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Giudice va con le donne e Fini: si spacca il fronte anti-Minetti

Si è consumato nel weekend lo strappo annunciato del fronte anti-Minetti. Con la protagonista dell'iniziativa della raccolta delle firme che, in rapida sequenza, consuma due gesti forti di rottura con Papi Silvio: dapprima partecipa al corteo delle donne poi alla kermesse fillina. E Roberto Jonghi Lavarini, dopo averla messa in guardia nei giorni scorsi,  prontamente la stigmatizza:   
Noi non seguiremo Sara Giudice che si è fatta strumentalizzare dai nostri avversari politici, andando prima al congresso dei traditori finiani e poi in piazza con la sinistra comunista e giacobina. Ci dispiace per Lei ma noi non usciremo dal PDL e dallo schieramento culturale al quale, da sempre, convintamente apparteniamo. Noi continueremo la nostra battaglia di rinnovamento della politica, nel Popolo della Libertà e nel centro-destra, chiedendo ciò che è giusto e necessario, non solo per il nostro partito ma, sopratutto, per tutta la nostra nazione: maggiore partecipazione, trasparenza e meritocrazia; ed un ricambio nominale e generazionale della classe dirigente.

3 commenti:

  1. La confusione ideologica e l'assenza di punti fermi provoca l'uscita dal popolo delle libertà di Sara del Giudice, che stufa dei comportamenti del padre padrone partecipa prima alla manifestazione giacobina delle donne poi al congresso di futuro e libertà del traditore Fini... Troppo anche per il barone nero che vive davvero in un mondo tutto suo e sogna un popolo delle libertà dove vi sia maggiore partecipazione, trasparenza e meritocrazia oltre che un ricambio nominale e generazionale della classe dirigente composta al momento per lo più da molti yes man provenienti dalle file di forza italia, rottami del vecchio partito socialista come Cicchitto, Brunetta, Stefania Craxi, rottami della vecchia democrazia cristiana come Rotondi, Giovanardi, ex missini converti prima alla causa di Israele poi al berlusconismo della seconda maniera come Alemanno, La Russa, Gasparri e Matteoli... Stendiamo un velo pietoso poi sulle mogli sulle amiche, sulle amichette che siedono alla camera dei deputati, nei consigli regionali e provinciali di Italia senza averne alcun merito...

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  2. Bhe, almeno il barone nero, pur essendo un personaggio decisamente donchisciottesco, è sicuramente persona degna e coerente che sempre dice e scrive sempre quello che pensa, fregandosene delle conseguenze. Daltronde se a questo sgangherato e decadente centrodestra non vi è alternativa è sopratutto colpa nostra, della terminale destra radicale che si è polverizzata nel nulla fino a scomparire. Questa situazione è addebitabile anche alle divisioni, alle mancanze ed alla irresponsabilità dei noti grandi nomi della fascisteria italiana che, in questi anni, hanno pensato solo a coltivare i loro miserabili orticelli e non a costruire una vera alternativa. Stendiamo un velo pietoso anche su questi personaggi, le loro mogli, amiche ed amichette, le loro liste e candidature.

    BARBARA

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  3. Cara Barbara, la confusione ideologica, accompagnata da assenza di qualificanti punti fermi per la buona e giusta battaglia politica alla quale dobbiamo aggiungere le divisioni figlie non di profonde differenze politiche ma dovute a pseudo leader, spesso in mala fede, che hanno pensato solo a coltivare, il proprio orticello politico. ha come logica conseguenza in Italia il suicidio politico della destra terminale.
    Schierarsi come fa il barone nero con il centro destra del padre padrone Berlusconi è davvero ignobile in quanto si tratta di un partito che accetta il liberismo economico, la globalizzazione, l'accoglimento di migliaia di immigrata senza se e senza ma.
    Stendiamo un velo pietoso sui personaggi che compongono la coalizione di governo dove troviamo anche personaggi in odore di mafia e camorra, oltre ai soliti rottami della vecchia partitocrazia democristiana, repubblicana, socialista, missini converti alla causa di Israele e veline di ogni genere e per ogni gusto..

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