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La disfatta di Milano/1 - Le previsioni sbagliate (e quelle giuste) di Jonghi Lavarini

Le mie previsioni a 10 minuti dalla chiusura dei seggi. Milano: Letizia Moratti, di poco, sarà costretta ad andare al ballottaggio con Pisapia. Buon risultato personale di Manfredi Palmieri che supera la somma delle due liste che lo appoggiano. Centrodestra: il PDL cala ma resiste, la Lega avanza ma non sfonda, dispersione di voti sulle restanti dodici liste della coalizione. Complessivamente, le liste di centro-destra prendono più voti del candidato sindaco, a causa del voto disgiunto. Preferenze ed eletti PDL: buona affermazione di Berlusconi, De Corato e Lassini; successo scontato per Masseroli e gli altri candidati ciellini, eletti sicuri Bove, Gallera, Rizzi e Tatarella; eletti ma con poche preferenze Osnato e Romano; in consiglio comunale entra anche Clemente. Circoscrizioni: il centrodestra riperde zona 9 e rischia in zona 1, 5 e 6. Record di preferenze, in Zona 2, per Roberta Capotosti [su questa era facile: e infatti la Capotosti ha fatto il pieno con 658 voti, ndb]

(umt) Così postava alle 14.50 di ieri, con lo spirito un po' guascone, un po' goliardico che gli abbiamo sempre riconosciuto il buon Barone nero. Come tutti ha sottovalutato l'entità del disastro: il segno più evidente il clamoroso cappotto nelle zone: 9 a 0 per il centrosinistra. Quanto alle preferenze solo De Corato, tra gli ex An, ha avuto una buona performance. Né Clemente né Romano, supportati dalle frange più dinamiche e movimentiste degli ex An, ce la faranno a entrare in consiglio comunale. Quanto a Osnato, investito dalle polemiche per l'avviso di garanzia dello scandalo Aler, il suo risultato è, a giudizio di Jonghi Lavarini, alquanto deludente. Il suo comitato Destra per Milano, che si era duramente scontrato con il suo "padrino" politico, valuta così la performance del genero di La Russa (Romano). 

Marco Osnato è stato eletto al primo turno e ne siamo sinceramente felici ma il suo dato elettorale è tutto da interpretare e valutare da un punto di vista politico. In termini assoluti le sue 1651 preferenze in un partito del 30% sono un buon risultato ma sono meno del triplo di quelle prese la scorsa volta in AN al 10%. on solo. Per Marco Osnato si era mobilitato, almeno ufficialmente, tutto il potente apparato politico-clientelare dello zio Ministro Ignazio La Russa: la sottosegretaria Daniela Santanchè, il vice-capogruppo alla Camera On. Massimo Corsaro, il Sen. Antonino Caruso, il Sen. Pierfrancesco Gamba, il suocero Assessore Regionale Romano La Russa, il vice Presidente della Provincia Umberto Maerna, l'ex assessore comunale Maurizio Cadeo, i consiglieri provinciali Gianni Stornaiuolo e Giuseppe Milone, gli ex consiglieri comunali Giovanni Bozzetti e Marco Ricci, una trentina di candidati abbinati nelle nove circoscrizioni, gli inossidabili Pietro Cerullo e Lino Guaglianone, tutti i nominati dei consigli di amministrazione (paternesi e non) e tutti gli impiegati della politica che lavorano nelle segreterie, negli asessorati e nei vari enti pubblici e di sottogoverno. Quindi, di fronte alle preferenze dei ciellini, di Gallera, di Rizzi e di Tatarella, il risultato del "potente nipote" (consigliere uscente, vice-segretario cittadino del PDL e dirigente Aler) risulta decisamente modesto. Insomma: "la montagna La Russa ha partorito il topolino Osnato". Ignazio La Russa ha sempre gestito personalmente il 30% delle quote di potere del PDL spettanti agli ex AN, dividendone poi i proventi, non fra tutti gli aventi diritto, ma solo fra parenti, amici e compaesani. D'ora in poi, invece, sarà valutato solo in base al suo reale consenso politico ed elettorale, cioè in base alle preferenze ottenute dal suo candidato, come un Maullu qualsiasi. Basta rendite di posizione: la pacchia è finita per tutti!

Ma è il giudizio complessivo sull'esito elettorale che è carico di negatività per Jonghi Lavarini, che riesce a sorridere soltanto pensando alla liquefazione della "destra terminale":

I risultati di queste elezioni, soprattutto a Milano, sono stati peggiori delle mie, già negative, previsioni. Perdono e calano sia il Popolo della Libertà (28,74%) che la Lega Nord (9,63%), vengono sconfitti, almeno in prima battuta, sia Letizia Moratti (41,58%) che Silvio Berlusconi. Questa innegabile sconfitta non è merito di Giuliano Pisapia (48,04%) e della sinistra ma colpa degli errori, e spesso anche della arroganza, dei vertici del PDL e del centrodestra, che hanno sbagliato molte candidature (a partire da quella del sindaco e dalla non ricandidatura di Stefano Di Martino), che hanno politicizzato una campagna elettorale amministrativa e che non hanno dato ascolto a fette importanti della società civile, dando per scontato ed automatico il consenso dei milanesi. Secondo i dati, ancora provvisori, il centrodestra perderebbe anche tutte e nove le circoscrizioni di Milano. Altro dato inequivocabile è la definitiva scomparsa, a Milano come nel resto d'Italia, della destra terminale: Forza Nuova ottiene lo 0,35% e La Destra di Storace lo 0,28%. Milano è e rimane una città culturalmente e socialmente di centrodestra, i milanesi, al primo turno, hanno voluto dare un forte segnale di protesta e di rinnovamento, al ballottaggio, sono pronti a schierarsi nuovamente al fianco della Moratti ma attendono dei chiari segnali da Berlusconi e dai vertici del PDL: basta chiacchiere, promesse vane, anticomunismo d'accatto, magna-magna, festini, nani e ballerine. La festa è finita!

9 commenti:

  1. 17/05/2011 - 13.45
    AMMINISTRATIVE: FORZA NUOVA, SIAMO DECISIVI A TRIESTE E CROTONE



    (IRIS) - ROMA, 17 MAG - "Per la prima volta Forza Nuova, il primo partito d'estrema destra italiano, diventa decisivo in alcune città come Trieste e Crotone, a Trieste raggiungendo il 2% di lista ed il 10% di candidato (Bandelli, le cui indicazioni di voto saranno decisive per il ballottaggio) ed a Crotone Pasquale Senatore (candidato la cui unica lista di supporto è stata quella di Forza Nuova) raggiunge il 18%".

    E' quanto si legge in una nota di Fn.

    "E se nelle altre province italiane i risultati sono molto modesti, a sorpresa nei comuni con meno di 15 mila abitanti dove Forza Nuova si è presentata ha raccolto elevati consensi" aggiunge il partito.

    "Sono passi piccoli ma importanti che hanno definitivamente eliminato l'idea di Forza Nuova come non-partito nell'immaginario collettivo. Complici anche il declino di Pdl e Lega Nord, si aprono prospettive molto interessanti" afferma il segretario di Forza Nuova, Roberto Fiore.

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  2. Logorroico il Barone Nero, penosissimi i Forzanovisti: queste elezioni dimostrano solo come "fascisteria e destra terminale" siano categorie superate e politicamente ininfluenti.

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  3. e pensare che il comunicato forzanovista è in lista d'attesa come post autonomo. Della serie: contenti voi...

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  4. la destra radicale non ha consensi quando si presenta con i propri simboli sia ft ,sia fn sia "la destra"..dove raccoglie qualche percentuale alta rispetto agli zero virgola e' dove appoggia candidati in liste civiche e basta..

    il resto e' tempo perso

    rebba

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  5. addirittura "decisivi"..
    ..............................................

    AMMINISTRATIVE: FORZA NUOVA, SIAMO DECISIVI A TRIESTE E CROTONE



    (IRIS) - ROMA, 17 MAG - "Per la prima volta Forza Nuova, il primo partito d'estrema destra italiano, diventa decisivo in alcune città come Trieste e Crotone, a Trieste raggiungendo il 2% di lista ed il 10% di candidato (Bandelli, le cui indicazioni di voto saranno decisive per il ballottaggio) ed a Crotone Pasquale Senatore (candidato la cui unica lista di supporto è stata quella di Forza Nuova) raggiunge il 18%".

    E' quanto si legge in una nota di Fn.

    "E se nelle altre province italiane i risultati sono molto modesti, a sorpresa nei comuni con meno di 15 mila abitanti dove Forza Nuova si è presentata ha raccolto elevati consensi" aggiunge il partito.

    "Sono passi piccoli ma importanti che hanno definitivamente eliminato l'idea di Forza Nuova come non-partito nell'immaginario collettivo. Complici anche il declino di Pdl e Lega Nord, si aprono prospettive molto interessanti" afferma il segretario di Forza Nuova, Roberto Fiore.

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  6. Ma Jonghi è solo poveretto .. noto che l'ex An elegge solo De Coratto e Osnato... meno dell Msi...

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  7. Perché state qui a leggere e scrivere di FN se non conta niente?
    Elisa

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  8. Le balle di Fiore come quelle degli altri politicanti: a Crotone la lista di Forza Nuova non era nemmeno presente ed a Trieste, insieme a La Destra di Storace, raggiunge solo 1,95%.

    Ecco i risultati ufficiali:

    http://comunali2011.interno.it/amm110515/C0970100.htm

    http://amministrative2011.regione.fvg.it/000309_Com/Liste/000157.html

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  9. dai su fai il bravo vai a scrivere su mafalda...puoi sempre commentare con un eja, daje, avnti così il post sui candidati del cp alla cattolica. ma chi candiidano se a milano non esistono?

    ah mi dimenticavo: impara a leggere;-)

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