Cold case, 53 anni dopo spunta il depistaggio su Giovanni Spampinato
(ANSA) - Dopo 53 anni riaffiora in un'inchiesta giornalistica un tentativo di depistaggio sullo sfondo dell'uccisione, il 27 ottobre 1972, di Giovanni Spampinato corrispondente da Ragusa del giornale L'Ora. Il caso del cronista è legato a un altro omicidio, vittima, nel febbraio 1972, l'ingegnere Angelo Tumino, esponente della destra neofascista.
In un articolo per L'Ora, Spampinato aveva collegato il caso Tumino a un traffico di reperti archeologici e in un contesto di trame nere aveva anche ripreso voci sulla presenza a Ragusa di Stefano Delle Chiaie ricercato allora per la strage di piazza Fontana.
Su tutti questi fatti il giornalista la La7 Carmelo Schininà ha condotto tre filoni di inchiesta. In quello pubblicato oggi dal quotidiano La Sicilia (prima di tre puntate) viene reso pubblico un documento finora sconosciuto.
L'8 marzo 1972 l'agenzia di stampa Aipe, finanziata dall'ufficio affari riservati del ministero dell'interno e dal Sid, aveva fabbricato la tesi di una "pista rossa" dietro l'omicidio di Tumino compiuto 10 giorni prima.
"Secondo segnalazioni pervenute alla polizia - si legge nel lancio di agenzia - il Tumino sarebbe stato soppresso dopo un 'processo' intentatogli da estremisti di sinistra che lo hanno accusato di finanziare i movimenti fascisti".
"La falsa pista rossa sull'omicidio Tumino archiviato nel 1975 a carico di ignoti e sul quale la procura di Ragusa ora ha riaperto le indagini, sarebbe la prova - scrive Schininà - che i servizi deviati volevano indirizzare a sinistra le indagini di quel delitto dove Spampinato aveva denunciato l'ombra di una trama nera".



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