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La Compagnia dell'anello non è degna dell'Auditorium Bertoli a Sassuolo

Un vero vespaio, un putiferio politico attorno ad una serata musicale che doveva tenere all’Auditorium “Bertoli” di via Pia e che nella tarda serata di ieri è poi stata spostata ll’Area club.
Facciamo cronologia. Da alcuni giorni era in circolazione la pubblicità del concerto della “Compagnia dell’Anello”, un gruppo italiano di musica alternativa fondato a Padova nel 1977 da Mario Bortoluzzi, Junio Guariento e Stefania Paternò. Sono considerati, con gli Amici del Vento, i fondatori della musica alternativa, e cioè di quella corrente artistica nata negli anni '70 che canta ideali e valori considerati di destra. Una serata con tanto di patrocinio da parte del Comune e di “Sassuolo che vive”. Una serata che qualcuno ha definito “come minimo fuori data”, visto che si doveva tenere due giorni dopo la “Giornata della Memoria”. 
E da qualche parola si è passati ai fatti, con la presa di posizione da parte dell’Anpi, il cui presidente Maria Antonia Bertoni ha fatto emergere tutto il proprio sdegno.
“Ci dissociamo ed esprimiamo la più ferma disapprovazione per una tale scelta – ha detto - in contraddizione con il programma promosso dall’Amministrazione Comunale che prevede molteplici iniziative, anche nelle Scuole, in ricordo della Shoà di ebrei, zingari, e di tutte le minoranze che sono state travolte dalle ideologie totalitarie. Proprio nei giorni in cui cade la memoria, sempre viva, degli uomini giusti, tra cui il sassolese dott. Moreali, e delle vittime di tanta barbarie, fa male al cuore leggere i testi di questa sedicente Associazione culturale e del gruppo musicale che ne è espressione, e pensare che, con il placito dell’Ente pubblico, giunga ai nostri giovani quella stessa distorta visione del mondo che ha portato all’immane tragedia della Shoà. Ci aspettiamo nelle prossime ore coerenti e conseguenti provvedimenti e decisioni delle autorità, in modo che sia ripristinato quel principio di giustizia che deve guidare chi ci governa. La democrazia ha il diritto-dovere di proteggere i giovani da tali cattivi maestri”
Nella tarda serata di ieri è arrivata anche la protesta dell’associazione “le ragioni del socialismo” con Mauro Sentimenti e Rino Fornaciari che ha chiesto di annullare il concerto.
“La Compagnia dell’Anello – dicono dall’associazione – suona musica alternativa (nel senso che canta ideali e valori della destra italiana ex fascista. I componenti del gruppo stesso indicano in Iulius Evola e nei suoi libri un obbligato riferimento educativo culturale per i giovani. Si tratta di un gruppo che ha sempre manifestato in modo palese la propria contiguità all’ideologia di partiti e movimenti apertamente rivendicanti l’eredità storica del fascismo ovvero ispirati a valori espressi all’interno di quella cultura . La scelta irresponsabile del sindaco e della giunta municipale di invitare un simile gruppo il 29 gennaio si commenta da sola: è un insulto tra i più gravi alla “Giornata della Memoria” ed alle sue ragioni fondanti”.
Questa mattina, infine, ecco la lettera della famiglia Bertoli, con la moglie ed i figli che hanno deplorato l’idea, pur spostata in altro luogo.
“Fatto presente, che la nostra famiglia non è mai in alcun modo stata fatta partecipe delle rassegne, iniziative, concerti o quant’altro avvenga in quella sede – dice tra l’altro il testo nemmeno per questo controverso evento, siamo stati informati in alcun modo, salvo poi ritrovarci a dovere rispondere in prima persona di scelte piuttosto opinabili di una giunta a tratti provocatoria di cui ovviamente noi non facciamo parte, nemmeno dal punto di vista ideologico. Come fatichiamo a capire i “compagni” e quelli ancora pronti a fare rivoluzione con i mitra nascosti chissà dove, inorridiamo davanti alla controparte di quelli che imbraccerebbero le armi per cacciare fuori dal paese quelli che “non sono nati qui”, quelli che “sono inferiori”, quelli che non fanno parte “della nostra partita”, quelli che sicuramente sono “contro di noi”, quelli che sono “contro”.
Non è un mistero per nessuno in che modo l’artista Pierangelo Bertoli abbia affrontato la sua vita, la sua parte politica e l’impegno sociale, anche nei temi delle sue canzoni, e siamo stati onorati quando una giunta di destra come quella che è al governo della nostra città oggi, ha voluto tenere fede ad una promessa della precedente giunta di sinistra: dedicare il suddetto auditorium, alla figura di quello che per noi, e perdonate la parzialità della frase, è stato, è, e sempre sarà uno dei più grandi artisti che la nostra nazione (ma forse anche molte altre) ha avuto il piacere di ospitare. Vogliamo prendere le distanze dalla scelta del Comune di patrocinare l’evento di questo complesso; la sua posizione nel calendario, visto che si svolgerà a ridosso della “Giornata della memoria”, giorno in cui si ricordano i milioni di morti della shoah, le stragi definite in tutto il mondo come nazi-fasciste; dalle radici ideologiche e tematiche del complesso musicale, in quanto riteniamo che un gruppo così vicino all’ideologia mussoliniana da citare addirittura dei famosi slogan come titoli dei loro brani, possa essere fuorviante, se non avvilente per chi, come noi, ha purtroppo dei cari defunti o scampati per miracolo nei campi di sterminio che questa scellerata scelta ideologia arrivò a portare. Pierangelo Bertoli però, era anche uno uomo che aveva letto e sposato la famosa frase di Voltaire: “Non condivido la tua idea ma darei la vita perché tu possa esprimerla”; per questo non faremo o diremo altro che la nostra opinione, ricordando però che la costituzione italiana sancisce come reato “l’apologia fascista”e noi, da buon romantici, crediamo ancora in essa e nel suo valore”.
Ed il Comune? L’assessore alla Cultura Luca Cuoghi ha affermato che “si tratta di un gruppo da 30 anni sulla breccia e che non ha mai avuto guai con la giustizia. Se fosse vero che fanno propaganda politica di destra avrebbe avuto fior di denunce. Abbiamo deciso di spostare all’Area club il concerto perché si prevede un numero alto di appassionati a questo genere musicale, che non sarebbe entrato in via Pia”.

fonte: Sassuolo oggi

3 commenti:

  1. Proposta di legge: i fascisti non possono cantare nei giorni a ridosso della shoah

    ...a questo punto converrebbe modificare la giornata della shoah in "la settimana della shoah"

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  2. O magari migliorarla: i fascisti non possono cantare perchè c'è stata la shoah.

    Quindi non si tratterebbe nè di giornata, settimana, mese o anno...praticamente mai...

    Mamma mia quanta ridicolaggine...
    Miki

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  3. Cara, vecchia ma immarcescibile, Emilia-Romagna.

    Andrea

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