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Dopo il passo indietro Forza nuova tratta per una sede dall'Antimafia

(umt) Dovrebbe essere finita bene (tranne colpi di coda nel deflusso notturno, ma incrociamo le dita) la kermesse milanese per la mancata inaugurazione della sede di Forza nuova, regolarmente vinta per bando comunale e revocata per atto del sindaco di Milano. Una giornata comunque piena di notiziole gustose, che prefigurano traiettorie  interessanti, tra un ministro La Russa che finalmente libero del peso del "rinnegato" Fini non perde occasione per dare sfogo a quel pezzo di fascista che ha a lungo sepolto in sé e un vicecoordinatore del Pdl, Osnato, che chiederà al ministro provvedimenti disciplinari per Questore e Prefetto, succubi dell'estrema sinistra. Quanto ai titolari del cartellone, beh, tocca dire che qui Caratossidis non ha preso piede. Dopo il ventilato braccio di ferro con la Questura, Forza nuova ha ceduto alle sirene della responsabilità (e agli ambasciatori amici del Pdl) riconsegnando le chiavi del Comune. Tra l'altro si ventila un buon affare: invece dell'oneroso affitto di corso Buenos Aires si potrebbero vedere assegnare un locale confiscato alla mafia.  
Ecco comunque la panoramica della giornata nelle notizie di agenzia.
Ignazio La Russa«Non conosco la materia giuridica sulla sede, ma trovo inaccettabile che ci sia chi vuole limitare in maniera preconcetta la libertà degli altri». Così il ministro della difesa a margine dell'inaugurazione del nuovo ponte sul Po tra Piacenza e San Rocco al Porto ha commentato la vicenda della sede di Forza Nuova in corso Buenos Aires con il presidio anti-fascista organizzato per oggi da Cgil, associazioni e partiti di centrosinistra. «Poi se c'erano ragioni per non consentire la sede non dico nulla - ha aggiunto - ma che sia una parte politica che ci ha abituato alla violenza a pretendere che altri non possano esercitare diritti in maniera preventiva mi sembra un segno assolutamente da condannare».
I rappresentanti di Forza Nuova hanno riconsegnato al Comune di Milano le chiavi del locale in Corso Buenos Aires che si erano regolarmente aggiudicati attraverso un bando pubblico ma che erano poi stati revocati dall'amministrazione per ragioni di ordine pubblico. La decisione fa seguito all'annuncio, già formalizzato ieri, di rinunciare alla inaugurazione della nuova sede. «Proseguiamo sulla linea della legalità - ha affermato il portavoce dei forzanovisti milanesi Marco Mantovani - resta fermo il nostro ricorso al Tar Siamo in trattative con il Comune di Milano abbiamo già avuto un incontro con il direttore generale, Antonio Acerbo, al quale abbiamo chiesto di assegnarci un bene confiscato alla mafia».
Si sono svolti senza incidenti i due appuntamenti che hanno caratterizzato il sabato milanese. Da un lato il presidio degli antifascisti in piazza Oberdan, dall'altro il dibatto nella sede di Forza Nuova in piazza Aspromonte. Un confronto a 'distanza' che si è concluso senza incidenti, nonostante la tensione della vigilia. Al centro della protesta degli antifascisti l'inaugurazione, in corso Buenos Aires, della nuova sede del partito di estrema destra concesso dal Comune. Un'autorizzazione poi revocata in seguito alle polemiche sollevate dalle associazioni, tra cui l'Anpi e la Cgil, e dal mondo della sinistra cittadina. Ieri Forza Nuova aveva annunciato in extremis che l'inaugurazione sarebbe stata rinviata per venire incontro alle esigenze dei commercianti e per evitare che Milano «fosse messa a ferro e fuoco dai centri sociali». I centri sociali, dopo tre ore di presidio al quale hanno partecipato circa mille persone, si sono allontanatati in direzioni di via Palestro, mentre i ragazzi di Forza Nuova sono rimasti nella loro sede sorvegliati a vista da polizia e carabinieri. 
La protesta dei commercianti: "Siamo tutti danneggiati. Per cosa e per chi manifestano? Se ne vadano a casa". Dura reazione dei rappresentanti dei commercianti e i cittadini di corso Buenos Aires, presenti oggi in piazza Aspromonte per l'incontro nella sede storica di Forza Nuova, contro il presidio di protesta organizzato da sindacati e antifascisti in Porta Venezia. Secondo i commercianti, il presidio antifascista, indetto contro
l'iniziale scelta di Forza Nuova di inaugurare la nuova sede di corso Buenos Aires, poi revocata dal Comune, e' una manifestazione "ingiustificata" dal momento che Forza Nuova, "dimostrando grande senso civico", ha deciso di disdire l'iniziativa e promuovere un incontro nella vecchia sede per evitare altre polemiche. L'accusa rivolta alle associazioni promotrici del presidio e' che la loro presenza, con conseguente presidio di polizia, ha allontanato i clienti dai negozi del corso. "Rovinano il nostro lavoro - ha spiegato Paolo Uguccioni, presidente del Comitato Cittadini di Corso Buenos Aires-Venezia - i sindacati vadano a fare le loro trattative per i lavoratori, non vengano a rovinare un bel sabato in cui le famiglie dovrebbero venire a fare gli acquisti di Natale".
La furia di Osnato: La decisione delle autorità dipubblica sicurezza di autorizzare il presidio antifascista in Corso Venezia a Milano contro l'annunciata apertura, poi annullata, di una nuova sede di Forza Nuova, ha scatenato le ire del vice coordinatore cittadino del Pdl Marco Osnato, che ha chiesto un intervento disciplinare del ministro dell'Interno Roberto Maroni nei confronti del questore e del prefetto.
"Ancora una volta Milano - ha detto Osnato - si vede vittima dei ricatti della sinistra estrema con la complicità del Pd: è sorprendente che dopo aver richiamato tutti al senso di responsabilità il questore e il prefetto di Milano abbiano autorizzato la manifestazione delle organizzazioni della sinistra istituzionale e di qualche vetero sessantottino in servizio permanente effettivo, contravvenendo agli accordi presi. Spero che l'ottimo ministro Maroni sappia valutare attentamente quanto avvenuto oggi a Milano rispetto alla capacità delle persone preposte alla gestione di un ordine pubblico che in realtà è in mano a quattro pseudo antagonisti".
Osnato si sarebbe aspettato che le autorità di pubblica sicurezza tenessero la stessa linea di rigore adottata con l'estrema destra anche con il comitato antifascista. "Dopo aver spostato un comizio del Pdl in piazza Duomo - ha aggiunto Osnato - e dopo che Forza Nuova ha mostrato senso di responsabilità annullando la manifestazione in Corso Buenos Aires, dubito che in futuro questore e prefetto possano ancora avere la credibilità di chiedere mediazioni. Lo dico nei riguardi dei rappresentanti dei partiti ma soprattutto dei commercianti di Corso Buenos Aires che dopo aver vissuto qualche anno fa scene di guerriglia urbana hanno visto la loro via militarizzata nell'ultimo sabato di shopping prenatalizio per colpa di pochi black bloc resi istituzionali da Pd e Cgil".

6 commenti:

  1. lo stile missino reso attuale da forzanuova

    tutto e' compiuto

    ecce almirante



    rex

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  2. pateticamente ecco forza nuova milano:non servono commenti

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  3. PATETICAMENTE???

    Patetici sono gli ANTIFASCISTI che nonostante Forza Nuova abbia deciso di non inaugurare la nuova sede SOLO PER IL BENE DEI COMMERCIANTI che temevano di vedersi rovinato l'ultimo sabato di acquisti prima di Natale,cosa fanno?? manifestano lo stesso fregandosene dei lavoratori,che tanto decantano di difendere, solo per non perdere la ghiotta occasione di inveire o lanciare qualche slogan verso i "Fascisti" di FN dimostrando per l'ennesima volta (se ce ne fosse ancora bisogno)qual'è il motore che li spinge: quell'antifascismo becero,vuoto di significati e fine a sè stesso che dopo 65 anni non si decidono a mandare in pensione solo perchè è l'unica cosa che ancora giustifica la loro antagonista presenza!!

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  4. scusate la ripetizione .....credevo non si fosse caricato....

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  5. i cosiddetti antifascisti hanno perso l'ennesima buona occasione per fare bella figura...

    massimo.

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  6. al Presidio ho visto gente brutta, skins, militanti e simpatizzanti con certe facce da far paura... meglio così, meglio non aver inaugurato, meglio non aver innescato la scintilla... i "guerrieri" antifasciti della resistenza al panettone sarebbero stati sgretolati, schiacciati come vermi, polverizzati... e chi ci avrebbe rimesso? prima di tutto l'immagine di FN, la stampa non aspettava altro, poi i commercianti della via che avrebbero vissuto ore di guerriglia immotivata, per ultimi... quei patetici vecchietti dell'ANPI, che una volta erano spietate iene assassine di fascisti che si arrendevano, ma sabato avrebbero perso la dentiera ed il catetere... o forse peggio.
    meglio così... FN ha dimostrato responsabilità.

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