Il Sogno Rivoluzionario Di Avanguardia Nazionale Compie 57 Anni
(G.p) La nazione come realtà culturale, la libertà come conquista, solidarietà, disuguaglianza come responsabilità e non privilegio, centralità del lavoro, partecipazione, ordine naturale in alternativa a quello liberal capitalista o marxista.
Su questi presupposti, il 25 aprile 1960, nella sede centrale della Federazione Nazionale Combattenti della Repubblica Sociale Italiana di via Santa Eufemia a Roma, nacque Avanguardia Nazionale.
Avanguardia Nazionale, come più volte, nel corso delle presentazioni de l'Aquila ed il Condor, mi ha ribadito Stefano Delle Chiaie era immune da qualsiasi sindrome nostalgica ed era immersa immersa in un sogno rivoluzionario. Su queste basi fecero loro il motto "non siamo gli ultimi di ieri ma i primi di domani.
Avanguardia era una organizzazione politica nettamente differente da quelle della cosiddetta area neofascista. D'altronde i militanti avanguardista hanno scelto di andare oltre piuttosto che rimanere in piedi tra le rovine.
Della nascita di Avanguardia Nazionale il 25 aprile del 1960, ce ne parla Luigi Cortese, prezioso inviato piemontese di fascinazione, con un interessante articolo, che pubblichiamo per intero.
25 Aprile data certamente nefasta per un mondo quale quello neo-fascista, ma proprio in quel giorno del 1960 Stefano Delle Chiaie, ed altri Camerati, vollero fondare Avanguardia Nazionale.
Avanguardia Nazionale nasce da una volontà di Stefano Delle Chiaie ed altri Camerati che erano immuni dalla devozione ai cosi detti “musei di pietra”, ma che avevano deciso di andare oltre al diffuso dogma di “rimanere in piedi tra le rovine”, le rovine di un idea politica nella quale non si rispecchiavano perché si era collusa con il “sistema”.
Avanguardia Nazionale nasce da concetti ben precisi che orientarono l'intero percorso di fondazione, i concetti erano “la nazione come realtà culturale, libertà come conquista, solidarietà, disuguaglianza come responsabilità e non privilegio, centralità del lavoro. Partecipazione, ordine naturale in alternativa a quello liberal-capitalista o marxisista”. L'obiettivo principale di questo progetto che portò alla fondazione di Avanguardia fu l'Europa, unita nelle differenze dei suoi popoli, estesa fino agli Urali, un Europa che potesse così essere la terza forza in contrapposizione ai due blocchi imperialisti.
Avanguardia Nazionale nacque quindi dal “comitato di unità delle componenti giovanili dell'area nazionalrivoluzionaria” voluto dallo stesso Delle Chiaie nell'ottobre del 1959, comitato che ebbe come sede quella che in seguito divenne la sede iniziale e storica di Avanguardia, Via delle Muratte 16. Prima di arrivare alla data che si erano prefissati, Aprile 1960, ci furono molte vicissitudini in quei 6 mesi tra le quali ricordiamo la visita di Eisenhower (34° presidente degli USA) in Italia, visita che non poteva certo passare inosservata ai Camerati del comitato che, il 4 dicembre 1959 attaccarono l'auto di Eisenhower all'ingresso del Quirinale e lanciarono dei volantini che riportavano “ITALIANI! PERCHE' L'EUROPA VIVA DITE NO A IKE E NIET A NIKITA” .
Su Avanguardia Nazionale, ed sullo stesso Stefano Delle Chiaie, potremmo dilungarci per ore ed ore senza esaurire gli argomenti, ma oggi ci fermiamo qui perché vogliamo solo ricordare la fondazione di Avanguardia, o meglio, usando le parole dello stesso Delle Chiaie, la nascita di un “SOGNO NAZIONALRIVOLUZIONARIO”.
Su questi presupposti, il 25 aprile 1960, nella sede centrale della Federazione Nazionale Combattenti della Repubblica Sociale Italiana di via Santa Eufemia a Roma, nacque Avanguardia Nazionale.
Avanguardia Nazionale, come più volte, nel corso delle presentazioni de l'Aquila ed il Condor, mi ha ribadito Stefano Delle Chiaie era immune da qualsiasi sindrome nostalgica ed era immersa immersa in un sogno rivoluzionario. Su queste basi fecero loro il motto "non siamo gli ultimi di ieri ma i primi di domani.
Avanguardia era una organizzazione politica nettamente differente da quelle della cosiddetta area neofascista. D'altronde i militanti avanguardista hanno scelto di andare oltre piuttosto che rimanere in piedi tra le rovine.
Della nascita di Avanguardia Nazionale il 25 aprile del 1960, ce ne parla Luigi Cortese, prezioso inviato piemontese di fascinazione, con un interessante articolo, che pubblichiamo per intero.
25 Aprile data certamente nefasta per un mondo quale quello neo-fascista, ma proprio in quel giorno del 1960 Stefano Delle Chiaie, ed altri Camerati, vollero fondare Avanguardia Nazionale.
Avanguardia Nazionale nasce da una volontà di Stefano Delle Chiaie ed altri Camerati che erano immuni dalla devozione ai cosi detti “musei di pietra”, ma che avevano deciso di andare oltre al diffuso dogma di “rimanere in piedi tra le rovine”, le rovine di un idea politica nella quale non si rispecchiavano perché si era collusa con il “sistema”.
Avanguardia Nazionale nasce da concetti ben precisi che orientarono l'intero percorso di fondazione, i concetti erano “la nazione come realtà culturale, libertà come conquista, solidarietà, disuguaglianza come responsabilità e non privilegio, centralità del lavoro. Partecipazione, ordine naturale in alternativa a quello liberal-capitalista o marxisista”. L'obiettivo principale di questo progetto che portò alla fondazione di Avanguardia fu l'Europa, unita nelle differenze dei suoi popoli, estesa fino agli Urali, un Europa che potesse così essere la terza forza in contrapposizione ai due blocchi imperialisti.
Avanguardia Nazionale nacque quindi dal “comitato di unità delle componenti giovanili dell'area nazionalrivoluzionaria” voluto dallo stesso Delle Chiaie nell'ottobre del 1959, comitato che ebbe come sede quella che in seguito divenne la sede iniziale e storica di Avanguardia, Via delle Muratte 16. Prima di arrivare alla data che si erano prefissati, Aprile 1960, ci furono molte vicissitudini in quei 6 mesi tra le quali ricordiamo la visita di Eisenhower (34° presidente degli USA) in Italia, visita che non poteva certo passare inosservata ai Camerati del comitato che, il 4 dicembre 1959 attaccarono l'auto di Eisenhower all'ingresso del Quirinale e lanciarono dei volantini che riportavano “ITALIANI! PERCHE' L'EUROPA VIVA DITE NO A IKE E NIET A NIKITA” .
Su Avanguardia Nazionale, ed sullo stesso Stefano Delle Chiaie, potremmo dilungarci per ore ed ore senza esaurire gli argomenti, ma oggi ci fermiamo qui perché vogliamo solo ricordare la fondazione di Avanguardia, o meglio, usando le parole dello stesso Delle Chiaie, la nascita di un “SOGNO NAZIONALRIVOLUZIONARIO”.
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