Jonghi Lavarini prefigura un centrodestra a tre gambe con democristiani, autonomisti e neofascisti
di Roberto Jonghi Lavarini
Ripeto ancora una volta: Silvio Berlusconi ha, non solo il diritto, ma il sacrosanto dovere di governare fino alla fine della legislatura (2013), visto che ha ricevuto un preciso mandato popolare e che ha ancora una solida maggioranza in Parlamento. Al legittimo Governo Berlusconi non vi è alternativa se non le sue dimissioni volontarie ed elezioni politiche anticipate.
I governi tecnici e-o di "unità nazionale", proposti dai poteri forti e dalla sinistra comunista e giacobina, sono solo ipotesi accademiche, strumentali quanto assolutamente antidemocratiche, in quanto non rispetterebbero la volontà degli elettori italiani.
Fatta questa premessa, è evidente che, a prescindere dalle negative contingenze economiche internazionali, questo governo, questa maggioranza di centro-destra e questa ultima manovra finanziaria, hanno profondamente deluso le aspettative degli Italiani. Non ci interessano le boccaccesche, ed a volte squallide, vicende private di Silvio Berlusconi, ed è evidente l'accanimento politico di certa magistratura, gli elettori di centro-destra sono arrabbiati per altri motivi: la mancata applicazione del programma elettorale (sopratutto meno tasse e meno burocrazia) ed il livello complessivamente mediocre della classe dirigente, sopratutto della casta dei nominati in Parlamento. La classe politica italiana ha perso credibilità, non solo il PDL ed ora anche la Lega (con Bossi che nomina erede quella "trota" di suo figlio e la guerra interna fra maroniani e "cerchio magico"), ma tutti i partiti nessuno escluso. Le cause sono due, entrambe sistemiche: la gestione privatistica e nepotistica dei partiti ed una legge elettorale dove i rappresentanti del popolo non vengono scelti ma nominati dai capi-partito, con il risultato di avere creato una casta di privilegiati mestieranti della poltica, senza consenso, senza radicamento, senza motivazioni ideali, senza meriti e, troppo spesso, senza capacità.
E' logico che una siffatta casta di politicanti (deputati, consiglieri regionali delle liste bloccate ed assessori), che non risponde ai propri elettori ma solo ai propri capi, non goda più, non dico della stima e del sostegno, ma nemmeno del rispetto degli Italiani.
Per uscire da questa crisi di rappresentanza e ridare agli Italiani fiducia nella buona Politica e nelle istituzioni bisogna cambiare radicalmente i metodi di selezione della classe dirigente, sia nei partiti che nelle istituzioni, secondo criteri di partecipazione, trasparenza e meritocrazia. Bisonga, innanzitutto, eliminare le liste bloccate e ridare dignità, visibilità e radicamento territoriale alla politica, reintroducendo il sistema delle preferenze o, al limite, i collegi uninominali (più piccoli possibili per permettere un contatto diretto fra elettori e candidati, fra cittadini ed eletti). Secondariamente bisogna aprire i partiti alla gente, alla società civile, ai giovani, stimolando la loro partecipazione attiva.
Per questo, io ed i miei amici, camerati e sostenitori, siamo mobilitati sia per sostenere il referendum elettorale che nell'invitare gli elettori ed i simpatizzanti del centro-destra ad iscriversi al partito ed a partecipare ai congessi del PDL che dovrebbero tenersi, in tutta Italia, entro il 2011. Unico neo dei congressi PDL è il probabile maggiore peso del voto dei nominati in parlamento che, in questo modo, compenserebbero il loro scarso (a volte nullo) consenso politico reale: vedremo il regolamento...
Dal canto loro, Berlusconi e Bossi, devono dimostrarsi veri statisti e pianificare la loro uscita dalla politica attiva, lasciando, finalmente, spazio ad una nuova classe dirigente, non alle Minetti ed ai Trota, ma agli Alfano ed ai Maroni. Il centro-destra deve essere ricostruito e rimodulato: PDL e UDC fondersi nel PPE, la Lega confederarsi con gli altri storici movimenti autonomisti e federalisti( SVP tirolese, PSDAZ sardo, UV valdostana, ecc...) ma anche con il Movimento per le Autonomie di Lombardo e Noi Sud di Miccichè, La Destra di Storace unirsi alla Fiamma Tricolore e calamitare la destra radicale dispersa e sommersa. Infine, queste tre forze (PPE, Lega-Federalisti e Destra-Fiamma) devono elaborare un serio, semplice e fattivo programma elettorale e di governo (in massimo dieci punti, basta libri dei sogni!) e scegliere/selezionare una nuova classe dirigente (nuova nominalmente, anagraficamente ma anche come idee e prospettive economiche e sociali per il futuro). Quanto sopra è possibile solo con una grande campagna di informazione, mobilitazione e partecipazione, quindi, con l'attivo sostegno di tutti Voi!
Ripeto ancora una volta: Silvio Berlusconi ha, non solo il diritto, ma il sacrosanto dovere di governare fino alla fine della legislatura (2013), visto che ha ricevuto un preciso mandato popolare e che ha ancora una solida maggioranza in Parlamento. Al legittimo Governo Berlusconi non vi è alternativa se non le sue dimissioni volontarie ed elezioni politiche anticipate.
I governi tecnici e-o di "unità nazionale", proposti dai poteri forti e dalla sinistra comunista e giacobina, sono solo ipotesi accademiche, strumentali quanto assolutamente antidemocratiche, in quanto non rispetterebbero la volontà degli elettori italiani.
Fatta questa premessa, è evidente che, a prescindere dalle negative contingenze economiche internazionali, questo governo, questa maggioranza di centro-destra e questa ultima manovra finanziaria, hanno profondamente deluso le aspettative degli Italiani. Non ci interessano le boccaccesche, ed a volte squallide, vicende private di Silvio Berlusconi, ed è evidente l'accanimento politico di certa magistratura, gli elettori di centro-destra sono arrabbiati per altri motivi: la mancata applicazione del programma elettorale (sopratutto meno tasse e meno burocrazia) ed il livello complessivamente mediocre della classe dirigente, sopratutto della casta dei nominati in Parlamento. La classe politica italiana ha perso credibilità, non solo il PDL ed ora anche la Lega (con Bossi che nomina erede quella "trota" di suo figlio e la guerra interna fra maroniani e "cerchio magico"), ma tutti i partiti nessuno escluso. Le cause sono due, entrambe sistemiche: la gestione privatistica e nepotistica dei partiti ed una legge elettorale dove i rappresentanti del popolo non vengono scelti ma nominati dai capi-partito, con il risultato di avere creato una casta di privilegiati mestieranti della poltica, senza consenso, senza radicamento, senza motivazioni ideali, senza meriti e, troppo spesso, senza capacità.
E' logico che una siffatta casta di politicanti (deputati, consiglieri regionali delle liste bloccate ed assessori), che non risponde ai propri elettori ma solo ai propri capi, non goda più, non dico della stima e del sostegno, ma nemmeno del rispetto degli Italiani.
Per uscire da questa crisi di rappresentanza e ridare agli Italiani fiducia nella buona Politica e nelle istituzioni bisogna cambiare radicalmente i metodi di selezione della classe dirigente, sia nei partiti che nelle istituzioni, secondo criteri di partecipazione, trasparenza e meritocrazia. Bisonga, innanzitutto, eliminare le liste bloccate e ridare dignità, visibilità e radicamento territoriale alla politica, reintroducendo il sistema delle preferenze o, al limite, i collegi uninominali (più piccoli possibili per permettere un contatto diretto fra elettori e candidati, fra cittadini ed eletti). Secondariamente bisogna aprire i partiti alla gente, alla società civile, ai giovani, stimolando la loro partecipazione attiva.
Per questo, io ed i miei amici, camerati e sostenitori, siamo mobilitati sia per sostenere il referendum elettorale che nell'invitare gli elettori ed i simpatizzanti del centro-destra ad iscriversi al partito ed a partecipare ai congessi del PDL che dovrebbero tenersi, in tutta Italia, entro il 2011. Unico neo dei congressi PDL è il probabile maggiore peso del voto dei nominati in parlamento che, in questo modo, compenserebbero il loro scarso (a volte nullo) consenso politico reale: vedremo il regolamento...
Dal canto loro, Berlusconi e Bossi, devono dimostrarsi veri statisti e pianificare la loro uscita dalla politica attiva, lasciando, finalmente, spazio ad una nuova classe dirigente, non alle Minetti ed ai Trota, ma agli Alfano ed ai Maroni. Il centro-destra deve essere ricostruito e rimodulato: PDL e UDC fondersi nel PPE, la Lega confederarsi con gli altri storici movimenti autonomisti e federalisti( SVP tirolese, PSDAZ sardo, UV valdostana, ecc...) ma anche con il Movimento per le Autonomie di Lombardo e Noi Sud di Miccichè, La Destra di Storace unirsi alla Fiamma Tricolore e calamitare la destra radicale dispersa e sommersa. Infine, queste tre forze (PPE, Lega-Federalisti e Destra-Fiamma) devono elaborare un serio, semplice e fattivo programma elettorale e di governo (in massimo dieci punti, basta libri dei sogni!) e scegliere/selezionare una nuova classe dirigente (nuova nominalmente, anagraficamente ma anche come idee e prospettive economiche e sociali per il futuro). Quanto sopra è possibile solo con una grande campagna di informazione, mobilitazione e partecipazione, quindi, con l'attivo sostegno di tutti Voi!
Meno male che ci sta il bar(b)one nero che ci illumina con questi sue grandi strategie politiche...
RispondiEliminaChe peccato che però il grande stratega della politica nella sua Milano non riesca neanche ad eleggere un consigliere di municipalità ed i suoi candidati al consiglio comunale non sono stati eletti....
Davvero un bel cocktail l'alleanza tra popolari europei, autonomisti e neo fascisti... Cosa potrebbero avere in comune queste tre culture politiche? se non il cercare di mantenere proprie posizioni di potere e magari continuare a mantener in vita un Berlusconi ormai che da buon vino si è trasformato in pessimo aceto.
Ugo Nocella
Scusate ma questo signor Nocella chi è e che fa nella vita. E' un camerata? E' un cammmmerata? Si limita a integrare le banane nella dieta delle scimmie? E, con rispetto parlando, che cazzo ha mai fatto in vita sua, per ergersi a grande stratega e analista politico?
RispondiEliminaIl barone nero non so chi sia e non mi interessano le beghe interne alla destra radicale ma la sua analisi mi sembra ben fatta.
RispondiEliminaQuesto scenario politico sarebbe però possibile solo con la contemporanea uscita di scena di Berlusconi e Bossi, quindi, ad oggi, mi sembra una ipotesi decisamente difficile e lontana.
Giacomo da Modena
pare che a milano la destra radicale sia veramente messa male! ancora ridotta ad appoggiare il nanetto-mafioso di arcore!
RispondiEliminaNon conosco nessuno di coloro che ha "postato" prima di me. Ugo è decisamente banale, quanto male informato, ringrazio invece Ernesto per la Sua gradita, quanto "esagerata" presa di posizione. Voglio rispondere a tutti loro, sopratutto agli interventi di Giacomo e Alpha.
RispondiEliminaLa mia è una posizione politica coerente, chiara e precisa, legittima quanto assolutamente discutibile: a differenza di tanti altri, non ho mai pensato di avere bacchette magiche o verità rivelate.
Visto che, purtroppo, è assolutamente impossibile creare una reale alternativa politica, causa la tragicomica ed inarrestabile polverizzazione della destra radicale, il Comitato Destra per Milano ha deciso di continuare la sua azione culturale e sociale nel PDL e nel centrodestra.
Risultati? Pochi, anzi pochissimi ma sempre meglio di nulla, delle chiacchiere inutili, delle autocelebrazioni e delle "seghe mentali" dei tanti granelli di polvere nera che girano vorticosi, su se stessi, nella "nostra" area.
Io auspico un nuovo centrodestra composto da cattolici-popolari, federalisti-identitari e destra sociale, forze diverse ma unite dalla condivisione dei medesimi ancestrali Valori spirituali e culturali della nostra millenaria Civiltà e Tradizione europea e cristiana.
Un GRAZIE particolare lo devo sicuramente a UMT per la Sua gentile e corretta ospitalità!
Roberto Jonghi Lavarini
http://destrapermilano.blogspot.com/
robertojonghi@gmail.com
"Io auspico un nuovo centrodestra composto da cattolici-popolari, federalisti-identitari e destra sociale, forze diverse ma unite dalla condivisione dei medesimi ancestrali Valori spirituali e culturali della nostra millenaria Civiltà e Tradizione europea e cristiana."
RispondiEliminaBARO' CONTENTO TE DE FARE LA GUARDIA BIANCA.....
;-)
ma javarini ,ma chi pensi di prendere per il culo,continui a saltellare come una scimmiatta con il piattino delle elemosine in mano.
RispondiEliminacontinua a elemosinare qualche briciolo di notorietà inondare di mail e comunicati che nessuno legge le nostre mail.
Lo sai benissimo che puoi frequentare solo certi ambienti altolocati perchè quando vieni nei " covi o presidi" vieni accolto a mano aperta.
sei ridicolo,penoso e democristiano.
veramente il barone ha sempre frequentato tutti gli ambienti ed i covi milanesi, da spazio libero alla skinhouse, dalle varie fiamme agli ex combattenti (arditi, rsi e decima), da rho a cesano boscone, da cinisello balsamo a rozzano, è stato tra i fondatori di cuore nero e l'unica sede politica di "destra per milano" è stata aperta nel cuore popolare di quarto oggiaro, la mia zona, dove ha ancora tanti amici e sostenitori! il barone è allergico solo ai "fiorellini" ma tanti ex ora sono diventati o tornati suoi amici: parlate senza sapere!
RispondiEliminaNino C. "di Pascarella"
i fatti personali non mi interessano, trovo giusto sostenere il referendum elettorale contro questa vergognosa legge elettorale ed anche importante che vi siano persone di tutti gli schieramenti politici trasversalemnte inpegnati a cambiare il sistema, le regole del gioco, questa vecchia classe dirigente che ha perso ogni credibilità e fiducia popolare
RispondiEliminaALESSIA da FACEBOOK
Infatti caro Nino ora mi risulta che non sia caosì ben voluto in tutti quei covi aa meno che non siano frequentati dai leccapiedi del Berlusca.
RispondiEliminaOra sono gli altri che sono allergici al barone,se sei un suo frequentatore fatti raccontare di come viene accolto in alcuni ambienti della destra radicale oggi.
Quaqquaraqua
Non ho capito bene chi sia la terza "gamba" del nuovo cdx? Destra-Fiamma? La Destra non mi pare goda di grande salute e la Fiamma? Ma esiste ancora o, come penso, è formata da Romagnoli e della sua famiglia?
RispondiEliminaSaluti
GC
Ho ottimi rapporti con tutti i nostri ex combattenti (AC-SAF, AC-XMAS, ANAI, UNC-RSI), con la cultura militante (ARES, LORIEN, RITTER), con la Fiamma Tricolore, La Destra e Patria Sociale.
RispondiEliminaHo buoni rapporti con la "destra sociale", il Gruppo Marinetti, Lealtà e Azione, Terra Insubre e storici esponenti come Cesare e Lino.
Non ho più rapporti politici solo con Casa Pound e con Forza Nuova ma con diversi loro esponenti ed ex dirigenti mantengo buoni rapporti personali.
Questi sono, attualmente, i miei reali rapporti con la destra radicale milanese e non temo alcuna smentita! D'altronde, di camerati graditi a tutta l'area, a Milano, ne conosco solo due: Guido Giraudo ed il Kassa: tutti gli altri, me compreso, hanno sostenitori quanto denigratori.
Ognuno faccia le sue legittime scelte ideali e percorra le sue strade politiche, l'importante è il rispetto reciproco, l'essere corretti e leali, evitando inutili polemiche e tensioni.
:-)
Roberto Jonghi Lavarini
Ringrazio Nino ed Alessia e rispondo a GC.
RispondiEliminaLa "terza gamba" di un futuro centro-destra auspico sia un nuovo soggetto politico unitario che può nascere solo dalla fusione di quello che rimane de La Destra di Storace e de la Fiamma di Romagnoli con una parte degli ex AN, calamitando la maggioranza delle sigle nella quale è oggi divisa l'area della destra nazionale, popolare, sociale, radicale ed identitaria.
Roberto Jonghi Lavarini