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Pietro Puschiavo e Fratelli d'Italia: una bufera in un bicchiere d'acqua


Ha destato grande scalpore la candidatura di Piero Puschiavo, coordinatore cittadino di Vicenza, a presidente provinciale di Fratelli d'Italia (nella foto, ovviamente, il primo a destra). Oddio, il partito del premier che accoglie il terribile capo dei naziskin di tutto il Veneto. Una notiziona che conferma gli innumerevoli intrecci tra Fratelli d'Italia e fascisteria, insomma. In realtà sono 20 anni che il fondatore del Veneto Fronte Skinheads ha lasciato il gruppo che aveva fondato quarant'anni fa, di ritorno da una vacanza in Inghilterra dove aveva partecipato a un festival di musica RAC (Rock against Communism). Nell'arco di questi 20 anni ha aderito con ruoli dirigenti a 4 diverse formazioni politiche, che hanno eletto rappresentanti della sovranità popolare, dall'Europarlamento al Comune di Verona, e sostenuto finanche un governo di centrosinistra ... E Puschiavo è da 4 anni in Fratelli d'Italia

Il rogo di Rostock

Il VFS è sicuramente la prima realtà del movimento skinhead, in particolare della sua corrente "nazionalista bianca", i "bonehead", che esprimono il disagio della classe operaia "bianca" dentro la crisi industriale degli anni '80, elevando a bersaglio gli immigrati del Commonwealth. Il movimento skin ha un boom a inizio anni '90, sull'onda lunga della caduta del Muro. Nella Germania Est che va a morire si scatena la caccia agli slavi in fuga dal collasso del socialismo reale: c'è ancora una guerra tra poveri dietro il rogo dell'alloggio degli asylanten di Rostock.

L'operazione Runa  

Le tre organizzazioni egemoni (i lombardi di Azione Skinheads, i romani di Movimento politico e il Veneto Front) si federano in Base autonoma. Quando però, dopo l'entrata in vigore della legge Mancini, scatta l'Operazione Runa, il blitz giudiziario colpisce sull'asse Roma Milano. I veneti, che hanno mantenuto per i VFS la caratteristica di associazione culturale, saranno soggetti a un distinto processo che si concluderà nel 2005 con la prescrizione. Ma intanto Puschiavo ha scelto di fare politica istituzionale. 

Dalla Fiamma alla Destra

Alla fine del 2004 - quando ormai la partita giudiziaria è sostanzialmente chiusa e manca solo il sigillo formale della sentenza di prescrizione - si è iscritto al Movimento Sociale Fiamma Tricolore per diventare ben presto membro della segreteria nazionale e coordinatore regionale del Veneto. Nel 2009 da Verona lancia una Mozione congressuale e un anno dopo costituirà come componente interna alla Fiamma Tricolore il “laboratorio politico Progetto Nazionale Fiamma Futura” di cui assume la guida. 

Nel febbraio 2011 il segretario nazionale di "La Destra" Francesco Storace sigla un patto federativo con  “Progetto Nazionale” e i circoli Fiamma Futura, nominando Puschiavo componente dell’esecutivo nazionale. La scelta di Francesco Storace di “ricostituire” la vecchia Alleanza Nazionale non è condivisa e così Progetto Nazionale decide di partecipare simbolicamente alle politiche del 2013 in quanto presente solo alla Camera nella circoscrizione Veneto 1 e al Senato in Veneto.

L'intesa con Tosi 


Tornato autonomo Progetto Nazionale, Puschiavo rafforza il rapporto con Flavio Tosi, sindaco di Verona, da sempre pienamente sostenuto dalla sua componente politica. Un legame che aveva visto Andrea Miglioranzi, leader veronese del VFS e frontman dei Gesta Bellica guidare nel 2007 la lista civica pro Tosi, entrare in Consiglio e in giunta. Per essere poi promosso come rappresentante del Comune all'Istituto storico della Resistenza (una provocazione situazionista che scatenò un putiferio) e infine alla guida dell'Ama, l'Agenzia per lo smaltimento dei rifiuti.  
Nel gennaio 2014, Progetto Nazionale aderisce alla Fondazione Ricostruiamo il Paese di Tosi, partecipando attivamente al suo grande risultato Tosi nelle elezioni europee del 2014. Nel 2016 i 7 parlamentari leghisti in quota Tosi (3 senatrici, quattro deputati) sono decisivi per la sopravvivenza del governo Gentiloni. Ma nessuna vestale antifascista si preoccupa del sostegno del reprobo al successore di Renzi. 

Da Tosi a Meloni


Successivamente, con le elezioni politiche del 2018 e la scelta di Tosi, in rotta con la Lega, di scendere in campo con i centristi postdemocristiani di “Noi con l’Italia” Progetto Nazionale prende le distanze. Con le elezioni europee del 2019 Puschiavo sigla un accordo elettorale con Giorgia Meloni ed entra ufficialmente in Fratelli d’Italia, intervenendo all'assemblea programmatica di Torino dell'aprile 2019. Il successo elettorale dei candidati sostenuti nelle Elezioni Europee 2019 ridà entusiasmo: molti amministratori, aderenti a Progetto Nazionale, entrano ufficialmente in Fratelli d’Italia. Successivamente Puschiavo riceve la nomina di responsabile veneto del Dipartimento “Tutela dei minori”. A dicembre 2019 apre un Circolo territoriale a Lonigo (Vicenza) diventandone il portavoce.  

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