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La destra radicale e l'ora della verità - 2/ 2a edizione


AreAzione è un movimento dell'area identitaria, la frazione della destra radicale che nelle sue espressioni principali, da Milano (spaccando Cuore nero) a Roma  (con il Popolo di Roma di Giuliano Castellino) è confluita nel Pdl, sulle posizioni di quella che un tempo fu la destra sociale di Alemanno. Nel suo manifesto sulla strage della stazione il calembour è facile: "E' stato lo Stato ... che chieda scusa". 





Sulla pista israeliana si sofferma con dovizia di particolari l'ex europarlamentare e leader di Forza Nuova, Roberto Fiore.

Questo è il dispaccio dell'Ansa: «Nessuno vuole parlare dei legami tra P2 e Mossad illustrati da un protagonista diretto: l'ex spia israeliana Victor Ostrowsky (...) Si è spesso detto che fondamentale è il ruolo della P2 in questi drammatici eventi. Lo è certamente per il depistaggio e per il ruolo egemonico che esercitò in quei mesi in una serie di gravi e sanguinosi accadimenti. Ebbene c'è un elemento che collega la P2 al Mossad. Questo elemento è descritto nel libro di Victor Ostrowski 'The other side of deception'. In questo libro Ostrowski, colonnello del Mossad, racconta di aver fatto un trasporto di armi in Italia con l' aiuto di esponenti della P2 all'inizio del 1980: questo racconto fatto en passant, per noi che sappiamo cosa avvenne nell' agosto di quell'anno, ha un' importanza fondamentale. Tutto era stato preparato prima della strage e pertanto gli organizzatori di questa criminale farsa, cioè i depistaggi attuati dai servizi segreti su Ustica e Bologna, dovevano sapere che qualcosa era imminente. Alla riunione, tenutasi all' aeroporto di Parigi, in cui si decidono i dettagli di quel complotto, partecipa Michael Ledeen, a quei tempi capo della CIA in Italia, oggi importantissimo esponente neoconservative americano, strenuo difensore di Israele ( è dotato di doppia cittadinanza americana e israeliana ). Di Ledeen, per questo suo operare fu chiesta l' immediata espulsione, come 'persona non grata' da parte del Capo dei servizi Italiani Ammiraglio Martini. Nessuno ne chiese l' arresto perchè avrebbe implicato il coinvolgimento nell'inchiesta della strage di uno o forse due servizi segreti 'amici' dell' Italia ed oggi questo signore viene invitato a Porta a Porta o a radio Radicale in qualità di attento politologo». 

Anche alla maggiore agenzia di stampa sfugge un particolare curioso, che Fiore, descritto come "coinvolto nelle prime indagini"  è entrato nel processo per la strage come imputato di banda armata (nel blitz del 28 agosto 1980) e ne è uscito da parte lesa (del depistaggio del Supersismi). Riconosciuto in sentenza come vittima di Gelli, Pazienza e C. Curioso, no? Ma nessuno ne parla.

 Giustizia Giusta, il comitato che fa capo a Paolo Signorelli, 9 anni di carcere preventivo come ideatore della strage e di altri delitti e poi assolto,  denuncia invece lo scarso impegno della magistratura per verificare le dichiarazioni di Carlos, lo “sciacallo”, leader di una banda di supporto al terrorismo palestinese, a un magistrato della Procura di Bologna, Enrico Cieri: 


« L

a strage del 2 agosto, a Bologna, non è opera dei rivoluzionari né dei fascisti, comunque quella è roba della Cia, i servizi segreti italiani e tedeschi lo sanno bene. Il guaio è che l'Italia è una semicolonia degli Stati Uniti, ragion per cui nel vostro Paese non si possono risolvere i tanti misteri... L'Italia dal 1943 è metà pizzeria e metà bordello degli americani, per questo non si risolve nulla... e lo stesso vale per la Germania, semicolonia americana dal 1945».

E conclude con amarezza, dopo aver ricostruito nel dettaglio tutti i rallentamenti e le occasioni perse:  


«

Almeno che qualcuno ci spieghi, ci dica perché è proprio così inutile ascoltare Carlos in profondità, dando così modo all’Inquirente di procedere oltre. Avevamo detto un anno fa che volevamo che si arrivasse sino in fondo alle parole dello “sciacallo”, per cancellarle se frutto di mitomania oppure per consentire loro di offrirci qualche tassello in più di verità, sospingendo la nostra Giustizia a riprendere il suo corso, per cercare -in un clima politico meno rovente, questo solo essendo il vantaggio del tempo trascorso- di fare luce, anziché arrestarsi. Dopo un anno di silenzio e di fronte alle scelte di oblio del Governo, urliamo forte la nostra rabbia, per essere una volta ancora chiamati a sopportare di vivere in un Paese che non ha più anima, coscienza civile, anelito di verità e Giustizia. Un Paese che non rispetta il dolore dei suoi figli».

 A Catania, infine, gli attivisti dello Spazio Libero Cervantes hanno affisso sui pali del centro e in particolare presso la Stazione centrale orologi fermi alle 10.25 per ricordare che l'ora della verità è ancora lontana. 

1 commento:

  1. Non siamo con la destra sociale da un bel pezzo ed identitario è un termine che lasciamo alla galassia meloniana e ministeriale.
    Più che altro ci piace definirci come comunità d'intenti.

    Saluti

    AreAzione
    http://www.areazione.org/

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