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Lo sterminio di Fini e il fondo del barile

Avvocato, dove conobbe Fini?
«Nella Capitale. Era il 1978. Praticamente io vivevo al Fuan in via Siena 8, il contenitore universitario della destra più estrema, dove Fini non poteva mettere piede perché era odiato. La famiglia Fini era venuta a Roma perché il padre, che lavorava nel settore dei carburanti, era stato trasferito»
Chi era?
«Un nessuno. Non aveva carisma, viveva solitario; se in manifestazione le cose si facevano dure, spariva. Però aveva una dote da non sottovalutare: una tenacia d’acciaio per cui, qualsiasi cosa accadesse, il giorno dopo eri certo che lo avresti trovato al suo posto».
Nella battaglia finale contro Fini le truppe scelte del Cavaliere stanno raschiando il fondo del barile. A gettare sale sulle macerie prodotte dalla "campagna di Montecarlo" hanno pensato bene di riesumare la (pessima) immagine di leader giovanile, intervistando un avvocato veronese, già dirigente locale del Msi e della Fiamma, Gigi Bellazzi.

Di quell'anno romano dell'avvocato, su cui si fonda la testimonianza pubblicata dal Giornale, offre un ricordo agrodolce un dirigente del Fuan, all'epoca ancora un porto di mare e non già trasformato in una base allargata per quel progetto di "guerriglia nera" di massa ideato da Dario Pedretti ma abortito sul nascere:
"Gigi Bellazzi era ed è sempre stato...un fuori testa :)D... scherzi a parte apparve in Via Siena perché in convalescenza o distaccato per altri motivi che non ricordo presso qualche struttura militare (od ospedale) di Roma durante il suo servizio di leva negli Alpini. Credo che a consigliarlo di venirci a trovare fosse stato il gruppo dei triestini principalmente Livio Lai che fu il primo a conoscerci ed a frequentarci insieme (e questo è sempre passato sotto silenzio..) ad Almerigo Grilz. Quindi è' rimasto con noi quasi un anno, almeno fino all'autunno del '78. Era il periodo diciamo creativo e abbastanza felice non quello incarognito che è seguito all'arresto di Dario e poi con la deriva di Francesca e tanti altri. Bellazzi ha giocato a fare il nazista in seguito a Verona credo in polemica con i maggiorenti locali  (Pasetto...) ma io lo ricordo sveglio, di grande umorismo, disincantato come eravamo noi riguardo al partito e buon bevitore. E' stato almeno per un anno uno dei nostri , ma non un dirigente... anche se la definizione mal si attaglia a chiunque abbia frequentato quell'ambiente in quegli anni".
Ma anche senza approfondire la storia della fonte, al giornalista sarebbe bastato farsi un rapido giro su Internet per accorgersi che l'avvocato non è decisamente assimilabile alle truppe d'assalto del cavaliere. Anzi, per essere un fascista veronese, ovvero di un ambiente dove è saldissimo il fronte tra camerati, leghisti e cattolici integralisti, ha posizioni decisamente originali su un fronte caldo come quello dell'antislamismo, che si spingono fino ad aperture revisioniste sull'11 settembre:
Il mondo della c.d. "destra extraparlamentare", unito con quello definito "cattolico tradizionalista" sono percorsi da uno spirito di "crociata" contro l'Islam. Purtroppo entrambi questi "ambienti" per la simbologia adottata e per le accuse loro rivolte, sono definiti in modo breviloquente "fascisti". Vorrei ricordare a tutti costoro che storicamente, ideologicamente, per scelte magari anche contingenti di politica estera, il Fascismo è sempre stato al fianco del mondo islamico. Basti solo ricordare che nel 1937 a Tripoli, il Gran Muftì di Gerusalemme, non quindi uno sconosciuto Tuareg che passava di lì..., consegnava a Benito Mussolini la spada dell'Islam, volendo indicare con questo gesto simbolico che il mondo islamico considerava Benito Mussolini il suo primo difensore. Se i giovani,c.d. "fascisti",avessero la pazienza di leggere e gli anziani cura di non criminalizzarli ma di parlare e discutere comunque con loro, saprebbero che nel "manifesto di Verona", nei famosi "18 punti" della RSI, "manifesto" considerato "l'arcobaleno sociale" lanciato dal Duce alle generazioni a venire, all'articolo 6 si legge: "la religione della Repubblica (Sociale Italiana) è la cattolica apostolica romana. Ogni altro culto che non contrasti alle Leggi è rispettato". Poi all'articolo 8 leggiamo: "Fine essenziale della politica estera della Repubblica (Sociale) dovrà essere ...(la) valorizzazione, a beneficio dei popoli europei e di quelli autoctoni, delle risorse naturali dell'Africa, nel rispetto assoluto di quei popoli, in specie mussulmani.." Quindi se "qualcuno" volesse intraprendere una crociata contro l'Islam confondendo il problema religioso con quello dell'immigrazione, allora sarebbe storicamente meglio facesse propria la simbologia del vecchio colonialismo britannico". 
Nel resto dell'intervento, pubblicato su Internet in occasione della rissa in tv tra forzanovisti e Adel Smith, Bellazzi si esprime su codeste questioni con uno spirito di civiltà e di tolleranza laica che è sicuramente molto più omogeneo alla cifra di Farefuturo che alla rude razza padana.
PS: Premesso che l'offensiva berlusconiana ha l'impianto della "guerra giusta" che mette capo allo sterminio del nemico, cosa assolutamente biasimevole e intollerabile, si può riconoscere laicamente che l'unica categoria per definire i parenti acquisiti del presidente della Camera è "profittatori di regime"?

10 commenti:

  1. ugo, hai ragione. molti si atteggiano a fascisti, magari facendo leva sugli aspetti esteriori come la Camicia nera e l'ostentazione del saluto romano, poi in politca estera stanno con Israele (paladino dell'occidente, testuali parole anche di vecchi dirigenti dell'MSI), esaltano il libero mercato, Non conoscono assolutamente nulla delle conqueiste sociali fatte da Mussolini, non sanno manco cosa sia la Carta del Lavoro(1927) e il progetto di Socializzazione 8 con la R.S.I) e pensano ancora che il comunismo e l'Islam siano le vere minacce da cui guardarci. Noi li chiamiamo "fasci da bar", peccato che qualcuno ancora oggi pero' invece sia nelle stanze dei bottoni con Berlusconi a declamare l'occidente capitalistico.
    Il lavaggio del cervello evidentemente su certi soggetti ha fatto presa.........


    Agostino

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  2. Leggere, leggere e ancora leggere evita spesso di sparare sciocchezze. Il Gran Muftì di Gerusalemme che consegna la Spada dell'Islam a Mussolini dovrebbe bastare per qualificare il fascismo in quanto ai suoi orientamenti in ambito internazionale, collocandolo quasi in una ottica "terzomondista" antelitteram, alternativa al capitalismo degli Usa e al capitalismo di stato dell'Unione Sovietica. In qualche modo Mussolini vagheggiò una alleanza dei paesi poveri europei ed extraeuropei uniti contro le plutocrazie e il gigante sovietico. E l'ultimo fascismo-movimento della RSI non smentì queste tesi internazionali assolutamente non antiislamiche.E' chiaro che confondere l'Islam con il problema dell'immigrazione denota comunque confusione e un punto di osservazione alquanto miope.

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  3. Mai la profezie di Pino Romualdi sul delfino di Almirante Gianfranco Fini, fu mai così azzeccata. Sconsigliò Almirante dallo sponsorizzare il giovane rampante opportunista:" ha distrutto il "Fronte della Gioventù, distruggerà il MSI"! Senza dimenticare la squallida vicenda di Sergio Mariani, legittimo sposo di Daniela Di Sotto, (che una volta appreso della tresca tra Fini e sua moglie, che reduce dal confino di polizia per motivi politici), si sparò, un colpi di pistola in pancia.Fini avendo da giovane frequentato le sezioni del MSI, ove il rapporto tra maschi e femmine era di dieci contro uno, e certamente le strafighe non abbondavano, a differenza del mondo dello spettacolo di Berlusconi, ove le grandi gnocche abbondano, è perfettamente comprensibile (a differenza di Berlusconi) abbia perso la testa per l'avvenente e scaltra Elisabetta Tulliani, solita frequentare uomini danarosi o potenti! Ora faccio io una profezia, la predetta sarà la fine politica e umana di Fini. Quello che mi indigna è la Repubblica e il sinistrume vario il quale pur di far fuori Berlusconi, passano sotto silenzio la gravissima faccenda di Montecarlo.

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  4. ....Fini sapeva benissimo gia' due anni fa che le uniche cose che avrebbe fatto Berlusconi al governo erano le sue leggine ad hoc per salvaguardare se stesso e la sua casta di ladroni e plurindagati. Ci e' entrato unicamente per evitare la conta dei voti di An che sarebbe stata una conta per lui tragica e certamente molto infelice. Si era appena formata "la Destra", molta base aennina e' andata con la Lega. alcuni addirittura nell'Udc, pur di non avere nulla a che fare con Fini. Pero' vorrei dire altre due cose: Fini non puo' parlare di democrazia interna quando proprio' lui sostanzialmente nON ha fatto congressi per TREDICI (dicasi TREDICI ANNI!!!), se si eccetua lo pesudocongresso di Bologna nel 2002 , che piu' che altro era un assise e un autodeclamazione personale e non certo un congresso con tesi differenti e proposte concrete. A livello provinciale poi di congressi, anche qui manco a parlarene. Fini' dopo il 2002 li probii' tutti e soffoco' qualsiasi voce di dissenso o espellendo i dissenzienti o creando tutte le condizioni possibili ed immaginabili perche' se andassero loro con delegati nominati dall'alto e mai visti, tacendo sulle nomine deglia amici e amici dei vari colonneli vari, a tacendo pure sui ladroni veri che si spartivano il bottino negli enti locali ( quasi quanto di FI, altro che storie)!!.
    Pero' a onor di verita' devo aggiungere necessariamente una cosa: mi fanno vomitare pure tutti quei colonneli che adesso stanno con Berlusconi e di quell'appartamento sanno perfettamente tutto ( come un certo Ignazio che in quegli era addirittura il coordinatore e adesso da ipocrita e bugiardo quale e' sempre stato fa credere di non saperne assolutamente nulla) e adesso fanno i finti tonti e che hanno sempre concepito la politica come quella degli Slogan Da Yes per il loro padroncino Silvio Berlusconi a cui pure devono la loro fortuna e la loro carriera, senza il quale oggi molti di essi al massimo e dico veramente al massimo (...e secondo me sono pure pochi...) potrebbero perorare qualche articoletto sul Secolo d'italia come Collaboratore saltuario a ritenuta d'acconto!.
    questa la verita...nuda e cruda.
    Nazionalpopolare e comunitarista fino al midollo senza concessioni ne' a Fini, ma nemmeno a Berlusconi.


    Agostino

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  5. Sono veramente penose le "amnesie" degli ex-coordinatori di AN. Ricordate la vicenda del colloquio rubato al bar da un giornalista con i tre coordinatori che spettegolavano di Fini come comari? Che coraggio, che coerenza! Oggi, invece, i diktat di Berlusconi vengono accettati senza neanche fiatare. Il mio caro vecchio MSI è stato assassinato da molte mani oltre a quelle di Fini.

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  6. ...come no, me le ricordo si!!...e anche li' pur in presenza di testimoni e addirittura di una documentazione registrata, negarono tutto e dissero di essere stati completamente fraintesi. Ovviamente sperando di farla franca! Giovanni sei sincero e coerente con te stesso. Ammiro molto la tua voglia di verita' e di giustizia. Pero' secondo me anche nel vecchio MSI quante ipocrisie e falsita'.....io ne salvo pochi: Manlio Sargenti ( che difatti se ne ando' subito nel 1956...), Ernesto Massi e come leader giovanile Marco Tarchi. Il piu' controcorrente di tutti negli anni settanta e ottanta pero' fu Beppe Niccolai e mi sorprendo ancora adesso come ad uno cosi' viscerale, passionale, romantico sia stato concesso di fare l'onorevole.
    sia che tu sia destra di sinistra o di certo, ero convinto per essere nominato doevessi avere il patentino di ladrone matricolato o intrallazaato con qualche potentone nelle alte sfere....., Beppe per quell'epoca fu una vera anomalia!!

    Ciao, Giovanni.

    Agostino

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  7. Un caro saluto anche a te, Agostino. Ora passo e chiudo, altrimenti diventa un epistolario tra noi due e non credo che la cosa possa interessare molto agli altri lettori.

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  8. Il cazzeggio tra amici che si ritrovano è particolarmente gradito al blogger perché vuol dire che gli ospiti cominciano a vivere questo spazio come proprio. In particolare Giovanni, essendo un appassionato linker di Fascinazione, si può permettere qualche libertà in più.
    Un'altra delle poche regole qui vigenti è una variante del comma Laqualunque:
    tu mi citi, mi linki, io ti ringrazio e ti benedico;
    tu copi i post senza neanche citare la fonte, intokulo a tia e tutta la razza tua ...
    E quindi fate pure ...
    Quanto alla prima signora Fini, beh, anche lei ha dimostrato di essere molto ingorda, compensando con un approccio bulimico (gli uomini, la ricchezza) la violenta carenza di cibo che si è imposta per non essere la chiattona che era da ragazzina.
    Certo come coppia erano perfetti: lui diventato fascista per un film sui marine non visto, lei perché a scuola la prendevano per camerata perché vestiva di nero e invece era un piccolo trucco per celare l'oversize, perché, come si sa, il nero sfila...

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  9. E Sergio Mariani,il primo e legittimo sposo, che si fece immortalare sotto una foto del duce con a fianco la consorte,nessuno lo ricorda? Quel colpo di pistola in pancia perché non ricordarlo? Chi ha tradito...tradirà!

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