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Jonghi Lavarini: nessuno discrimini un gay

L'episodio dell'arresto di due skin per un raid estivo al Ticinese  è di un paio di settimane fa, ma solo nei giorni scorsi mi è stata segnalata questa presa di posizione fuori dagli schemi del "barone" nero, pubblicato su Notizie gay.it, il bollettino dei gaylib, associazione di area del centrodestra
La destra per la legge naturale ma contro le discriminazioni
"Cuore Nero era una associazione culturale, legalmente riconosciuta, che si è sciolta nel 2009 per decisione unanime dei suoi dirigenti. Nella sua breve ed intensa esperienza, Cuore Nero si è occupato di tematiche sociali ed ha organizzato importanti eventi culturali, sportivi, musicali e ricreativi, rivolti soprattutto ai giovani ed alle periferie degradate della città di Milano, ottenendo il plauso di tantissimi cittadini, di ogni appartenenza politica. Io sono stato uno dei promotori di Cuore Nero, dal quale sono uscito nel maggio 2008, solo per dedicarmi interamente alla Politica partitica, aderendo, da ex Dirigente del MSI e di AN, al Popolo della Libertà. I due presunti aggressori, arrestati ieri a Milano, non sono certamente di Cuore Nero, non solo perché questa organizzazione non esiste più ma perché abbiamo verificato non essere mai stati organici a nessun gruppo della destra radicale milanese.
Fatte queste dovute precisazioni, necessarie per rispondere alla disinformazione di molti giornalisti ed alle strumentalizzazioni politiche della sinistra, personalmente, ma anche a nome della comunità politica alla quale mi onoro di appartenere, non posso che esprimere una ferma condanna  nei confronti di ogni forma di discriminazione e di violenza, sopratutto nei confronti delle minoranze, siano queste sessuali, etniche o politiche. Se c’è stato un reato, i colpevoli è giusto che vengano puniti ma nessuno cerchi di infangare la destra radicale milanese che, come minoranza politica aristocratico-rivoluzionaria, è sempre stata, essa stessa, incompresa, emarginata e perseguitata dal sistema.
Finiamola, una volta per tutte, con i luoghi comuni, imposti dalla egemonia culturale della sinistra comunista, la destra sostiene giustamente il primato della Legge Naturale, del Matrimonio uomo-donna e della Famiglia tradizionale ma non discrimina nessuno per le sue idee e per le sue scelte personali, tantomeno se riguardano la propria affettività ed intimità. Siamo favorevoli ad estendere i diritti civili a tutti i cittadini ma riteniamo che il matrimonio e le adozioni siano e debbano rimanere sfera esclusiva della coppie etero che, per loro natura oltre che scelta, possono e devono procreare per continuare la specie.
Voglio ricordare come, in materia sessuale, siano storicamente note e diversificate le posizioni libertarie (e libertine) di alcuni autorevoli esponenti della destra politica e culturale, fra i quali, possiamo citare, a titolo esemplificativo: Robert Brasillach, Gabriele D’Annunzio e Yukio Mishima. Noi rispettiamo l’uomo nella sua essenza, nella sua natura e nella sua libertà, ma esiste una precisa, quanto scientifica, scala di valori e di priorità ed a questa ci vogliamo attenere. Liberi tutti, quindi, nel massimo rispetto reciproco ma senza le grottesche ostentazioni,  il ridicolo vittimismo, le inaccettabili imposizioni culturali e le vergognose strumentalizzazioni politiche dei compagni dell’Arci Gay.
Roberto Jonghi Lavarini
Presidente del Comitato Destra per Milano LiberaMente nel Popolo della Libertà

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