Aquila nera, vuole fare stragi in serie ma buca un appuntamento per la recita natalizia della figlia
Suscita al tempo stesso timore e ridicolo il terrorismo in salsa facebookiana. Perché i dispositivi del più diffuso social network permettono di mettere in rete disperati, picchiatelli, fuori di testa che si fomentano a vicenda in un delirio che può arrivare a raggiungere effetti di realtà. Tant'è che la magistratura ha deciso il blitz temendo che stessero maturando i tempi del tanto invocato passaggio all'azione. Il Ros ha tempestivamente diffuso uno stralcio dell'intercettazione dove Manni, un ex carabiniere, annuncia un programma stragista definendo la strage alla stazione di Bologna "un'opera d'arte. Il suo interlocutore è un avvocato radiato dall'Albo per truffa, leader di un movimento di solidarietà con i detenuti ben agganciato con la curia napoletana e che vanta sostenitori illustri. Il gip definisce così il suo ruolo associativo: costituendo movimento politico denominato
“IDENTITA’ NAZIONALE”, redatto da TRISCIUOGLIO Nicola, ideologo del movimento
medesimo. In particolare, si è accertato che TRISCIUOGLIO esponendo al Manni le
finalità della neo costituita identità politica ha affermato di essere stato
investito della creazione di tale progetto da parte di ex militanti al M.S.I.. (...) ·
Nicola
TRISCIUOGLIO, pur non avendo un ruolo verticistico in seno
all’associazione, è da considerarsi
comunque intraneo al gruppo in esame, sostenitore sul piano della condivisione
ideologica. Ex avvocato napoletano, radiato dall’ordine degli avvocati
partenopeo nel 2005, ha
svariati precedenti per truffa, estorsione ed altro, nonché pregiudizi per
reati di istigazione all’odio razziale ed apologia al fascismo. Ha fondato il
“Movimento Uomo Nuovo” e il movimento politico “Identità Nazionale”. Concorda
con il MANNI l’attuazione di un disegno eversivo stragista. É supportato dalla
moglie Antonia SANTORO.
Vediamo quindi nel dettaglio come si sviluppa il rapporto tra i due leader, nella ricostruzione del Gip:
In tale contesto, che va
alla ricerca di vari gruppi per unirsi nella destabilizzazione e lotta politica
rientra anche la proposta, in seguito abbandonata, da parte di Nicola TRISCIUOGLIO. Dalle intercettazioni
telefoniche sono state captate due conversazioni del 17.10.2013 intercorse tra
il Manni e il TRISCIUOGLIO. Quest’ultimo, già in contatto con lui tramite facebook, è fondatore del “Movimento Uomo Nuovo”, avente come
finalità dichiarata quella di fornire aiuti a favore di detenuti, ex detenuti
ed alle loro famiglie.
Le conversazioni hanno
avuto come riferimento soprattutto i c.d. problemi di “bannatura” del profilo
subiti dal Manni sul social network facebook.
Il Manni, inoltre, ha espresso
preoccupazione per la propria persona, in quanto afferma di essere stato
chiamato in Questura e di aver constatato che “tira una brutta aria” (in
atti non emerge alcun richiamo del Manni in Questura e tale aspetto rileva
nella personalità del MANNI che vuole far credere al suo collegamento che lui è
seguito dalle forze dell’ordine). Al riguardo, l’interlocutore ha convenuto sul
periodo “poco bello” e, a tal proposito ha fatto riferimento ad un certo “Mario” (dal prosieguo
della conversazione si evince essere Mario
TUTI, aderente ad Ordine Nuovo, fondatore del FNR, Fronte Nazionale Rivoluzionario.). Nicola TRISCIUOGLIO ha fatto esplicito
riferimento all’ex terrorista nero, come colui che lo ha aiutato, anche
ideologicamente, a strutturare il Movimento “Uomo
Nuovo”.
Mentre i due discutevano
sulle vicissitudini carcerarie del TUTI,
il MANNI ha invitato il TRISCIUOGLIO a suggerire al TUTI, al fine di poter
beneficiare di misure meno restrittive, di “fare un atto di follia, di
chiedere scusa mi pento”. Il TRISCIUOGLIO,
però, conoscendo le idee del TUTI e la sua fedeltà all’ideologia ha risposto in
maniera piccata al MANNI facendogli capire che tali frasi non vanno neppure
prese in considerazione altrimenti la sua credibilità di militare ne sarebbe
stata fortemente inficiata: “no no non ti far sentire perché sennò perdi
quella possibilità che prima o poi ci andremo a trovarlo, perché lui ne sarà
ben felice”.
In tale conversazione il
MANNI ha precisato di credere che fosse “ il caso di … è brutto dirlo ma credo sia il caso di
riprendere la strada dell’Italicus […] ma su ampissima scala [...] “Nicò io purtroppo l’ho scritto… l’ho
scritto più di una volta… ogni volta che l’ho scritto mi è costato un ban , io
la vedo, tanto lo sto dicendo io, non lo sta dicendo Nicola Trisciuoglio, è
giunto il momento di colpire, ma non alla cieca, tipo la stazione di Bologna,
tra l’altro non attribuibile a noi, quell’opera d’arte, vanno colpiti precisi
obiettivi banche, prefetture, questure, uffici di equitalia, uffici delle
entrate, con i dipendenti dentro, è brutto dirlo Nicò ma è arrivato il
momento di farlo, ma farlo contestualmente non a Pescara e fra otto mesi a
Milano, no, una mattina alle 8.20, contemporaneamente 500 persone premono
500 telecomandi”.
La
conversazione si è sviluppata anche con critiche al sistema politico, sociale e
carcerario italiano e il TRISCIUOGLIO ha indicato la sua soluzione:
“la soluzione che io vedo passa per una fase
preliminare, motivo per il quale sono in contatto con te, con altri amici, che
è quella di compattare gli ambienti che sono privi totalmente di guide, ma io
non dico di guide ideologiche, di guide metodiche, di metodo. […] Perché se noi
capiamo che in questo momento, al di là delle ideologie, noi dobbiamo applicare
dei metodi, non andiamo da nessuna parte. […] il problema fondamentale è
cercare di trovare una strutturazione di metodo a livello nazionale, creare,
quello è il mio disegno finale, delle referenze di cellule in tutti i
capoluoghi di provincia e poi dare vita a qualcosa che possa avere dei riferimenti
specifici sul territorio. Se non si fa questo qualsiasi azione qualsiasi
iniziativa rimane sempre disancorata da quadri di realtà, questo è il problema.
L’ex avvocato ha continuato la conversazione affermando che ha
sul social network facebook centinaia di contatti che gli scrivono e
condividono il suo pensiero, ma che lui si trova ad avere un “drammatico ed amletico dubbio”
ossia quello di “doverle indirizzare
poi verso qualche cosa …mi si mettono a disposizione” ma non ha
risposte ed obiettivi concreti da dare precisando ulteriormente “quel movimento (Uomo Nuovo n.d.t.) su
Facebook ha 5300 adesioni levane 1000 che fanno schifo, ma noi abbiamo sotto
veramente persone che partecipano, se tu vedi i dibattiti che si fanno lì
sopra, non sono poi tanto stupidi i contatti con i carceri di Catanzaro, di
Rossano Calabro, di Palermo, di Messina, guarda sono tantissimi, è un peccato
buttare una forza umana di questo tipo”. Trisciuoglio ha anche ribadito
la necessità di dare a queste
persone “una strutturazione”
e avere dei “riferimenti ideologici
ben precisi e ben chiari in tutto il territorio nazionale”.
MANNI,
durante tutta la conversazione ha condiviso le parole di TRISCIUOGLIO ed
alla richiesta del primo, di come poter far si che “il popolo bue” possa capire questi concetti, TRISCIUOGLIO
risponde che è necessario far parlare “le
persone al loro livello, persone che riescono a far capire a tanti altri che
non sono né coraggiosi né impavidi, ma tutt'altro, perché nella figura del
carcerato per quanto deprecabile per certi aspetti possa essere, c'è una forma
rivoluzionaria intrinseca notevole, perché quello che comunque si mette la
pistola addosso e va a fare una rapina,
comunque tiene le palle.”
TRISCIUOGLIO da un verso propone un programma reso
pubblico sull'apposito web ovvero il “MOVIMENTO UOMO NUOVO” di
cui l'ex avvocato è Vice Presidente ed il cui programma prevede aiuti di natura
materiale e psicologica ai detenuti, ex detenuti ed alle loro famiglie;
dall'altro definisce le persone raccolte nel suo movimento, di una capacità “rivoluzionaria intrinseca notevole”
e le considera chiaramente a sua disposizione, affermando che, per
raggiungere la formazione di un movimento su base nazionale “la manovalanza ...ce la metto io”.
Emerge, quindi, una
doppia identità del Movimento, una esposta tramite il suo Statuto che prevede “l'apoliticità e l'apartiticità … contestando
tutte le idee antidemocratiche” e l'altra, in fase di elaborazione,
riguardante un piano d'azione su base nazionale, che condivide il pensiero
eversivo pronunciato dal MANNI durante la conversazione con l'ex
avvocato.
Infatti, dall’attività
d’intercettazione telematica intrapresa il 20 novembre 2013 sul p.c. in uso al MANNI, si è avuto modo di constatare che quest’ultimo ha ricevuto
tramite la chat di facebook il programma politico-ideologico del costituendo
movimento politico denominato “IDENTITA’
NAZIONALE”, redatto da TRISCIUOGLIO
Nicola, ideologo del movimento.
In particolare, nel corso
dell’intercettazione telefonica del 27.11.2013 sull’utenza in uso al MANNI,
TRISCIUOGLIO ha esposto le finalità della neo costituita identità politica,
asserendo di essere stato investito della creazione di tale progetto da parte
di ex militanti al M.S.I.. Contestualmente chiedeva al MANNI se era sua intenzione
affiancarlo in detta azione, con uno specifico incarico, ovvero la creazione di
uno “zoccolo
duro in quell’area di estrema destra e di destra, defininiamole così, nelle
quali c’è sbandamento, disorientamento”. MANNI rispondeva: “Io
la tua proposta l’accetto veramente di cuore, perché ancora la gente non se ne
accorta, ma ci stanno firmando la condanna a morte”.
Nella
successiva conversazione del 28 novembre
il MANNI ha confermato l’avvenuta ricezione del programma ideologico
suddiviso in quattro allegati.
Nel corso della stessa conversazione il
TRISCIUOGLIO ha esposto l’intenzione di coinvolgere in tale progetto Mario TUTI:
“A me interessa selezionare le persone,
per questo voglio avere tutto il tempo di andare da Mario (TUTI ndt), parlare
con lui, valutare chi poter inserire settore per settore, quindi ti ripeto a me
interesserebbe solo ed esclusivamente un eventuale tua adesione preliminare e
preventiva in funzione poi di un lavoro da svolgere fattivamente fino al 28
febbraio, di modo che uno poi decide che cosa tirare fuori anche per questi mi
hanno dato praticamente carta bianca”
“ Io credo che sia giunto il momento che
insomma gente come noi non se ne stia più con le mani in mano.”
Il ruolo
fondamentale di Mario TUTI, nel
progetto di costituzione del nuovo Movimento Politico, è ribadito dal TRISCIUOGLIO nelle sue conversazioni
con il MANNI. TUTI è considerato infatti una personalità determinante nelle sue
scelte ideologico-politiche.
In una successiva
conversazione telefonica, svoltasi il 12 dicembre 2013, MANNI e TRISCIUOGLIO
hanno organizzato un incontro a Roma per il 14 dicembre, per la riunione della
Reggenza del Movimento; incontro rinviato
a causa dei disordini legati alla mobilitazione del 9 dicembre, definita
da entrambi pilotata dai Servizi e quindi “tirata su [da] loro per far
vedere che qualcosa si muove”. La data per la riunione della Reggenza è
stata successivamente stabilita per il 20 dicembre, TRISCIUOGLIO ha anche informato MANNI della disponibilità di un albergatore a Napoli, che li
avrebbe ospitati per “due giorni di lavoro tranquilli sereni in
modo che poi a gennaio andiamo in scioltezza perché ti ripeto anche io ho
problemi ad aggregare se non vengono determinate linee direttive precise.
Alla riunione prevista
per il 20 dicembre, il MANNI non ha
partecipato, inviando, verso le 11:00 del mattino dello stesso giorno, il seguente messaggio a Nicola TRISCIUOGLIO:
“Buongiorno Nicola.
Dalle ore 7.30 di stamattina sono dai Carabinieri e andrà per le lunghe.
Difficile raggiungervi. Come posso ti chiamo.”
MANNI però mentiva; egli
non era ai Carabinieri, ma si è recato nella città di San Benedetto del Tronto per assistere alla
recita natalizia della figlia.
Il TRISCIUOGLIO ha provato a contattarlo diverse volte durante l’arco
della giornata, ma il MANNI non ha
risposto; gli ha telefonato solo verso le ore 18:00 asserendo falsamente di
essere stato trattenuto in Caserma dai Carabinieri ai quali ha dovuto
rispondere in merito alla sua attività politica su facebook. Quindi questo è il
comportamento del MANNI nei confronti del Trisciuoglio.
Cioè uno vuole organizzare una serie di stragi in contemporanea ma poi buca un appuntamento inventandosi un fermo dei carabinieri per poter andare tranquillamente alla recita natalizia della figlia. E qui per chiudere il pezzo ci sta bene una citazione di Flaiano a scelta tra
1. tengo famiglia
2. la situazione è grave ma non è seria
3. un marziano a Roma ...
Fate voi.
.... Certo che questi organi inquirenti non hanno più un cazzo da fare ultimamente ...
RispondiEliminaA parte stare dietro alla pagliacciate e ai deliri su Facebook od "origliare" dietro tutti i cellulari ...
E dai tempi di Atene che si legittima così ogni buona democrazia ....