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Alessandro Alberti,con vai, vai, vai i 270 bis stimolano la rinascita del senso di appartenenza e identità


Nel tardo pomeriggio di una tranquilla domenica di maggio, i 270 bis, storico gruppo della musica alternativa e non conforme donano ai loro fans un inedito. Un brano intitolato Vai, vai vai.
Il nostro Alessandro Alberti, prezioso collaboratore del blog autore di Radio Alternativa, la destra che comunicava via etere, Eclettica Edizioni, di cui consiglio una attenta ed approfondita lettura, esperto di musica alternativa recensisce il loro nuovo brano.

Nuovo singolo dei 270 bis, una leggenda della Musica Alternativa che si rinnova Il gruppo musicale dei 270 bis, noto a tutti gli appassionati di Musica Alternativa e non solo, si ripropone al pubblico con un nuovo brano, dal titolo Vai vai vai. Una canzone molto bella, impreziosita da un arrangiamento di alto livello, in cui la maestria del gruppo guidato da Marcello De Angelis, rivela ancora una volta la sua eccellenza sia in termini poetici che musicali. Un testo in cui la riflessione relativa al disincanto e quindi all'oblio sottolineano un senso di sconfitta, anche se parziale. Perché comunque il ricordo si ripropone con forza e capacità di destare nuovi stimoli. Vai vai vai è un vero e proprio inno alla rinascita del senso di appartenenza e identità. Bella da ascoltare, utile per ricordare, quasi necessaria per ripartire. Uno stimolo come tutte le canzoni a ricercare noi stessi e le ragioni del nostro cuore. Per la cronaca il gruppo fu fondato da Marcello De Angelis, Antonello Patrizi, Claudio Scotti e Gianluca Rizzante. Moltissimi i brani di successo che hanno arricchito il panorama musicale alternativo come Eri bella, Libertari, Nanni è partito, Cara amica, Claretta e Ben, Bomber nero, Ehi guardia, Salve sole e molti altri. Il gruppo inciderà nell'ordine i seguenti album che saranno poi riproposti in cd: Signori della guerra (1995) con il boom di vendite pari a cinquantamila copie, Incantesimi d'amore (2000), Decimo (2003), Tracce (2007) e Cuore Nero. Pur centellinando le uscite di nuovi brani o cd il gruppo è riuscito sempre nell'impresa di regalare emozioni al pubblico. Con testi coinvolgenti e arrangiamenti di qualità. Indubbiamente i 270 bis sono molto più che un'ottima un'espressione musicale. Le loro canzoni si cantano ancora nell'ambito della destra e vengono puntualmente riproposte in occasione di manifestazioni e convegni. Segno questo che la qualità paga, ma soprattutto che la buona musica è come una leggenda che si tramanda e si rinnova. Invito quindi all'ascolto di questo nuovo brano che segna un passo avanti nel repertorio oltremodo più che lusinghiero dei 270 bis.

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