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40 anni dopo la rivolta di Battipaglia una mostra virtuale di Ar

Il circolo L'Aratro di Battipaglia è stato una delle principali strutture di sostegno dell'attività politico-culturale di Franco "Giorgio" Freda. Dall'adesione all'Adel alla pubblicazione della conversazione tra l'editore e lo scrittore Ferdinando Camon che di un personaggio ispirato a Freda aveva fatto il protagonista del suo romanzo "Occidente". Naturalmente colpevole: perché la strage era un semplice corollario del suo aristocratico disprezzo per le masse. 
Nell’anniversario della rivolta di Battipaglia, nel rinnovato  sito della Libreria Ar , che si è recentemente trasferita ad Avellino dopo una ventennale presenza a Salerno, è stata allestita una mostra fotografica sugli avvenimenti che sconvolsero la città della Piana del Sele il 9 aprile 1969. Le Edizioni di Ar hanno raccontato gli avvenimenti di Battipaglia pubblicando il libro di uno dei protagonisti, Vincenzo Campagna, poi dirigente del Fronte nazionale di Freda.
La Libreria Ar - che già alcuni anni fa aveva organizzato nei propri locali una mostra fotografica, con scatti d'epoca che riprendevano le fasi cruciali degli scontri - ha voluto così ricordare le manifestazioni del '69, proponendo una sequenza di immagini - per lo più inedite - che documentano la rivolta. A queste immagini sono state interposte, alcune fotografie di opere che l'Autore del libro La rivolta di Battipaglia ritiene utili per continuare l'opera politico-culturale iniziata nel 1969 partecipando ai moti di Battipaglia.
E a questo punto non mi resta che riproporre la schedina bibliografica, sollevando un dubbio

Vincenzo Campagna, La rivolta di Battipaglia Edizioni di Ar. (euro 6,00).
Corollario ai celebri moti di Reggio Calabria, la rivolta di Battipaglia fu uno dei luoghi e dei momenti dove la fisionomia del Sud e la problematicità del suo rapporto con il potere vennero maggiormente in luce. L’autore rievoca qui, in una narrazione asciutta e semplice, ma essenziale, gli avvenimenti che, nell’aprile del 1969, agitarono la cittadina meridionale, e che rappresentarono, di fatto, l’espressione di un rifiuto della plutodemocrazia moderna e dei suoi pseudovalori.
Corollario è termine del campo botanico usato correntemente in matematica (sempre associato a un teorema antecedente) ma anche in logica, per indicare una affermazione che si ricava facilmente da una precedente che sia stata sufficientemente motivata. Ma, come è noto, per chi aderisce a uno concezione lineare del tempo, i moti di Battipaglia precedono di quindici mesi la rivolta di Reggio. Ne sono quindi gli antesignani ... A meno che, ovviamente,  il redattore editoriale non abbia voluto alludere a un plateale rovesciamento (logico, prima che cronologico) del rapporto tra i due eventi, convinto che nel consumarsi rapido dell'insorgenza furiosa degli abitanti della piana del Sele era già iscritto l'esito della più lunga e tormentata vicenda calabrese. 

10 commenti:

  1. i fascisti con la rivolta non c'entrano nulla.studiate
    micio

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  2. Studia tu, Micio. Una delle due vittime era militante della Giovane Italia

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  3. te lo ripeto: STUDIA!! il militante di giovane italia non è una delle vittime: è ancora vivo...ih ih ih...e meno male che lo citi ...
    micio

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  4. Micio, Carmine Citro era iscritto alla Giovane Italia. Tu proprio non ce la fai a non sparare cazzate?

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  5. citro non era affatto iscritto a giovane italia
    micio

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  6. Micio, a me l'hanno dato per certa fonti autorevoli. E comunque sulla questione essenziale da te confutata, il ruolo dei fascisti nella rivolta, devo insistere: ci sono anche rapporti di polizia che attestano l'arrivo da Napoli la sera prima di militanti di Potere Europeo e Università europea, le frange movimentiste ben radicate nella facoltà di Legge.
    PS: Vedi che se ti contieni sul piano verbale non finisci nello spam ...

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  7. Sulla questione rivolta di battaglia, oltre all'ottimo libro del professore Campagna edito dalle edizioni Ar, consiglio a chi voglia approfondire il tema, l'acquisto del dvd numero 5 di Ci chiamavano Nazi mao, dove vengono raccontate anche con immagini la rivolta di Battipaglia e le altre lotte terceriste nel sud Italia come quelle avvenute in provincia di Matera.
    La rivolta di Battipaglia, da non tutti conosciuta, è l'antisigniana di quella più famosa di Reggio Calabria, dei boia chi molla..

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  8. tassi, nei miei commenti non c'era nulla di offendivo però li tagli ugualmente..mah...
    la rivolta di battipaglia era popolare e proletaria, che c'entrano in figli di papà della facoltà di legge lo capisci solo tu..citro non militava in giovane italia,me lo dicono fonti autorevoli di colleghi ferrovieri di mio padre che a battipagli a lavoravano e conoscono la famiglia...
    micio

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  9. micio, i tuoi commenti offensivi (e anche quelli con rilievo penale: dare del pedofilo a destra e a manca gratuitamente è calunnia) sono regolarmente conservati nella cartella dello spam.
    Quanto a Battipaglia mi impegno a verificare la tua confutazione su Citro ma è pacifica la partecipazione dei fascisti alla rivolta, così come due anni dopo a L'Aquila.
    Il Sud all'epoca era una realtà assai complicata...

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  10. Ebbene sì, per una volta, e su un particolare, Micio ha ragione. Non risulta che Citro fosse iscritto alla Giovane Italia, anche se la diceria ha girato abbondantemente. Per il resto va detto che, a sentire alcuni protagonisti della rivolta, non vi fu, almeno nei momenti cruciali, né interventi di persone di destra provenienti da Napoli, né di estrema sinistra provenienti da Salerno (come si legge in certe pubblicazioni); tra l'altro tutte le strade di accesso alla città furono bloccate.
    Resta quindi la partecipazione dei giovani di destra delle cittadina, riconoscibili, per chi ha buon occhio, nelle foto degli scontri (e il fatto che l'unico comizio che fu pemesso dai rivoltosi, fu quello del MSI, come è accertata e documentata la cecità dei vertici del partito che negavano la partecipazione alla rivolta deglii stessi iscritti e simpatizzanti, benché ne fossero informati).

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