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Castellino smentisce la Raggi: avevamo diritto di non portare la mascherina


 “La dittatura sanitaria ha trasformato anche i pizzardoni in zelanti sceriffi. Anche fare quattro chiacchiere a Ponte Milvio è ormai qualcosa da vietare. Tra l'altro con arroganza e  maleducazione”, Giuliano Castellino smentisce la Repubblica e spiega come un episodio di maleducazione, in tempi come questi, possa trasformarsi in un caso mediatico, con in più l’intervento del primo cittadino sui social.

“Cinque adulti, tre con mascherina e i due senza con certificato medico che consente di non indossarla, vengono circondati e assaliti da squadre di vigili urbani, sì loro, quelli narrati da Alberto Sordi, che in un poderoso "BLITZ ANTI ASSEMBRAMENTO", tipo Polizia cinese, urlano e impartiscono ordini”.

“Peccato che non siamo tutti pecore impaurite – continua - ci sono ancora uomini liberi che non si fanno intimorire da arroganza e violenza in divisa, persone che concedono il rispetto solo a chi lo dimostra e che fanno valere le proprie ragioni con argomenti e leggi costituzionali.

Il nostro comportamento, però, ha fatto imbestialire ancor di più i "Super poliziotti del Covid",  hanno chiamato cinque volanti, arrivate a sirene spiegate, e così le nostre libere risate di fronte ad una scena improbabile si trasformano in insulti nei confronti di una solerte, ma bugiarda, vigilessa, la cui versione è stata subito ripresa dal giornalismo terroristico sanitario di alcuni media”.

“Il sindaco Raggi non ha fatto mancare la propria solidarietà ai suoi sceriffi, risultando, come sempre più spesso accade, patetica e indisponente, perché Roma è devastata e umiliata dalla sua guida. Che dire? Pronti a sorridere ancora – conclude - a difendere le ragioni di tutti gli uomini liberi a volto scoperto. Perché la libertà di incontrarci, sorriderci, abbracciarci, vivere… non potrà mai essere negata”.

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