tag:blogger.com,1999:blog-5796380168321274434.post2585931966471118027..comments2024-03-06T12:42:00.370+01:00Comments on FascinAzione.info: Preve: ecco perché io mi sento serboUgo Maria Tassinarihttp://www.blogger.com/profile/05941538565164379116noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-5796380168321274434.post-86122368953383251382011-01-27T00:02:58.354+01:002011-01-27T00:02:58.354+01:00La conoscenza di una donna serba in italia per lav...La conoscenza di una donna serba in italia per lavoro mi ha portato a questo scritto. Ho vissuto le vicende del 1999 con le informazioni che arrivavano dai nostri giornali e telegiornali che dipingevano il popolo serbo come sterminatori, senza entrare troppo nella conoscenza delle vicende. Adesso il sentire di quanti crimini siano stati fatti da tutte le parti, sentire lei che si rifugiava con il suo bambino mentre avvenivano i bombardamenti anche da parte italiana, lei che si chiedeva perchè fanno questo in una parte della serbia in cui le persone comuni convivevano pacificamente anche se di diverse etnie mi porta ancora di più a pensare a quanto schifo ci sia nella politica internazionale ed italiana, a quanta ignoranza ci sia in noi gente comune che giustamente ci scandalizziamo se un politico va con ragazzine ma che non reagiamo minimamente se per motivi assurdi i nostri aerei si alzano in volo per bombardare donne e bambini.....Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5796380168321274434.post-75794179737347344012010-10-25T15:08:26.536+02:002010-10-25T15:08:26.536+02:00La Serbia prepara la prossima guerra
del Kosovo
...La Serbia prepara la prossima guerra<br />del Kosovo <br /><br />di Anna Di Lellio<br /><br /><br /><br /><br />Nelle sue affascinanti memorie, Paix et Châtiment, Florence Hartmann scrive che finchè ai sopravvissuti sarà negata giustizia, “i morti di Srebrenica si agireranno come fantasmi sul vecchio continente”. Dal 2000 al 2007 la Hartmann è stata la portavoce di Carla Del Ponte, procuratore capo del Tribunale Criminale Internazionale per l’ex Jugoslavia. Il suo è un appassionato ma amaro j’accuse contro le potenze occidentali (non solo l’Europa ma anche gli USA). Hanno barattato la giustizia per la sicurezza, dice la Hartmann. La diplomazia, l’intelligence e perfino i peace-keepers occidentali hanno impedito l’arresto di Ratko Mladic e Radovan Karadzic (indiziati per il massacro di Srebrenica) in complicità con una leadership nazionalista serba che continua a proteggere i due criminali di guerra. <br />Questo libro va letto e subito, perché ciò che rivela sul Tribunale dell’Aja non è solo una storia morale sul ruolo della giustizia internazionale e dei diritti umani nelle situazioni di post-conflitto. Ci fa anche vedere il prossimo futuro dei Balcani, specialmente adesso che l’aspirazione del Kosovo all’indipendenza si trova ad affrontare, ancora una volta, le stesse forze che la negarono alla Bosnia. <br />La Hartmann setaccia documenti chiave che furono per lungo tempo rifiutati al Tribunale. Tra questi, le minute delle riunioni del Consiglio Supremo della Difesa della Repubblica Jugoslava, le stesse che sono state negate alla Corte di Giustizia Internazionale, permettendo così l’assoluzione della Serbia dall’accusa di genocidio in Bosnia. Lì si trovano le prove di come Milosevic e le altre autorità serbe abbiano orchestrato e siano stati i coautori della guerra in Bosnia, facendo finta di non esserne coinvolti; di come abbiano dissimulato la loro partecipazione diretta, mettendo sotto il commando delle forze militari locali bosniache le proprie unità speciali del Ministro dell’Interno; e di come abbiano finanziato e protetto Mladic e Karadzic per più di dieci anni. <br />Tutto questo merita grande attenzione. Non c’è nessuno nella leadership post-Milosevic, fatta eccezione del Primo Ministro Zoran Djindjic, che abbia deviato del dittatore. Djindjic mandò Milosevic all’Aja e cercò di fare lo stesso con Mladic, ma fu assassinato prima di riuscirci nel marzo 2003. A succederlo è stato Kostunica. Da Presidente della Serbia Kostunica si era opposto all’arresto di Milosevic e solo con riluttanza aveva firmato il decreto che mandava in pensione Mladic dall’esercito serbo, nel maggio del 2002. E’ sotto il suo governo che Karadzic e Mladic sono vissuti da uomini liberi in Serbia per anni, visitando spesso la Bosnia. Il primo ora viaggia sempre più spesso in Grecia, dove si nasconde vicino al Monte Athos, il secondo si sposta frequentemente tra i sette indirizzi di Belgrado che gli amici militari gli hanno messo a disposizione.Anonymousnoreply@blogger.com