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Quel passato che non deve passare: sfregiato il monumento a Basovizza, divelta la targa a Livorno

BASOVIZZA
Foibe, sfregiato il monumento
Nella notte scritte di vernice nera

Evasa la sorveglianza nella notte, sfregiato il momunento nazionale dedicato alle vittime delle Foibe con scritte di vernice nera lunghe 15 metri.

TRIESTE. Una scritta di quasi 15 metri contro il Giorno del ricordo delle vittime delle foibe, è apparsa nella notte al Centro documentazione della Foiba di Basovizza.
"Nessun ricordo per i fascisti di ieri, nessuno spazio per quelli di oggi", si legge, scritto in spray nero, sulla parete del Centro sorto nei pressi di una delle foibe dove hanno perso la vita centinaia di italiani nel dopoguerra. Appena due giorni fa, nel Giorno del ricordo, la solenne manifestazione ufficiale si era tenuta proprio a Basovizza.
Le serrature del Centro sono state anche danneggiate con della colla liquida
Fonte: Il Piccolo



Dura poco a Livorno
la targa sulle vittime delle foibe

Raid nella notte divelta la targa affissa nella zona di Antignano. Indagano i carabinieri

La targa affissa da pochi giorni a Livorno, nella zona di Antignano, per ricordare le vittime delle foibe è stata divelta durante la notte scorsa. A segnalarlo sono stati alcuni residenti di passaggio. Sul posto sono arrivati carabinieri e polizia municipale.
Gli autori dell'atto vandalico hanno sfilato il palo che regge la targa dal terreno della piccola area verde della piazza di Antignano (frazione a sud di Livorno) e lo hanno sistemato, forse simbolicamente, al fianco di un contenitore dell'immondizia. Sulla targa c'è il nome di 'Largo Vittime delle Foibe', nuovo spazio inaugurato nel giorno del Ricordo, il 10 febbraio scorso, dopo essere stato deliberato dalla giunta comunale a fine dicembre. A Livorno peraltro la comunità degli esuli della ex Jugoslavia è molto nutrita.
Fonte: La Repubblica.it

(umt) A questo punto mi pare evidente che l'oggetto del contendere sia sempre quello: la determinazione a non chiudere la guerra civile in funzione della battaglia politica odierna. Un caso tristissimo in cui i morti continuano a seppellire i vivi.

2 commenti:

  1. e fanno bene a sfasciare le lapidi agli infoibati che erano tutti assassini nazisti e stupratori di massa
    micio

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  2. Era meglio lasciare i precedenti commenti che denotano quanta idiozia e bestialità c'è nella testa di certi esseri che denominarli esseri umani è puro esercizio di fantasia. Dio ci salvi da gente di siffatta "caratura". Vincenzo Neri (Udine), nipote di un infoibato presso la foiba di Basovizza.

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