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26 dicembre 2003: i fascisti del terzo millennio fondano CasaPound


La notte del 26 dicembre 2003 un gruppo di militanti della destra radicale romana, guidati da Gianluca Iannone, il popolare leader della band Zetazeroalfa, guida l'occupazione di un palazzo pubblico abbandonato all'Esquilino, alle spalle della stazione Termini. Gli attivisti conducono da un anno e mezzo l'esperienza di CASA MONTAG, un “centro sociale” aperto nel luglio 2002 all’estrema periferia, sulla Tiberina, dedito ad attività culturali. Con CASA POUND il movimento delle occupazioni non conforme evolve verso un più diretto impegno sociale e politico. Resiste ancora, dopo 19 anni e uno sgombero ripetutamente annunciato e mai "cantierizzato", il primo squat di destra, nel cuore del quartiere più multirazziale della Capitale. La spinta propulsiva del movimento, negli ultimi anni ha perso mordenti, con la fuoriuscita di alcuni leader riconosciuti, da Simone Di Stefano, storico n. 2, a Mauro Antonini. Ma Casa Pound resta una sfida aperta, sul suo terreno, alla sinistra solidarista, con la proposta della “preferenza nazionale” per l’abitazione e il diritto al “mutuo sociale” contro gli arricchimenti di finanziarie, banche e immobiliari. Il riferimento al poeta americano è preciso: il fitto è usura, il possesso della casa un diritto naturale, come spiegano nel video del 2004 "I colori del nero" Simone di Stefano e Flavio Nardi.


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