    Io comunque ho festeggiato in piazza, prima distribuzione di volantini e poi in piazza con i miei connazionali di varie estrazioni politiche ad assistere al alza bandiera perchè almeno una volta si può scendere in piazza a festeggiare e non a fare eterne polemiche ed ho potuto notare con grande piacere la notevole partecipazione popolare a questa festa, piazze piene per il 17 marzo, piene di gente comune prive di fanatismi politici finalmente unite nella ricerca di una identità comune a dispetto delle vuote piazze con a corredo gruppuscoli di fanatici del 25 aprile

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