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Scontri di Roma, Contropiano: Saviano come il pope Gapon

Sulla mobilitazione studentesca Roberto Saviano 
ha perso un'altra occasione per tacere
di redazione *
Se dovessimo dire che ce lo aspettavamo andremmo molto vicino alla verità. Roberto Saviano è stato prevedibile come le campane delle chiese la domenica mattina.
Nella sua lettera aperta agli studenti nella quale condanna gli scontri avvenuti nel centro della Capitale ridotta a zona rossa per "proteggere" una vergognosa sceneggiata nelle aule parlamentari, Saviano istiga i ragazzi a rinunciare al conflitto e ad adagiarsi dentro "o' sistema" accettandone le regole. "Bisognerà organizzarsi, e non permettere mai più che poche centinaia di idioti egemonizzino un corteo di migliaia e migliaia di persone. Pregiudicandolo, rovinandolo" scrive Saviano pappagallando versioni che si sono ripetute per decenni.
E scrive ancora "Così inizia la nuova strategia della tensione, che è sempre la stessa: com'è possibile non riconoscerla? Com'è possibile non riconoscerne le premesse, sempre uguali? Quegli incappucciati sono i primi nemici da isolare. Il "blocco nero" o come diavolo vengono chiamati questi ultrà del caos è il pompiere del movimento".
In realtà è proprio Saviano a dimostrarsi del tutto ignorante sulla strategia della tensione ed a rivelare pubblicamente il suo ruolo di pompiere e di depotenziatore del conflitto sociale, un ruolo per il quale è stato costruito e intorno al quale hanno costruito una sofisticata operazione culturale ed editoriale. La sua esternazione contro la manifestazione del 14 dicembre è infatti stata prevedibile e puntuale nel momento di massima attenzione dei media e mentre emergeva il carattere dirompente e dissonante di un evento politico di massa.
Dobbiamo ammettere che in questo frangente il capo della polizia Manganelli ha detto cose più importanti di quelle di Saviano quando ha denunciato che l'uso della polizia non può sostituirsi all'azione di governo di fronte ai problemi sociali.
La rabbia e la determinazione dei ragazzi è diventato un patrimonio immensamente più interessante e indipendente dei monologhi di Saviano. Innanzitutto perchè è un fenomeno collettivo e non individualista fino al narcisismo, in secondo luogo perchè manda alle classi dominanti un messaggio assai più chiaro e forte di quello che l'ambiguità di Saviano ha omesso fino ad oggi: se non sapete essere classe dirigente oltre che classe dominante...toglietevi di mezzo!! E' questo il messaggio chiaro e forte della manifestazione del 14 dicembre e della mobilitazione dei giovani.
Qualcuno dice che la realtà fa sempre giustizia dei personaggi ambigui, Saviano è come il Pope Gabon: essere la testa della masse per mantenerle subalterne alle classi dominanti, magari sostituendo il gruppo di potere legato alla Fininvest con quello legato al gruppo Caracciolo/La Repubblica.
Un motivo in più per lanciare un appello ai giovani in rivolta: diffidate di quelli che vogliono marciare alla vostra testa e liberatevi dai guru!!!

2 commenti:

  1. Quindi adesso che sono state bruciate delle auto Berlusconi si dimetterà. Logico.
    Grazie alle determinazione dei giovani, determinazione di bruciare auto.
    Ma come fai a scrivere 'ste cazzate e non accorgerti che lo siano, cazzate?
    Ma credi davvero che dopo la non-manifestazione del 14 si sia ottenuto qualcosa?

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  2. Certo Saviano in questo caso ha toppato ;difronte ad un governo di delinquenti la rabbia del 14 dicembre non poteva non esprimersi. Però è stata ancora più umiliante per i palazzi del potere l'iniziativa del 22 dicembre : loro rafforzano la zona rossa per intensificare lo scontro e gli studenti li deludono lasciandoli soli nel loro squallore.
    Meditate voi teorici dello scontro muscolare a tutti i costi, a volte la non violenza è una risposta più efficace di 4 auto incendiate.

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