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Fasci Italiani del lavoro: assoluzione confermato in Corte d'Assise d'Appello

La Corte d'Assise d'Appello di Brescia dopo una lunga camera di consiglio durata 6 ore ha confermato venerdì 26 giugno la Sentenza di assoluzione nei confronti dei nove  appartenenti ai Fasci Italiani del Lavaro che era stata pronunciata in primo grado dal Gup presso il Tribunale di Mantova, Gilberto Casari.
Viene, pertanto, respinta e non trova accoglimento la impugnazione del Procuratore Capo di Mantova, la rodigina Manuela Fasolato. In questo processo gli imputati dovevano difendersi dalla pesante imputazione di riorganizzazione del disciolto partito fascista in violazione della Legge Scelba e della XII disposizione transitoria della Costituzione, con pene fino a 15 anni di reclusione.
Secondo successo, come riporta il quotidiano on line Rovigo Oggi per l'avvocato Federico Donegatti che nel procedimento assisteva Fiamma Negrini , il padre Claudio Negrini di Sermide e Pasqua Lombardo di Bologna.
“Fiamma Negrini - ricorda l’avvocato Federico Donegatti  è stata vittima di una vera e propria campagna di aggressione e di linciaggio mediatico, con minacce di morte, a seguito delle esternazioni dell'allora Presidente della Camera l’avvocato Federico Donegatti,  che scatenarono una campagna d'odio nei suoi confronti, solo perché la stessa era divenuta consigliere comunale a Sermide, a seguito di una elezione democratica.
Finisce nuovamente un incubo per i miei assistiti. Ora attendiamo i motivi che hanno indotto la Corte d'Assise d'Appello alla conferma della Sentenza di assoluzione che verranno depositati entro 90 giorni da oggi”.

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